Incontri, conferenze, dibattiti – Presenze culturali delle Accademie e degli Istituti di cultura a Roma – Diario, a cura di Cristiano Felice, dal 21/05/2018 al 27/05/2018.
21/05/2018 – Lunedì.
CASA DEL CINEMA – Cinema –Largo Marcello Mastroianni 1, Roma.
15:00: Dimenticare Venezia. Regia di Franco Brusati, (1979, 107’);
17:00: Pane e cioccolata. Regia di Franco Brusati, (1973, 115’).
CENTRO CULTURALE SAN LUIGI DEI FRANCESI – Cinema –Largo Toniolo 22, Roma.
20.00: Mektoub my love: canto uno, di Abdellatif Kechiche.
ISTITUTO POLACCO DI ROMA – Incontro – Viale Vittoria Colonna 1, Roma.
18.00: Arte, memoria e identità nazionali. Secondo dei due incontri dedicati all’esplorazione dei reciproci rapporti fra arti visive e identità nazionali. Due artisti, Yosuke Taki e Gian Maria Tosatti, e due curatrici, Irene Biolchini, Marinella Paderni, si interrogheranno sul modo in cui il retaggio culturale comune si riflette sull’arte contemporanea, o ne prescinde. Modera Ludovico Pratesi. Introduce: Laura Quercioli.
22/05/2018 – Martedì.
CENTRO CULTURALE SAN LUIGI DEI FRANCESI – Incontri –Largo Toniolo 22, Roma.
H. 10.00: May 1968: sous le pavé, la plage. Seminario condotto da Edmond Galasso.
ISTITUTO CERVANTES A ROMA – Libro – Piazza Navona 91, Roma.
20.00: Presentazione del libro di Pablo Simonetti, Vite vulnerabili, edito da Lindau. Partecipano Pablo Simonetti, Camilla Cattarulla.
TEATRO PALLADIUM – Stagione artistica 2017-2018 – Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma.
20.30: Le cronache di Sangshuping di Zhu Xiaoping, Chen Zidu e Yang Jian. Un progetto di sperimentazione didattica di Maria Cristina Pisciotta. Regia Lorenzo Montanini; scenografia Francesco Felaco; coordinamento Chiara Romagnoli. Nato quattordici anni fa presso L’Università L’Orientale di Napoli nell’ambito dei corsi di Lingua e Letteratura Cinese della prof.ssa M. Cristina Pisciotta e diretto fin dal suo inizio dal regista Lorenzo Montanini, il Laboratorio di teatro cinese è stato attivato quest’anno all’Università degli studi di Roma Tre coinvolgendo studenti italiani dei corsi di cinese e studenti cinesi dei corsi d’italiano. Sperimentazione di glottodidattica, il progetto si propone di realizzare un insieme di obiettivi: insegnare la lingua cinese in modo da rendere partecipe lo studente in prima persona, da protagonista (il testo letterario non è più solo tradotto e studiato ma messo in scena); divulgare la cultura cinese in una città come quella di Roma di antica tradizione orientalistica e contribuire alla difficile integrazione delle comunità cinesi sul territorio, offrendo loro un’opportunità di dialogo con l’ente che si occupa della formazione di personale specializzato nel settore orientalistico. Il teatro contemporaneo è sicuramente il genere più adatto sia per veicolare l’insegnamento della lingua che per capire dall’interno i problemi della società, come del resto provato nelle più avanzate università del mondo. La sperimentazione condotta ha portato alla realizzazione di tredici spettacoli teatrali della drammaturgia cinese contemporanea, tutte prime assolute in Italia e in Occidente, caratterizzati da una recitazione bilingue, italiano e cinese, in modo sempre comprensibile al pubblico di entrambe le nazionalità e da un adattamento che tenga conto delle peculiarità dello spettatore italiano. Unica di questo genere in Italia, la sperimentazione non solo ha dato risultati didattici sorprendenti, ma è stata accolta con grande interesse sia dagli ambienti accademici che dai media. Segnalati da Rai 3, rubrica di approfondimento teatrale di Rai 2, rubrica sul teatro di Rai news 24, documentario Cine tempestose e per la stampa seguiti dai maggiori quotidiani nazionali e locali, gli spettacoli messi in scena hanno poi partecipato al Festival del Mediterraneo dell’Estate Romana (2006) con grande successo di critica e di pubblico, sono stati selezionati fra gli eventi di “Italia in Cina” (2006), invitati alla prestigiosa Accademia Teatrale di Shanghai per il Festival Internazionale di Teatro (2012 e 2013) e al Fringe International Festival di Pechino (2016) con recensioni delle più prestigiose riviste cinesi del settore. Le cronache di Sangshuping, rappresentata per la prima volta nel 1988 a Pechino dalla Compagnia dell’Accademia d’Arte Drammatica con la geniale regia di Xu Xiaozhong, ha vinto vari premi: per la regia (“Leone d’oro”), per il migliore attore (“Fiore di prugno”) e un riconoscimento in denaro del Ministero della Cultura. Oltre dunque ad ottenere un grande successo di critica e di pubblico, la tragedia ha anche suscitato nei circoli teatrali cinesi un intenso dibattito per l’innovativo eclettismo stilistico della messa in scena che univa certi ingredienti dell’opera tradizionale ad effetti “stranianti” mutuati dal teatro epico brechtiano, il folclore locale all’uso di un teatro greco. Tipico esempio del “teatro di temi sociali”, apparso in Cina all’inizio degli anni ’80, l’opera riflette sull’evoluzione storica e culturale della civiltà cinese, lanciando una rilettura sovversiva della Rivoluzione Culturale e dell’idilliaca immagine della campagna cinese. La tragedia narra le vicende del remoto villaggio contadino di Sangshuping, situato tra gli altipiani di terra gialla del nord-ovest, un fossile vivente, rimasto inalterato nel tempo nonostante le circostanze storiche, un microcosmo in cui il fanatismo ideologico si intreccia coi residui di un passato feudale e primitivo e una realtà quotidiana fatta di miseria, ignoranza, brutalità e repressione. Sangshuping, come Madre Courage, dalla storia non impara niente. O, forse, come canta il coro, coscienza collettiva del villaggio, é la storia stessa che non ha cambiato niente. Le cronache di Sangshupingé soprattutto una storia al femminile in negativo, senza speranza, nera e profonda come quel pozzo in cui si gettano, quasi per tradizione, le donne suicide, cancellando così la memoria delle loro sofferenze dalla mente della nazione. La nostra messa in scena di quest’anno, col lungo campo di grano, porterà il pubblico al centro delle tragiche vicende della comune popolare di Sangshuping. Con l’usuale alternanza delle due lingue, cinese ed italiano, caratteristica del nostro laboratorio, abbiamo scelto di lasciare inalterato il testo teatrale con tutti i suoi riferimenti storici, i luoghi, la rigida gerarchia sociale e politica, mentre nelle immagini abbiamo puntato all’essenza delle storie narrate: i personaggi, con continui movimenti rapidi e netti che tagliano lo spazio, disegnano le loro tracce nel campo, come in una grande tela gialla, e tuttavia le loro vite non lasciano che futili tracce, “piccole storie” nella “grande storia”. Nella ressa degli avvenimenti, la Storia, infatti, schiaccia i suoi protagonisti e i più forti allora soverchiano i più deboli e i più deboli si rifanno sulle donne, l’anello più fragile. Con queste parole la Caterina della Bisbetica domata di Shakespeare si preparava a scendere nel pozzo della sua storia::
Anche l’animo mio é stato pretenzioso come il vostro,
Il cuore mio altrettanto superbo, e il mio intelletto forse anche di più,
e ribattevo a parola parola, a cipiglio cipiglio,
ma adesso vedo che le nostre lance non sono che steli di paglia
deboli quanto lo é la nostra forza, e che la nostra debolezza é senza pari.
23/05/2018 – Mercoledì.
BIBLIOTECA ANGELICA – Convegno Internazionale: 23 e 24 Maggio 2018 – Piazza Sant’Agostino 8, Roma.
14:00: Digital Humanities per la pratica accademica e curatoriale. Primo giorno. Partecipano: Francesca Parrilla, Matteo Piccioni, Angelica Federici, Joseph Williams, Silvia Tita, Jorge Jiménez, Alberto Faria, Valeria Vitale, Dario Hauz, JJ, Young Park, Martina Massarente, Caroline Bruzelius.
CASA DEL CINEMA – Cinema –Largo Marcello Mastroianni 1, Roma.
17:15: Per Ermanno Olmi: Il mestiere delle armi. Regia di Ermanno Olmi (2001, 104’);
19:00: Ritratti di autori: Ermanno Olmi. Regia di Giacomo Campiotti (1996, 16’);
A seguire: Appunti dal set: torneranno i prati. Regia di Fabrizio Cattani (2014, 53′);
A seguire: Un foglio bianco. Regia di Maurizio Zaccaro (2011, 91′).
20:00: Nun wa Zaytoun di Emtiaz Diab (2015, Palestina, 50′) v. o. sott. it. Un viaggio attraverso le colline, le valli ei villaggi della Palestina, seguendo Murad, l’amante del cinema che ha fatto della sua missione portare il cinema palestinese ai palestinesi in comunità dimenticate e marginali in Cisgiordania. Presenta Monica Maurer.
GOETHE INSTITUT ROM – Incontri – Via Savoia 15, Roma.
19.00: Il movimento delle “Tiny house” conquista l’Europa. Il futuro dell’abitare arriva su due ruote. Il movimento “tiny house”, iniziato negli anni Settanta negli Stati Uniti, racconta la storia di una nuova generazione di persone pronte a trasformare continuamente la propria esistenza indipendentemente dalle pressioni della società, in favore di uno stile di vita più libero e meno vincolato. All’incontro prenderanno parte l’architetto attivista berlinese Van Bo Le-Mentzele l’architetto italiano Leonardo Di Chiara. Modera Paolo Casicci. Molte città sono accomunate da problemi simili: scarsa disponibilità di immobili, canoni di locazione elevati, traffico cittadino prossimo al collasso e mancanza di spazio. Una serie di esperimenti condotti in diverse città dimostra che vivere in pochi metri quadri può essere una buona opzione. Van Bo Le-Mentzel, promotore di diverse iniziative tra il design e il sociale, è fondatore e coordinatore della Tinyhouse University, un collettivo di architetti, designer e rifugiati, nonché curatore e organizzatore del Bauhaus Campus di Berlino, un villaggio temporaneo e sperimentale di tiny house situato fino a poche settimane fa all’interno del Bauhaus Archiv / Museum of Designdi Berlino, che ospitava una dozzina di casette realizzate con l’intento di esplorare nuove strade della cultura formativa ed edilizia e di avviare un dibattito attivo con diversi gruppi d’interesse, proponendo una mini-archiettura per una sfida globale. Inoltre in comunità gli interessati hanno potuto studiare, costruire e ricercare forme sostenibili di convivenza. Gli esperimenti ospitati hanno raggiunto le 20 unità, tra le quali non solo spazi abitativi come “100-Euro-Wohnung”, “35 Kubik Heimat”, ma anche strutture mobili, spazi-studio, caffè, atelier, laboratori e officine utilizzati anche come veri e propri alloggi.
ISTITUTO POLACCO DI ROMA – Incontro – Viale Vittoria Colonna 1, Roma.
18.00: Incontri con la scienza. Incontro conKatarzyna Wagner, Università di Varsavia, che parlerà delle innovative tecniche di indagine archeologica che hanno condotto di recente al ritrovamento nel fiume Vistola di importanti reperti risalenti al XVII secolo;
A seguire: Proiezione del film Salvati dal diluvio |Uratowane z Potopu; regia di Marcin Jankowski e Konstanty Kulik, PL 2018, durata 113’, v. o. con sott. It. Lo straordinario documentario ricostruisce la storia della spedizione e del ritrovamento delle sculture che per 350 anni sono rimaste nascoste sul fondo del fiume;
20.00: Proiezione del film Gods | Bogowie. Regia di Łukasz Palkowski, durata 112’, PL 2014, v. o. con sott. It.. Un ritratto commovente, a tratti anche divertente, del dottor Zbigniew Religa, primo medico a effettuare con successo un trapianto cardiaco in Polonia, un uomo che si è ribellato ai dogmi della medicina sfidando la morale corrente e pagando un elevato tributo personale al suo sogno: salvare vite umane.
24/05/2018 – Giovedì.
ACCADEMIA DI FRANCIA – VILLA MEDICI – Incontri: I giovedì della Villa – Viale della Trinità dei Monti 1, Roma.
18.00: Testi e musiche perduti et riscritti. Concerto di Marc Mauillone Catalina Vicens, invitati dal borsista dell’Académie de France a Roma Aurélien Dumont;
19.00: Ne me regarde pas. Incontro con Stéphanie Solina e Philippe Martin, animato da Florian Gaité;
20.00: Éditeur. Omaggio a Paul Otchakovsky-Laurens, su iniziativa di Lise Charles.
AMERICAN ACADEMY IN ROME – Convegno Internazionale: 23 e 24 Maggio 2018 – Via Angelo Masina 5, Roma.
14:00: Digital Humanities per la pratica accademica e curatoriale. Secondo e ultimo giorno. Partecipano: Lindsay Harris, Ariane Varela Braga, Bissera Pentcheva, Leonardo Impett, Allison Levy, Giuditta Cirnigliaro, Olga Hajduk, Stefania de Vincentis, Giacomo Massari, Isabella Baldini, Giulia Marsili, Lucia Orlandi, Angelica Federici, Joseph Williams.
GOETHE INSTITUT ROM – Cinema – Via Savoia 15, Roma.
19.00 e 21.00: ENTE GUT! MÄDCHEN ALLEIN ZU HAUS. Regia di Robert Thalheim, D 2013, 90 min., v.o. sott. in italiano.
ISTITUTO CERVANTES A ROMA – Evento artistico fumetti – Piazza Navona 91, Roma.
20.00: Tex, Torpedo e le inconfondibili “chicas”. Ci ha fatto cavalcare tra le praterie con il suo splendido Tex, ha provocato brividi neri e cinici sorrisi con il suo gangster Torpedo, ha fatto sognare con le sue splendide figure femminili: Chiara di Notte, Cicca, Sarvan, Custer, Light e tante altre. Senza disdegnare qualche incursione nel fumetto nordamericano (Batman, Solo, 100 Bullets, The Spirit, Jonah Hex). Da Barcellona a Roma, il Maestro Jordi Bernet in tutta la sua magnificenza! Jordi Bernet: figlio e nipote di artisti. Dall’infanzia si è avvicinato ai classici del fumetto statounitense il che posteriormente segnò il suo particolare stile nel disegnare i suoi personaggi. Già ai 13 anni realizzò la sua prima pubblicazione e da quel momento ha continuato pubblicando e collaborando con innumerevoli editoriali spagnole e straniere.
ISTITUTO POLACCO DI ROMA – Incontro – Viale Vittoria Colonna 1, Roma.
18.30: Incontri con la scienza. Una serata dedicata a Maria Skłodowska Curie, meglio nota come Marie Curie (Varsavia 1867 – Passy 1934), la geniale chimica e fisica polacca naturalizzata francese: educata ai principi del positivismo, nel 1891 si trasferì in Francia, dove nel 1901 scoprì il radio e negli anni successivi elaborò la teoria della radioattività. Prima donna a ricevere il premio Nobel e prima e unica a riceverne un secondo in un’altra area, Marie Curie fu una grande scienziata e donna che dovette lottare contro un mondo dominato dai pregiudizi. Per l’occasione verrà presentata la graphic novel Marie Curiedi Alice Milani (Beccogiallo 2017). Incontro con l’autrice condotto da Alessio Trabacchini;
A seguire: Proiezione del film Marie Curie. Regia di Marie Noelle, DE, FR, PL 2016, durata 95’, v. o. con sott. It..
TEATRO DEI DIOSCURI – Evento culturale – Via Piacenza 1, Roma.
19.00: Presentazione ufficiale del Premio Zavattini 2018. Interverranno: Roberto Cicutto,Antonio Medici, Paolo Virzì, Vincenzo Vita. Il PREMIO CESARE ZAVATTINI 2018 è un concorso pubblico rivolto a giovani filmmaker, professionisti e non, che ha la particolarità di stimolare e premiare l’originalità, la sperimentazione, anche il “tradimento” o il rimescolamento dei generi nell’ambito del riuso del cinema d’archivio, un’occasione unica per conoscere, far conoscere e sperimentare percorsi di massima apertura alla conoscenza, alla diffusione e alla riutilizzazione del nostro patrimonio filmico, attraverso l’adozione di licenze aperte e la valorizzazione delle opportunità offerte dal Web. Nell’ambito dell’iniziativa saranno illustrati i dettagli del bando e proiettate, alla presenza degli autori, le opere vincitrici della prima edizione del Premio: “Blue Screen” di Alessandro Arfuso e Riccardo Bolo; “Fuori programma” di Carla Oppo, “Massimino” di Pierfrancesco Li Donni, “Dimenicata militanza” di Patrizio Partino.
25/05/2018 – Venerdì.
ACCADEMIA DI UNGHERIA IN ROMA – Concerto – Via Giulia 1, Roma.
20.30: Concerto di musica classica degli alunni dell’Accademia Internazionale di Musica e Arte(AIMART), con la partecipazione di: Yuna Tamogami(pianoforte), Chen Kaihong(tenore), Mo Fabio Montani (pianoforte).Musiche di: Ferenc Liszt, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Francesco Cilea, Ferenc Lehár.
AMERICAN ACADEMY IN ROME – Conferenza – Via Angelo Masina 5, Roma.
17.00: The living art of the past. Conferenza di Tanja Michalsky.
CENTRO CULTURALE SAN LUIGI DEI FRANCESI – Cinema –Largo Toniolo 22, Roma.
20.00: La balia, di Marco Bellocchio, Italia 1999, 106’, dramma.
GOETHE INSTITUT ROM – Incontri – Via Savoia 15, Roma.
19.00: Documentare avvicinandosi con rispetto. Incontro con Maik Reichert, Gaetano Di Filippo. Quali dovrebbero essere i criteri per documentare la realtà senza voyeurismo, ma con umanità? Cosa significa mostrare rispetto per chi si intervista? Qual è il presupposto etico imprescindibile quando si trattano storie vere? Quale ruolo ha una ricerca meticolosa? Documentando si diventa necessariamente parte integrante dell’opera? È possibile essere oggettivi, e soprattutto: è auspicabile? Durante l’incontro verranno proiettate sequenze del film Photo: OSTKREUZdi Maik Reichert e immagini tratte dal reportage Selam Palace: the invisible citydi Gaetano Di Filippo.
ISTITUTO PORTOGHESE DI SANT’ANTONIO – Musica –Via dei Portoghesi 2, Roma.
19.00: Concerto di pianoforte e organo. Organista titolare: Giampaolo Di Rosa. Il mese mariano: incontro musicale del venerdì.
26/05/2018 – Sabato.
EX DOGANA – Arte –Viale dello Scalo San Lorenzo 10, Roma.
10.00: FUJIFILM X-VISION TOUR 2018. Il luogo dove incontrare i professionisti dell’immagine. Primo appuntamento.L‘X-Vision Tour, il grande evento istituzionale, dedicato alla fotografia e al video. Il roadshow gira il Bel Paese insieme a importanti professionisti del settore per coinvolgere il pubblico con riflessioni sul mondo della fotografia e del video, con approfondimenti su tecniche, nuove tendenze, stili e linguaggi. Con il supporto tecnico diApromastore e Artemide, Fujifilm X-Vision Tour è un evento completamente gratuito e che presenta un ricco programma che prevede seminari, workshop, mostre, incontri tecnici e touch&try di prodotto. I seminari sono incontri incentrati sul linguaggio visivo attraverso i racconti di importanti fotografi, nei workshop ci si potrà cimentare su set fotografici per sperimentare tecniche e suggerimenti, luci e attrezzature. Gli incontri tecnici, sul prodotto e sulla gestione del workflow fotografico,sono un’opportunità per confrontarsi con i più affermati professionisti del settore. La tappa romana inizia con il seminario del fotografo Giorgio Cravero che terrà un incontro dal titolo “Beverage Still Life: un metodo.” Sul palco poi salirà Marianna Santoni con una lezione di fotografia in sala posa dal titolo “Il workflow fotografico professionale con Fujifilm GFX 50S”. Federico Tardito, condurrà il seminario “Le storie e le emozioni dello sport”. A seguire, Luca Locatelli, con il seminario “Materia”. L’incontro tecnico dal titolo “Al cinema con Fujifilm” con gli specialisti di Villaggio Tutto Digitale, il laboratorio creativo della rinomata rivista Tutto Digitale, approfondirà la grammatica di base del linguaggio cinematografico e i giusti accorgimenti di ripresa con fotocamere mirrorless. Infine, il seminario “Raccontare le conseguenze dei conflitti” di Matteo Bastianelli. Oltre a questi incontri, il workshop “Guida al ritratto” per imparare i trucchi del mestiere, condotto da Alberto Buzzanca. Saranno poi allestite tre postazioni tecniche, una per la Serie X, una per il video con X-H1 e ottiche cinema MKX e un’ultima per il sistema medio formato GFX. In ognuna di esse, si potrà incontrare lo staff tecnico Fujifilm che sarà a disposizione per illustrare le peculiarità dei diversi sistemi e dare consigli sulle migliori modalità di utilizzo. A completare l’offerta culturale, tre progetti autoriali in mostra. “Maiora Premunt“, un progetto personale del fotografo Matteo Bastianelli, “Portrait Insight” di Stefano Guindani, “Cent’anni dopo. Ricordi di guerra, sguardi di pace” progetto corale, in collaborazione con Trentino Marketing, che ha coinvolto i fotografi Giulia Bianchi, Luciano Gaudenzio, Daniele Lira, Pierluigi Orler e Gianluca Colla.
ISTITUTO PORTOGHESE DI SANT’ANTONIO – Musica –Via dei Portoghesi 2, Roma.
12.00: Concerto di pianoforte e organo. Organista titolare: Giampaolo Di Rosa. Mezzogiorno musicale a Sant’Antonio.
ISTITUTO PORTOGHESE DI SANT’ANTONIO – Musica –Via dei Portoghesi 2, Roma.
21.00: Viana Vilarinho (Voce); Paulo Valentim (Chitarra portoghese); Paulo Ramos (Chitarra classica). Musica portoghese nel cortile dell’istituto.
TEATRO BELLI – Libri e Scena –Piazza di Sant’Apollonia 11a, Roma.
11.00: Passeggiala letteraria per Roma con Valle Inclàn. Ramón del Valle-Inclán fu una figura controversa ed eccentrica della letteratura spagnola a cavallo tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo, erede di valori ideologici ed estetici radicati in una tradizione profonda e allo stesso tempo autore costituzionalmente proiettato verso una continua sperimentazione e provocazione dei codici letterari che condurrà, tra l’altro, alla geniale formulazione dell’esperpento. L’esperienza romana di don Ramón fu motivata dal suo incarico come Direttore della Real Academia de España en Roma, che svolse, non senza le irregolarità tipiche della sua personalità, tra il 1933 e il 1935, anno in cui tornò, ammalato, nella nativa e ancestrale Galizia (che fa da sfondo a molte delle sue opere), dove morì di lì a pochi mesi. Proprio la magnifica sede della Real Academia, nel complesso architettonico di San Pietro in Montorio al Gianicolo, sarà la meta della nostra passeggiata, che prenderà avvio dal Teatro Belli, dove andò in scena per la prima volta il 10 novembre del 1934 (prima ancora che in Spagna), Le corna di don Friolera, forse il più rappresentativo dei suoi esperpentos.
20/05/2018 – Domenica.
ISTITUTO PORTOGHESE DI SANT’ANTONIO – Musica –Via dei Portoghesi 2, Roma.
18.30: Concerto d’organo Organista: Silvano Rodi. La musica italiana da Frescobaldi a Germani.
Cristiano Felice