Cate Blanchett alla Festa del Cinema di Roma

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Elegante e raffinata l’attrice australiana Cate Blanchett, due volte premio Oscar, è stata la protagonista, qui alla Festa del Cinema di Roma 13, di The House With a Clock in Its Walls, in italiano, Il mistero della casa del tempo.

Numerosi i premi che costellano la sua carriera, non è vero Cat?

Quando si arriva alla mia età, ed hai la fortuna di averne vinti, questo non vuole dire però che te li sia meritati. Certo, ognuno si concentra sui suoi successi. Personalmente ho la netta convinzione che, a renderci forti, sia avere la piena consapevolezza dei propri fallimenti… Io ne ho avuti tanti, sia professionalmente che privatamente. Stran a dirsi, ma sono state proprio queste defaillances a rendermi più forte, perché mi hanno irrobustita, abituandomi a non abbandonare mai la presa. E, soprattutto, a cercare di non ripetere mai, e dico mai, gli stessi errori”.

Il successo ti aiuta relativamente – riprende Cate dopo un attimo – le critiche a volte, possono essere veramente brutali, e la  sfida  di ogni attore è quella di sviluppare una scorza robusta, che non annulli del tutto  però la propria sensibilità. Sono convinta che si debbano avere due anime, essere coraggiosi e saper tener la bocca chiusa”.

Lei, ne Il mistero della casa del tempo di Eli Roth, che da noi uscirà il 31 ottobre, è una specie di Mary Poppins, una strega buona che sa fare incantesimi…

Infatti, il film è incentrato sulla magia, portata però nel mondo reale. Magia vuol dire trasformazione e trovo che questa metafora sia entusiasmante. Un bel messaggio per i ragazzi che imparano così che si può cambiare, ci si può trasformare, evolversi e reagire invece di farsi appiccicare un’etichetta. Il mistero della casa del tempo parla comunque di tre orfani, tre persone abbandonate che devono trovare la loro forza nella famiglia. Le famiglie si formano in tantissimi modi, anche se, molte non sono riconosciute”.

Mariangiola Castrovilli

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Giornalista giramondo con scoop come le interviste al fratello dell'ultimo imperatore cinese Aisin-Gioro Puren durante la protesta di piazza Tienanmen a Pechino e al generale israeliano Moshe Dayan dopo la guerra dei 6 giorni. Per la Rai in diretta radio e tv, è stata l'unica giornalista donna al mondo a volare a due volte la velocità del suono su un tornado, correre con una Ferrari 40 a 324 Kmh sul circuito di Maranello. Inoltre è stata l'unica giornalista a bordo del MB-339 Aermacchi della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. É membro del SNGCI.

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