Giacomo Balla alla Estorick Collection di Londra

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Giacomo Balla Luce di forza di paesaggio maiolicato 1917 1918 Collezione Biagiotti Cigna

Alla Estorick Collection di Londra dal 5 aprile al 25 giugno 2017 è esposta la famosa Collezione Biagiotti Cigna delle opere di Giacomo Balla (1871-1958) dal titolo “Giacomo Balla Designing the Future” con 116 opere delle 300 del Maestro raccolte da Laura Biagiotti e Gianni Cigna. Ci sono 36 dipinti a olio, tempera e pastello, i suoi studi per la moda e quelli per la realizzazioni di arti applicate. La mostra è a cura di Fabio Benzi ed è la prima del millennio di Giacomo Balla all’estero.

Giacomo Balla
Ritratto della Signora Egle Casarini 1911 Collezione Biagiotti Cigna

 

Le esposizioni delle opere di Giacomo Balla sono sempre molto interessanti, questa in particolare perché mette in luce lavori che non tutti possono ammirare raccolti con tanto amore nel tempo da Laura Biagiotti e da suo marito, prematuramente scomparso, Gianni Cigna.

 

 

Giacomo Balla Espansione di primavera 1918 Collezione Biaguiiotti Cigna

 

Fu Laura Biagiotti rimanendo folgorata dalle opere di Balla nel 1986 che decise di acquisire con il marito quasi tutta una mostra delle tele del Maestro esposte in una galleria romana. Da quel momento la passione per Balla si sviluppò conoscendo le due figlie dell’artista Luce e Elica che indicarono alla coppia la ricerca del loro genitore per la luce, l’arte in movimento, l’arte come stato d’animo.

 

 

 

Giacomo Balla Dinamismo atmosferico 1923 Collezione Biagiotti Cigna

La collezione comprende tutta l’opera di questo grande artista partendo dai paesaggi del 1905-06, dalla ritrattistica degli anni di transizione tra prefuturismo e futurismo, da quelle futuriste del primo periodo a quelle del sintetismo futurista maturo, fino al suo ritorno alla figurazione. Molte di queste sono state prestate per mostre al Museo Puskin di Mosca, al Chiostro del Bramante di Roma, all’Ara Pacis e nei più importanti musei del mondo come il Guggeheim di New York, il D’Orsay di Parigi, il Kunstforum di Vienna, il MART di Rovereto e la Fondazione Prada Ca’Corner di Venezia. La Fondazione Biagiotti Cigna nata nel 1996 è quella che possiede il nucleo maggiore di opere di arti applicate di questo Maestro.

Giacomo Balla Gilet Futurista 1924-23 ricamato con motivi su nome Balla Collezione Biagiotti Cigna

Attualmente a Roma nella Galleria Nazionale c’è una bellissima esposizione con le tele che le figlie del Maestro hanno donato alla Galleria unite a quelle che la galleria stessa possiede.

Tra le opere esposte a Londra, c’è Autospalla del 1903, Inverno del 1905, la Siepe di Villa Borghese e Donna a Villa Borghese del 1806 dove c’è tutta la sua ricerca sulla luce; i ritratti di Egle CasaliniGrethel Lowenstein del periodo divisionista, così come del 1911 il Ritratto di Leone Tolstoij, importante opera di transizione tra prefuturismo e futurismo; e poi le bellissime opere del primo futurismo Compenetrazioni irridescienti del 1913 e Vortice+paesaggio di pari data.

Giacomo Balla Bozzetto per vestito da uomo 1914 Collezione Biagiotti Cigna

 

Per il ritorno al sintetismo futurista c’è Linee di forza del paesaggio maiolicato del 1917 che fu esposta alla prima personale ala Casa d’Arte Bragaglia nel 1918, Paesaggio di Villa Borghese, Espansione di primavera, Una passione del 1920, Dinamismo atmosferico del 1922-25, Futurpesci del 1924, Vaprofumo del 1926 che mostrano il suo futurismo maturo. Per il ritorno alla figurazione dal 1926 al 1946 ci sono Nel patio, Parlano e Autoritratto.

 

 

 

Laura e Lavina Biagiotti davanti alla tela Genio Futurista

 

Per la moda  ci sono molti esempi della sua attività nel periodo futurista e per le arti applicate i vari disegni di paralumi, arazzi, progetti di arredamento, tappeti e quant’altro. In effetti è mostrata tutta l’arte di Giacomo Balla in ogni settore e in ogni periodo.
Una mostra completa e importante.

Emilia Dodi

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