“Sinceramente quando me lo hanno riproposto non sono riuscito a dire no. Eduardo ha continuato a fare Filumena Marturano tutta la vita. Ferruccio Soleri ha fatto fino a 80 anni Arlecchino servitore di due padroni. Questa è la magia del palcoscenico. Rugantino è la maschera romana per eccellenza”. Questa l’opinione del protagonista dello show Enrico Montesano.
Dal 1978 ad oggi – senza mai smettere di essere lo sbruffone e spavaldo Rugantino, che per amore finisce sul patibolo nella Roma papalina dell’800 – Enrico Montesano, 73 anni, è tornato dopo quarant’anni dalla sua prima volta ancora al Teatro Sistina, a rivestire i panni di questa maschera romana che Garinei & Giovannini, con la collaborazione di Massimo Franciosa e Pasquale Festa Campanile, trasformarono in una delle più celebri commedie musicali, sulle bellissime note del Maestro Armando Trovajoli.
A chiamare quarant’anni fa Montesano, accanto ad Alida Chelli, Aldo Fabrizi e Bice Valori, era stato Pietro Garinei in persona. Il nuovo debutto di Montesano è avvenuto il 20 dicembre, quarant’anni e due giorni esatti dalla sua prima volta, visto che nel 1978 andò in scena il 18 dicembre, una settimana prima di Natale.
Oggi è Massimo Romeo Piparo, direttore artistico del Sistina, ad avere voluto l’attore per queste feste natalizie, in una stagione ricca di musical e commedie.
Enrico Montesano, dopo avere interpretato Il Marchese del Grillo e Il Conte Tacchia, non vedeva l’ora di tornare a cantare e dichiarare il suo amore per Rosetta e ricorda il debutto di allora: “Mi sembra ieri che debuttavo con Garinei. Ero molto emozionato. Avevo preso il posto di Nino Manfredi che era seduto in platea in terza fila la sera di quella ‘prima’ di allora. Garinei, per farmi coraggio, me lo venne a dire subito prima che andassi in scena. Avevo a fianco a farmi coraggio Alida Chelli, nel ruolo di Rosetta, Bice Valori era mia sorella Eusebia e Aldo Fabrizi era Mastro Titta: lui era un tipo burbero, però mi aveva preso in simpatia, tanto che spesso improvvisavamo battute. Per questo prendemmo una multa di 10.000 lire ciascuno appunto perché scherzavamo tra noi non seguendo il copione. Venimmo richiamati da Garinei che ci disse che dovevamo rispettare gli autori e non potevamo fare come ci pareva. Fu un grande insegnamento”.
“Oggi sono un Rugantino più maturo, con una sensibilità diversa. Come disse il regista e critico cinematografico Anton Giulio Bragaglia, Rugantino non deve essere né giovane, né bello: quindi sò io”. Accanto ad Enrico Montesano questa volta ci sono Antonello Fassari nei panni di Mastro Titta, Edy Angelillo è tornata a ricoprire il ruolo di Eusebia, che aveva già interpretato nel 2005, Giulio Farnese nel ruolo di Don Niccolò.
Ad interpretare Rosetta, una napoletana, la bella e brava Serena Autieri, che ha raccontato: “Quando ho visto per la prima volta Rugantino ero giovanissima e subito ho amato il mio personaggio. Sognavo di portarlo in scena. Ho visto le varie interpretazioni delle attrici che hanno avuto la parte prima di me, Alida Chelli, Sabrina Ferilli, Emy Bergamo, Serena Rossi, ma come feci in Vacanze Romane, ruolo interpretato al cinema da Audrey Hepburn, mi disco da quelle interpretazioni per portare in scena la ‘mia’ Rosetta”.
Giancarlo Leone