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Ritorna su La7 Piazza Pulita

Un talk all’insegna della serietà. Questa il leit motiv della nuova edizione del talk show, Piazza Pulita, condotto con successo da Corrado Formigli su La7.

La7 ha una vocazione catodica dedicata all’informazione e all’approfondimento. Tra i programmi di successo della Rete, sicuramente, si annovera Piazza Pulita. Il talk show condotto da Corrado Formigli, che questa sera riprende la sua programmazione, con uno speciale reportage realizzato dal conduttore, dedicato a Raqqa, la capitale siriana dello Stato Islamico. Mohammad, militante dell’Isis di 13 anni, ora prigioniero dei curdi siriani (“sognavo di diventare un grande combattente… Ora 23 ore su 24 le passo rinchiuso in cella con gli adulti”), è uno dei protagonisti del reportage.

La nostra linea editoriale – spiega il conduttore – è basata sul racconto dei grandi fatti internazionali e della politica interna”.

Primi ospiti saranno Luigi Di Maio e Giancarlo Cancellieri “per parlare del caos scoppiato in Sicilia sulle regionarie”.

 

Il “nostro mestiere – dice – non è fare politica ma segnalare un problema e fare un’opera di denuncia. Naturalmente non perderemo d’occhio le elezioni nelle quali giocheranno un ruolo il fattore migranti e la paura”, perché, secondo il giornalista “la propaganda ormai è arrivata a livelli insopportabili”.

 

Piazza Pulita “è in onda da più di 200 puntate – ricorda Andrea Salerno nuovo direttore di La7 – che rimarca – come una delle prime cose che ha tenuto a fare è stata rinnovare il contratto di Corrado per tre anni. “Su una rete come la7 – ha ribadito – non può mancare questo tipo di narrazione, di giornalismo”. La nuova stagione del programma “sarà di almeno 35 puntate, ma ne potremmo fare forse di più, capiremo in corso d’opera”.

Nell’ottica di un altro obiettivo del programma, trovare i nuovi protagonisti della società civile, tra gli ospiti della puntata ci sarà anche Tezeta Abraham, la modella e attrice etiope, diventata uno dei simboli del dibattito sui fatti di Piazza Indipendenza e sullo Ius soli, “che non si riesce ad approvare. Eppure per me l’integrazione – aggiunge Formigli – è l’arma principale contro il terrorismo”.

La parola d’ordine di quest’anno del programma, che ha in cantiere anche un’inchiesta legata ai vaccini, “è ‘serietà’. L’anno scorso avevamo anche tentato la via della satira, con Sabina Guzzanti ma sento più il bisogno di essere coerenti con l’anima del programma, di giornalismo puro”. Per il giornalista, dietro la crescita di ascolti dell’ultima stagione, in controtendenza rispetto al calo degli altri talk politici, c’è proprio “l’essere sempre più riconosciuti dal pubblico come credibili e non ideologizzati”.

Carlo Salvatore

Carlo Salvatore: