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    Categories: Arte

David LaChapelle alla Casa dei Tre Oci

A Venezia nella Casa dei Tre Oci dal 12 aprile al 10 settembre 2017 c’è l’esposizione monografica di David LaChapelle uno dei più importanti fotografi contemporanei. Per la prima volta al mondo l’artista consente che venga esposta la serie New World che sono 18 opere sviluppate attorno alla figura umana mettendo in evidenza la tematica del paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura e dell’anima. L’esposizione è in contemporanea con la 47°Biennale d’arte. E’ realizzata dalla Fondazione Venezia e Civita Tre Venezie con la curatela di Reiner Opoku e Denis Curti.Catalogo Marsilio Editori.

David LaChapelle Aristocracy Two 2014 ©David LaChapelle

Una mostra di David LaChapelle è sempre un avvenimento e questa che conta più di 100 immagini, è quasi un’antologica che indica tutto il percorso della sua ricerca ed è la prima monografica a Venezia di quest’artista fotografo.  Bellissima quella tenutasi al Palaexpo di Roma nel 2006.
E’ certamente riduttivo chiamare fotografo LaChapelle poiché la sua opera mostra un artista completo che si esprime con il medium fotografico e le sue creazioni sono nei grandi musei di arte contemporanea mondiale.

 

 

David LaChapelle New of Joy 2017 ©David LaChapelle

A Venezia saranno presentate 18 opere in anteprima mondiale realizzate negli ultimi cinque anni e tutto il percorso che l’artista ha fatto negli ultimi 30 anni. Dopo un primo periodo Pop nel quale ha collaborato anche con Andy Wharol, è la riproducibilità dell’immagine che fa riflettere l’artista. David LaChapelle tra il 1995 e il 2005  si è dedicato alla fotografia di moda e del cinema, denunciando le manie contemporanee, il rapporto tra piacere e benessere, con colori forti e superfici lucide che mostrano personaggi celebri con immagini impiegate come merce seriale dove il sistema è fondato sull’icona.

 

David LaChapelle Lightness of Being 2017 ©David LaChapelle

Nel 2006 durante il viaggio a Roma folgorato dalle immagini di Michelangelo della Cappella Sistina che diedero il titolo dell’esposizione al Palaexpo, David LaChapelle ha portato una cesura nella sua opera dove il genere iniziava a non essergli più congeniale. In queste foto l’artista ha iniziato a interpretare la monumentalità del Rinascimento italiano dove sono uniti i marchi della società consumistica alla bellezza esibita dei corpi nudi. La concezione critica del mondo di David LaChapelle non è mai catastrofica, non proponendo immagini crudeli.

 

 

David LaChapelle Seismic Shift 2012 ©David LaChapelle

C’è poi la serie After the Deluge dove i simboli del mondo attuale vengono sommersi e Awakened che mostra le persone immerse nell’acqua in stato embrionale quasi una resurrezione dopo il diluvio. Dal 2006 l’artista ha iniziato a lavorare creando delle serie fotografiche che pur autonome, si uniscono tra loro. A queste appartengono quelle sul tema della Vanitas in Earth Laughs in Flowers che gioca sulla bellezza dei fiori appassiti e Still Life dove una serie di statue di cera che riproducono alcune stelle hollywoodiane sono distrutte da vandali.

 

David LaChapelle Land Scape: Kings Dominion 2013 ©David LaChapelle

La serie inedita New World inerisce di nuovo la figura umana. Questo progetto ha richiesto 4 anni di lavoro rifacendosi al paradiso e alle gioie della natura e dell’anima cercando di fotografarle in natura. Come fu per Le Deluge e l’ispirazione a Michelangelo, questa serie è stata ispirata dalla visita al Musée d’Orsay e alle opere di Odilon Redon, William Blake e ancora Michelangelo e Michael Jackson.  A queste non è estranea la musica di Pharell Williams e la canzone Happy. Queste foto fanno riflettere sulla questione metafisica del viaggio dell’anima dopo la morte, la gioia e le raffigurazioni del paradiso.
Una mostra di David LaChapelle è da non perdere.
Emilia Dodi

Emilia Dodi: