
Per ricordare il centenario della Rivoluzione russa le Gallerie degli Uffizi nelle sale di Levante della galleria delle statue e delle pitture, presenta una mostra che unisce alcune prove grafiche unite ai filmati del celebre regista Ejezenštejn celebrandolo nei suoi vari talenti. E’ curata da Marzia Faietti, Pierluca Nardon e dallo stesso direttore Eike D.Schmidt. Catalogo Giunti editore.

Leonardo 1933 matita su carta, Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca(RGAI)
L’esposizione è promossa dal MIBACT con le Gallerie degli Uffizi, Fondazione Cineteca Bologna, Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca, Museo Statale delle Belle Arti “A.S. Puškin” e Firenze Musei. Proprio per la sua fama di regista e grandissimo montatore quella dei suoi lavori di grafica sono fin’ora stati messi in secondo piano benchè le sue grafiche, create tra gli anni ’30 e il 1948, abbiano uno stile che si avvicina a quelle del Trecento e Quattrocento.

Dal ciclo Stigmatizzazione, Stigmate, San Francesco 1932 matita nera e matita rossa
su carta Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca ( RGAI)
E’ proprio la loro linearità sintetica che li fanno stimare importanti e comunque anche vicini all’arte del periodo tra richiami al surrealismo e alla degenerazione neoespressionista. I disegni erano per espressa descrizione del grande regista “la trascrizione automatica dei pensieri”, e per questo le grafiche si sviluppano come sequenze cinematografiche che prendono significati sempre nuovi come avviene durante il montaggio di un film. Ejezenstejn è stato colui che ha cambiato il metodo di montaggio e non va dimenticato come questo possa fare la fortuna o la disgrazia di un film.

Dal ciclo YO ( autoritratto) 1932 matita nera e matita rossa su carta, Archivio Statale di
Letteratura e Arte di Mosca (RGAI)
Così grazie a questa esposizione il cinema entra di prepotenza agli Uffizi come fu per il teatro al tempo di Francesco I. Inoltre non è nuova l’idea delle proiezioni cinematografiche poiché la scorsa estate proprio dinnanzi agli Uffizi si svolse la manifestazione Apriti Cinema che oltre a presentare alcuni film classici, nella sezione Mnemosine Capolavori degli Uffizi in dialogo con il film documentario proponevano opere che inerivano i capolavori situati nel Museo con il commento di storici dell’arte. Si potrebbe obbiettare che una cosa sono film nella Piazza e un’altra nella Galleria.

Dal ciclo Koshma 1941 matita rossa e matita blu su carta Archivio Statale di Letteratura
e Arte di Mosca (RGAI)
In effetti ogni foglio di grafica di Ejzenštejn può trovare un riferimento all’arte pittorica. Ci si possono vedere i bassorilievi precolombiani che il maestro ha osservato nel suo soggiorno messicano, i nudi si rifanno a Cézanne e nella danza delle Parche si può rilevare la Danse di Matisse. E’ presente in mostra anche il materiale cinematografico come rimando all’arte del passato mescolando dettagli e scene dei suoi film come Sciopero, La corazzata Potĕmkin, Aleksandr Nevskji. Nell’ultima sala c’è lo svolgersi e l’approdo della vita di Ejzenštejn.

Questa mostra mette in atto con la Cineteca di Bologna la Settimana della Rivoluzione che unisce un ciclo di eventi che parte con l’esposizione e prosegue con due convegni internazionali.
Meglio di così la Rivoluzione russa del 1917 non poteva essere celebrata.
Emilia Dodi