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    Categories: Spettacolo

Pirandelliana 2017 – Pensaci, Giacomino!

Consueto appuntamento estivo romano con Pirandelliana, giunta alla sua XXI edizione. La Rassegna teatrale organizzata dalla Compagnia teatrale La Bottega delle Maschere, diretta da Marcello Amici, presenta quest’anno due commedie di Luigi Pirandello: Così è (se vi pare), in scena il martedì, il giovedì il sabato e Pensaci, Giacomino!, in scena il mercoledì, il venerdì e la domenica. Le rappresentazioni si svolgono nella stupenda cornice del Giardino della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino, un posto antico e austero, intenso, suggestivo ed elegante. Qui di seguito la recensione di Pensaci, Giacomino!

Consueto appuntamento estivo romano con Pirandelliana, giunta alla sua XXI edizione. La Rassegna teatrale organizzata dalla Compagnia teatrale La Bottega delle Maschere, diretta da Marcello Amici, attore e regista, presenta quest’anno, fino al 6 agosto, due commedie di Luigi Pirandello. Come sempre il tutto avviene nella stupenda cornice del Giardino della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino. Esaminiamo la seconda pièce: Pensaci, Giacomino!, in scena il mercoledì, il venerdì e la domenica.

Scritta da Pirandello nei primi mesi del 1916, questa intensa e complessa opera drammaturgica fu rappresentata per la prima volta il 10 luglio di quell’anno. La pièce inizia con la presenza di Agostino Toti, un insegnante anziano, stanco ed amareggiato, che racconta al direttore della scuola come, per prendersi la sua rivincita sullo Stato, soprattutto sul Governo che l’ha sempre pagato pochissimo, non permettendogli di fare una vita decente e di non essersi sposato per formare una famiglia, abbia deciso di sposare la giovanissima Lillina, alla quale potrà assicurare, dopo la sua morte, la propria pensione per almeno altri cinquant’anni e più. La giovane ragazza è la figlia del vecchio bidello della sua scuola.

A complicare la già strana situazione contribuisce il fatto che Lillina sia incinta di Giacomo Delisi, ex alunno di Toti, bravissimo e volenteroso ragazzo. Toti desidera fare da padre ai due giovani, sostenerli nelle difficoltà del momento e cercare di assicurare la pace in famiglia. A scatenare il dramma, però, sarà la maldicenza, l’ipocrisia, la superficialità degli abitanti del paese che si scaglierà contro questo modello familiare così poco tradizionale.

Così, insofferente nei confronti di tutti i pettegolezzi e della strana situazione venutasi a creare, Giacomino abbandonerà Lillina e il piccolo Ninì, fidanzandosi con un’altra donna con cui si farà una vera famiglia, ponendo fine al rassicurante e paradossale “menage a trois” che si è trovato a sperimentare. Ci penserà però l’irriducibile professor Toti a ricondurre al classico ovile il suo giovane ex allievo, scagliandosi arrabbiatissimo contro le autorità, simbolo della cecità della società borghese benpensante, primo fra tutti il sacerdote Padre Landolina, simbolo di una chiesa un po’ retrograda ed insensibile ai reali bisogni affettivi di ogni persona.

Pensaci, Giacomino! è una commedia dove Luigi Pirandello fa emergere efficacemente i paradossi esistenziali dell’individuo contro le ipocrisie della società, dal cui conflitto spuntano crisi di identità, i doppi ruoli, il bisogno di una vita di facciata, che assicura il quieto vivere. Tema principale è, dunque, la voglia di vivere fuori ogni schema sociale, senza maschera e senza vergogna superando ogni limite di normalità imposto dalla moralità. Ironica, bizzarra, la pièce è uno spaccato di una condizione di un’Italia dei primi del ‘900.

Il vecchio Toti, interpretato magistralmente da Marcello Amici, è un personaggio forte, libero da preconcetti e lucido davanti ad ogni situazione: è lui a tenere testa a tutti gli antagonisti, regalando agli spettatori forti emozioni. Il contributo alla riuscita della commedia va innanzitutto al bravo Marcello Amici, dotato di un virtuosismo attoriale non comune.

Meritevoli tutti gli altri membri della Compagnia che si muovono su delle scene ideate da Marcello de Lu Vrau, semplici, essenziali e moderne, confacenti al taglio asciutto di questo dramma pirandelliano: tra gli attori ci piace segnalare Marco Vincenzetti  nel ruolo di Padre Landolina, Umberto Quadraroli nel ruolo di Cinquemani, il bidello della scuola, Anna Varlese nel ruolo di sua moglie, Eleonora Liuti nel ruolo della giovane Lillina e Davide De Angelis nel ruolo di Giacomo Delisi, il Giacomino della situazione.

Pensaci, Giacomino! imperdibile. Uno spettacolo e un dramma di qualità che saprà intrattenervi piacevolmente in una serata d’estate.

Giancarlo Leone           

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro