Fermare il tempo e tornare indietro si può

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E’ in scena al Teatro Manzoni di Roma, fino al 20 maggio, la divertente commedia dei francesi Sylvain Meyniac e Jean Francois Cros, Ieri è un altro giorno, mai rappresentata in Italia, che vede protagonisti Gianluca Ramazzotti e Antonio Cornacchione con Milena Miconi. La regia è firmata da Eric Civanyan.  

La pièce, adattata per l’Italia da Luca Barcellona, si svolge in uno studio legale dove il dottor Pietro Paolucci, avvocato irreprensibile, con alcuni atteggiamenti maniacali e tic nervosi, il cui motto è “ordine e disciplina” rimane vittima di una giornata assurda e inspiegabile all’essere umano, una giornata che sembra non finire ai perché ogni cosa si ripete ugualmente all’infinito come una specie di maledizione. Tutto ha inizio quando il suddetto avvocato Paolucci, si lascia coinvolgere dal padrone dello studio, Bernardo, e dal genero di quest’ultimo, entrambi senza scrupoli, a distruggere un testamento, scommettendo una scorrettezza, in modo tale da permettere ad una loro ricca cliente, la vedova Verda, di ereditare tutto il patrimonio del defunto marito. Tutto ciò con la promessa di poter lavorare in un prestigioso ufficio legale di Londra.

Da quel momento, distrutto il testamento, qualcosa s’inceppa e l’avvocato Paolucci inizia a vivere la sua assurda avventura con il defunto marito della loro cliente. Questo strano individuo si presenta nello studio dicendogli che ha bisogno di parlare con lui. Dapprima Pietro non gli dà retta, ma più lo scansa e pian piano si rende conto che il succedersi degli eventi si ripete come un nastro mandato indietro all’infinito.

All’inizio non capisce che si tratta di lui, ma quando constata che quella persona è solo a vederla, inizia a comprendere. Neanche il pubblico capisce all’inizio perché le scene continuano a ripetersi, perché la sua segretaria continua a fargli firmare lo stesso documento, perché Bernardo continua a bussare alla porta ripetendo la stessa frase di apprezzamento sui sigari che tiene sulla scrivania. Così strani fenomeni si iniziano a verificare intorno a Pietro, che si troverà, per l’appunto, a vivere un continuo déjà vu, mentre lo strano personaggio continuerà ad ossessionarlo con la sua parlantina ed il suo potere soprannaturale.

Già abbastanza rodato sul piccolo e sul grande schermo, il tema del continuo déjà vu è probabilmente poco esplorato in ambito teatrale, forse perché sicuramente più difficile da rappresentare, ma non per questo meno efficace, soprattutto se affrontato in maniera originale e geniale come in questo testo.

I dialoghi brillanti, la trama avvincente e le battute fanno di Ieri è un altro giorno uno spettacolo divertente e coinvolgente, complici le bella scena di Edouard Laug, le musiche efficaci Silvain Meyniac, gli effetti sonori ben congegnati e la rigorosa regia di Civanyan che, per la buona riuscita della rappresentazione, deve essere millimetrica nel calibrare ritmi, gesti, entrate ed uscite, elementi in cui riesce in modo magistrale. Apprezzata anche l’introduzione di apparizioni e sparizioni di oggetti e persone molto vicine all’arte dell’illusionismo.

Lavoro facilitato da un ottimo cast, a cominciare da un eccellente Gianluca Ramazzotti, in gran spolvero, ottimo nel rendere le nevrosi, i tic e le manie dell’avvocato Paolucci, anche grazie ad una mimica facciale unica che ben si presta per questa commedia francese e che strappa applausi e risate a scena aperta. Facendo coppia con la generosissima spalla di Antonio Cornacchione, il defunto che vede solo Paolucci, Ramazzotti è perfetto ed equilibrato. Cornacchione colpisce per le sue doti attoriali che, unite alle ben nota presenza scenica e alla voce irresistibile, danno una genuina comicità alla rappresentazione.

La recitazione di Milena Miconi, nel ruolo della segretaria, è convincente per la sua disinvoltura e bravura. Alessandro Sampaoli è molto bravo nel ruolo di Federico Faletti. Antonio Conte è autorevole ed incisivo nel ruolo del capo, mentre una sexy, sensuale e conturbante Stefania Barca completa egregiamente il cast nel ruolo della vedova Verda.

Uno spettacolo da vedere per passare due ore di sano divertimento. Un grande applauso alla pièce ben congegnata e a tutti gli attori del cast che ci hanno fatto riscoprire il valore della vera commedia.

Giancarlo Leone

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