Ermal Meta e Fabrizio Moro vincitori del Festival di Sanremo 2018

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Finalmente ieri sera, l’ultima serata del 68° Festival di Sanremo ha decretato i suoi vincitori e abbiamo scoperto la classifica, il podio e soprattutto chi, tra i 20 Big in gara, per l’appunto, sono stati i suoi vincitori: Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno trionfato con Non mi avete fatto niente, il brano assolto dai sospetti di autoplagio e dato per favorito in tutti i pronostici. Un invito a non aver paura del terrorismo, dopo gli attacchi degli ultimi anni che Moro ha dedicato a caldo, sul palco, al figlio Libero. Un messaggio di impegno che ha battuto la leggerezza di Una vita in vacanza, la canzone de Lo Stato Sociale, piazzatasi al secondo posto; ha chiuso il podio la savonese Annalisa con Il mondo prima di te. I vincitori hanno rilasciato le prime dichiarazioni. Ermal Meta: “Nessuna rivalsa, solo tanta felicità. Ci siamo sentiti feriti e attaccati ingiustamente ma in questo momento non c’è rancore. E’ andato tutto al suo posto”. Gli ha fatto eco Fabrizio Moro: “C’è talmente tanta gioia che non c’è spazio per altro. Personalmente sono così abituato a superare gli ostacoli e a trasformarli in energia positiva che quello che è successo mi ha dato la forza per interpretazioni migliori”.

Questo il podio. Ma vediamo come si sono classificati gli altri cantanti, dal 4 al 20 posto: 4) Ron, 5) Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, 6) Max Gazzè, 7) Luca Barbarossa, 8) Diodato e Roy Paci, 9) The Kolors, 10) Giovanni Caccamo, 11) Le Vibrazioni, 12) Enzo Avitabile e Peppe Servillo, 13) Renzo Rubino, 14) Noemi, 15) Red Canzian, 16) Decibel, 17) Nina Zilli, 18) Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, 19) Mario Biondi, 20) Elio e le Storie Tese.

Molti quest’anno i Premi assegnati: il Premio della Critica è andato a Ron; il Premio Sala Stampa a Lo Stato Sociale; il Premio Sergio Endrigo, per la migliore interpretazione, è andato a Ornella Vanoni, con Bungaro e Pacifico; il Premio Sergio Bardotti, per il miglior testo, a Mirkoeilcane; il Premio Bigazzi, per la migliore composizione musicale, è andato a Max Gazzè; il Premio Tim Music, per la canzone più ascoltata, è andato a Ermal Meta e Fabrizio Moro.

Anche la quinta ed ultima serata del Festival ci ha regalato degli emozionanti momenti. Quelli più significativi? Eccoli. Il ritorno sul palco dell’Ariston di Laura Pausini: elegante nell’abito lungo tempestato di strass, Laura ha cantato Non è detto, poi ha guadagnato la standing ovation nel duetto con Claudio Baglioni su Avrai e poi, sfidando il freddo, pur non essendo in eccellenti doti di salute, è uscita dall’Ariston e ha finito il suo brano Come se non fosse stato amore sul red carpet, prestando il microfono al pubblico in delirio.

Un altro momento? Il sorprendente Pierfrancesco Favino sa fare anche “l’uomo della parola”: ha portato sul palco dell’Ariston un brano dallo spettacolo teatrale che sta portando in tournée, La notte poco prima della foresta, di Bernard – Marie Koltès, storia di estraneità e di esclusione. Un pezzo che l’attore, in un crescendo di pathos, ha recitato con le lacrime agli occhi. Sul finale sono entrati insieme Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni che hanno intonato Mio fratello che guarda il mondo di Ivano Fossati. E la commozione ha anche contagiato Baglioni.

Tutti in piedi a cantare Strada facendo: una delle hit più amate da Claudio Baglioni, interpretata insieme al trio Nek-Max Pezzali-Francesco Renga, ha trascinato nel coro il pubblico della platea e della galleria dell’Ariston.

 

Un momento divertente? Quello che ha visto l’entrata sul palco di Sabrina Impacciatore: prima un tacco le si è incastrato nel tulle dell’ampio ed esagerato abito, poi, nonostante Pierfrancesco Favino le abbia porto il braccio, è inciampata ed è finita per terra ridendo. E così anche la 68° edizione del Festival di Sanremo si è conclusa Il Festival è stato premiato da ascolti record, con una media di oltre 10 milioni e mezzo di spettatori in cinque serate, che ora dovrà fare in conti con questo successo e con la “formula Baglioni” per guardare al futuro.

Giancarlo Leone            

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