E’ andato in scena al Teatro Delle Muse di Roma, fino al 21 ottobre, la divertente commedia scritta da Sergio Iovane e Mario Moretti, Chi la fa…la spettini! che vede protagonisti Angela Melillo e Gabriele Marconi. La regia è firmata da Paolo Mellucci.
La pièce risponde in pieno alle esigenze del pubblico che di questi tempi ha bisogno di evadere dai problemi quotidiani e dai continui stress, che la vita pone davanti ogni giorno. Gli autori hanno pensato a tutto questo creando un lavoro esilarante, facendo tornare ogni sera a casa il pubblico divertito, soddisfatto di aver passato due ore in allegria e spensieratezza.
La storia è ambientata in un salone di bellezza, la cui titolare Moira è sempre in contrasto con Alejandro, il suo chiaccherato hairstylist che, spacciandosi per gay, versione “cage aux folles”, figura imposta dalla stessa Moira per una certa moda del momento, che lo vuole anche spagnolo, in realtà è un dongiovanni di un quartiere periferico di Roma. E proprio le clienti che affollano il salone di bellezza hanno potuto sperimentare quello che lui realmente è, un vero uomo. Tutto ciò, ovviamente, verrà fuori alla fine della pièce.
Una storia sobria, ben costruita che funziona molto, grazie anche alla caratterizzazione di tutti i personaggi. Moira, sempre elegante con abiti dalle ampie scollature, è interpretata da Angela Melillo, brava e a suo agio in questo personaggio, mentre il ruolo di Alejandro è affidato alla vis comica di Gabriele Marconi, conosciuto anche per le sue imitazioni di personaggi della politica e dello spettacolo.
Accanto a loro due, nel salone lavorano due dipendenti un po’ stravaganti: Wanda (Silvia Bruni), alquanto sballata e pazza per le canzoni di Gianna Nannini e Tania (Sharazad Cioffi), una romantica manicure sempre in cerca dell’amore.
Il testo di Chi la fa…la spettini! è molto valido, ricco di battute e spunti umoristici che funzionano. Una commedia musicale piacevole, elegante, divertente senza parolacce, volgarità, ben diretta da Paolo Mellucci. Ottime le gradevoli coreografie di Valeria Palmacci. Nello spettacolo un brano molto orecchiabile, ricantato più volte, Blu, scritto appositamente da Mario Moretti.
Giancarlo Leone