L’Avaro rivisitato da Alessandro Benvenuti

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E’ in scena fino al 19 novembre al Teatro Parioli di RomaL’avaro, di Molière, libero adattamento della commedia originaria, riscritto da Ugo Chiti e prodotto dalla Compagnia Arca Azzurra Teatro, che vede Alessandro Benvenuti come protagonista nel ruolo di Arpagone.

La riscrittura, un’adeguata reinterpretazione del testo di Molière, è significativa del lavoro che Chiti ha condotto con Arca Azzurra. L’Arpagone del regista è l’incontrastato padrone della scena. Un personaggio sfaccettato e approfondito, dotato di chiaroscuri psicologici moderni, che offrono molti spunti interpretativi ad Alessandro Benvenuti attore e mattatore. La riscrittura di Chiti è stata fatta su misura per l’attore e il suo Arpagone è allo stesso tempo comico e tragico come la tradizione suggerisce, ma a volte anche ironico e autoironico, spesso aggressivo e quasi malvagio nella sua incapacità di immedesimarsi negli altri e capire le loro esigenze.

Questa messinscena de L’avaro è essenziale, ma non scarna. Con semplici elementi si ricreano le ambientazioni interne ed esterne della vicenda, grazie ad un gioco di volumi e porte nel retropalco che ci fanno pensare che ci siano altre stanze da dove entrano in scena i personaggi e le luci sobrie illuminano ancora di più questo gioco di piani.

 

La riscrittura di Chiti si basa anche su altri essenziali aspetti drammaturgici: se da un lato si torna alla classica Commedia dell’Arte, con maschere e servi, dall’altro lato la trama è stata “asciugata” dai cinque atti originari ai due di questa messinscena, nonché resa abbastanza più rapida in alcuni passaggi come la definizione dello stratagemma per ingannare Arpagone e il finale che riporta a lui mattatore della situazione.

 

Un assolo delirante dove il personaggio entra in crisi per la sua avarizia e dove l’interprete offre al pubblico un vero pezzo di bravura, dove si vede l’istrione Benvenuti emergere.

 

Accanto ad Alessandro Benvenuti, ottimo cast dove gli attori sono ben compenetrati nei loro ruoli: Gabriele Giaffreda (Valerio), Lucia Socci (Elisa), Andrea Costagli (Cleante), Massimo Salvianti (Freccia), Dimitri Frosali (Mastro Giacomo), Paolo Ciotti (Don Anselmo), Giuliana Colzi, che ha realizzato anche i costumi (Frosina) ed Elisa Proietti (Mariana). Belle le musiche create da Vanni Cassori.

 

Uno spettacolo da vedere, perché il regista Ugo Chiti ha riscritto L’avaro non con Benvenuti, ma per Benvenuti.

Giancarlo Leone

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