Carosello compie 60 anni e viene celebrato in un francobollo ordinario emesso il 27 novembre, con una tiratura in 1.200 mila esemplari. Era non solo un contenitore di pubblicità, ma lo specchio dei tempi di un Paese. “Carosello non vendeva solo prodotti, ma un modo di stare insieme, di fare famiglia. Da quell’esempio dovremmo costruire la nostra idea di futuro”. Così ha sentenziato la presidente della Rai Monica Maggioni
Carosello era il regno di Calimero, delle scorribande di Carmencita e Caballero, di Topo Gigio alle prese con i biscotti, ma anche di tutti i più grandi talenti italiani, da Totò a Walter Chiari, Sandra e Raimondo, Nino Manfredi, Virna Lisi, Gino Bramieri.
Nato nel ’57 come contenitore di pubblicità, è diventato segno indelebile di una generazione, con ascolti da 19 milioni di telespettatori. Al suo sessantesimo compleanno “conquista” un francobollo in tiratura ordinaria, in fogli da 6 dal valore di 0,95 l’uno, con l’immagine del monoscopio Tv in bianco e nero e un QrCode per il “siparietto” del ’62.
Giova ricordare che “Carosello” va in onda dal 3 febbraio del 1957 al 1 gennaio del 1977 tutti i giorni – ad eccezione del Venerdì Santo e del 2 novembre – dalle 20.50 alle 21 sul Programma Nazionale. Dal 2 dicembre 1973, per effetto dell’austerity, la Rai anticipa il Telegiornale e tutti i programmi della serata e “Carosello” viene spostato alle 20.30.
In totale vengono trasmessi oltre settemila episodi, spesso sketch comici sullo stile del teatro leggero, o intermezzi musicali seguiti da messaggi pubblicitari. Poiché una legge dell’epoca imponeva di non fare pubblicità all’interno degli spettacoli televisivi serali, “Carosello” non poteva essere solo un contenitore di messaggi pubblicitari.
Una serie di ottimi motivi per celebrarlo in un francobollo che ne renda indelebile la memoria.
Carlo Salvatore