Nella magica cornice del Teatro Antico di Taormina c’è stata, come ogni anno, la premiazione dei Nastri d’Argento – ambitissimo riconoscimento internazionale del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani nato nel 1946, che ha visto sul palco i numerosi elegantissimi premiati.
Anticipato al giorno prima il premio per la Commedia dell’anno al delizioso film di Riccardo Milani Come un gatto in tangenziale, che vede vincitori anche i due protagonisti, Antonio Albanese e Paola Cortellesi, altrettanto divertenti sul palco, dal vivo, che nel film, un susseguirsi di battute, dal principio alla fine.
“Sono felice – ha detto Milani – che il nostro film, dopo essere stato così apprezzato dal pubblico in sala, sia stato amato e sostenuto dai Giornalisti Cinematografici e dalla Critica. Ogni volta che giro un film tento di raccontare, con umorismo, le contraddizioni e le lacerazioni del nostro Paese, avendo sempre, come riferimenti primari, il pubblico e la qualità. Continuerò così su questa strada, ancora più convinto e determinato”.
E veniamo ai Premi di questa notte delle stelle, presentata con grazia da Carlotta Proietti, in cui ha stravinto, con ben otto premi Matteo Garrone con il suo Dogman per la regia, la produzione (Garrone con Paolo Del Brocco per Rai Cinema), la scenografia, il sonoro, il montaggio –ex aequo con Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino, per il casting director e per i due attori protagonisti, Marcello Fonte, premiato anche a Cannes a maggio ed Edoardo Pesce. Fonte, poi, sul palco è stato una girandola di battute che hanno divertito e sorpreso la platea.
Il Nastro per la miglior sceneggiatura va a Loro di Paolo Sorrentino scritto insieme ad Umberto Cantarello e tre i premi per gli attori, ad Elena Sofia Ricci miglior protagonista, e, non protagonisti dell’anno, Kasia Smutniak e Riccardo Scamarcio. Entrambe bellissime, tanto la Ricci che la Smutniak hanno raccontato, con accenti commoventi, il percorso di una carriera che offre molti luccichii, ma, che tra l’oro ed il dorato, bisogna saper scegliere ricordando, soprattutto, di avere una dignità da difendere. Assente giustificato Scamarcio, impegnato fuori per lavoro, ma che in un video ha promesso di venire a ritirare il premio il prossimo anno.
Simpatici anche Pivio ed Aldo De Scalzi premiati per la musica, con liriche di Nelson a cui, tutti e due, hanno rivolto auguri per il suo anno cominciato non proprio alla grande. Per la miglior canzone originale invece il premio è andato a Giampaolo Morelli, Serena Rossi, e Franco Ricciardi e, questi ultimi due hanno cantato dal vivo Bang Bang, dal film Ammore e malavita dei Manetti Bros, facendo venire giù il teatro dagli applausi. Un altro personaggio che ha entusiasmato il pubblico con un tifo da stadio è stato il rocker Luciano Ligabue, che, al suo terzo film –Made in Italy – è stato premiato per il miglior soggetto .
Il presidente del nostro sindacato, SNGCI , Laura Delli Colli, che ha il cinema nel suo dna familiare, ha spiegato sul palco come quest’anno ci sia stata “un’ondata positiva di talento, di novità e di rilancio che ha segnato con grandissima visibilità il successo del cinema italiano negli appuntamenti con il cinema internazionale ed i grandi festival, con un effetto positivo non solo d’immagine ma anche di mercato, fin dalla notte degli Oscar. E l’eccezionalità di questa vague, merita attenzione. Ed i premi servono a darla, perché sono il solo modo, a volte, di fronte alla crisi degli spettatori, per aiutare il pubblico a scegliere ed a riscoprire il piacere del cinema in sala”.
Noi abbiamo avuto il piacere di vedere lo spettacolo dal vivo, che voi potrete vedere, come sempre in onda sul Raiuno, venerdì sei luglio, in una serata a cura di Laura Delli Colli per il SNGCI, con la regia di Luca Alcini, che ne è anche autore insieme a Giancarlo De Andreis. La serata di Raiuno sarà anticipata poi da un numero speciale di Movie Mag che ne conclude la stagione su Rai Movie. La replica nel mondo invece, sarà il 6 e 7 luglio con Rai Italia.
Mariangiola Castrovilli