Gomorra 3 – la serie dal 17 novembre su Sky Atlantic HD

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Il re è morto. Davanti alla tomba di famiglia il corpo di Pietro Savastano grida al suo mondo che un’era è finita, e sta per cominciarne un’altra, più crudele, sanguinaria, spietata. La terza serie di Gomorra inizia come si è conclusa con la morte del boss per mano di Ciro Di Marzio, quella mano armata da Genny Savastano, il delfino stanco di aspettare per salire al trono. 

Figli che uccidono i padri, giovani che eliminano i vecchi soldati, nuove regole che stravolgono l’ordine delle cose, il male assoluto senza possibilità di riscatto che si alimenta con la  brama di vendetta e la sete di potere.

Dopo il debutto per 2 giorni al cinema dei primi episodi (un esperimento che si è dimostrato vincente, Gomorra 3 è stato il film più visto nelle sale di programmazione) la serie andrà in onda su Sky Atlantic HD dal 17 novembre per dodici puntate, con Claudio Cupellini e Francesca Comencini che sostituiscono Stefano Sollima dietro la macchina da presa.

La terza stagione di Gomorra – dice Cupellini – nasce da un azzeramento. Gli equilibri e i personaggi delle due stagioni precedenti hanno compiuto un loro percorso che è giunto al termine: Pietro è morto; Ciro ha perso la sua guerra e la sua famiglia; Genny, dopo la nascita del figlio Pietro, sembra aver campo libero nella gestione del potere. Nei sei episodi che ho diretto in questa nuova stagione ho voluto provare a raccontare quella che da subito mi è sembrata la ‘linea d’ombra’ dei protagonisti superstiti. Genny, Ciro e gli altri vivono un passaggio verso la maturità che è anche il crepuscolo di un’epoca, quella in cui la lotta per il potere era rimasta circoscritta alla periferia della città di Napoli”.

 

Si dice addio ad un mondo e ci si prepara a dare uno sguardo al presente e alle nuove dinamiche criminali.

 

La grande novità di questa stagione è stata però il tentativo di dare una voce personale alle esigenze di tutti i personaggi. Se il gruppo dei nuovi ragazzi è stato raccontato con uno stile che richiedeva questa frenesia, la fazione della camorra storica del centro è stata raccontata con uno stile più austero e composto.

Il vero cambiamento, però, riguarda Genny e Ciro, che sono raccontati ancora diversamente. In questa stagione è stato fatto un grande lavoro d’introspezione sui protagonisti, che sostituiscono i padri e lottano contro dei fantasmi che sono incancellabili.

Francesca Comencini che dirige gli ultimi 6 episodi parla di Gomorra 3 come di una sfida “all’inizio di questa impresa siamo partiti avventurandoci in mondi e in narrazioni che conoscevamo poco. Eravamo pieni di curiosità e di timore. Ora conosciamo meglio entrambi. La sfida dunque non è più quella di scoprire, ma piuttosto quella di non ripetersi, di continuare a provare lo stesso stupore e lo stesso timore, la stessa passione e la stessa curiosità. Essere tesi a mantenere uno sguardo intenso e vorace, come fosse – ancora e sempre, ogni mattina – un primo sguardo: su una città, sulla sua bellezza corrosa e resistente, su un racconto di meccanismi in cui si incastrano sentimenti e lotte per il potere, in cui i nostri protagonisti restano impigliati”.

Gomorra racconta i meccanismi di potere,- dice Roberto Saviano – anche in questa nuova stagione dove l’azione si sposta in Bulgaria per continuare a raccontare il potere del profitto che appartiene a tutte le periferie del mondo”. Scampia rappresenta un male che non conosce confini ma è proprio nella rappresentazione di questo male, sostiene Saviano, che si può iniziare a trovare la strada della soluzione.

Se Sofia diventa il campo d’azione ‘dell’Immortale’,  Ciro Di Marzio (Marco D’Amore) che è diventato il braccio destro di un trafficante di droga, anche per il nuovo re di Secondigliano Genny Savastano (Salvatore Esposito) la periferia comincia ad andare stretta e l’insaziabile appetito dei clan guarda al centro di Napoli, Forcella, il Vomero, Posillipo , là dove i soldi che girano sono tanti così come la possibilità di fare affari.

Nuovi protagonisti, giovani e feroci cercano di trovare un posto nelle organizzazioni criminali che si stanno espandendo. Tra questi Enzo Villa detto Sangue Blu (l’attore Arturo Moselli) appartenente ad una storica famiglia di camorra ora fuori dal giro grosso, che vuole riprendersi ciò che gli è stato tolto.

Rivendica la sua eredità stringendo un patto e una intensa amicizia con Valerio (Loris De Luna) un ragazzo della Napoli bene in cerca di emozioni forti. Ma gli appassionati di Gomorra sanno che oltre ai re, la serie ha creato delle indimenticabili regine.

A cominciare da Scianèl (Cristina Donadio) che dalla prigione dove è rinchiusa elabora il dolore della morte del figlio Lelluccio e l’onta della perdita del potere. Ma la ‘iena’ ride dietro le sbarre, medita la vendetta e si prepara a tornare. C’è Patrizia (Cristiana dell’Anna) compagna di Pietro Savastano che scopre dentro di se un’insospettabile crudeltà,  e la moglie di Genny, Azzurra (Ivana Lotito) da poco mamma del piccolo Pietro, che riserverà però al pubblico non poche sorprese.

Ludovica Mariani

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