Klimt La secessione e l’Italia a Roma

0
Gustav Klimt La sposa_

Klimt La secessione e l’Italia a Roma. Al Museo di Palazzo Braschi a Roma è in corso con una grandissimo successo una mostra dedicata a Gustav Klimt e alla Secessione viennese e al suo soggiorno in Italia. E’ veramente un successo grandioso e val la pena di sottolinearlo. Resterà aperta fino al 27 marzo 2022

Gustav Klimt_Le Sorelle

 

Klimt La secessione e l’Italia a Roma. E’ una mostra che si potrebbe chiamare” Tutti pazzi per Klimt” per il numero dei biglietti venduti e per quello delle prenotazioni che sono arrivate. E’ promossa da Roma Capitale Sovrintendenza ai Beni Culturali, co-protetta da Arthemisia con l’organizzazione di Zetema progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum di Vienna la collaborazione della Klimt Foundation, a cura di Franz Smola curatore del Museo del Belvedere e Maria Vittoria Marini Clarelli Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter vice direttore della Klimt Foundation.

 

 

Gustav Klimt Ritratto di signora in bianco

 

Gustav Klimt il maggiore artista tra fine Ottocento e inizi Novecento, è celebrato a Roma con le opere che sono prestate dal Museo del Belvedere di Vienna e dalla Klimt Foundation. 

La mostra propone anche uno sguardo sulla sua permanenza in Italia in occasione della mostra alla Biennale di Venezia del 1910 e della Esposizione Internazionale d’ Arte del 1911. La mostra contiene tante novità, ma ha come ospite eccezionale la tela “Ritratto di Signora” della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza del 1917 recuperata nel 2019.

 

Gustav Ritratto di ragazza

 

E’ comprensiva dell’intera vita artistica di Klimt, ma indaga anche il suo rapporti con l’Italia. Con 200 opere che vengono presentati anche altri artisti della Secessione che provengono dal Museo del Belvedere e dalla Klimt Foundation e da gallerie private come la Neue Galerie Graz.

 

 

Gustav Klimt Giuditta I

 

Tra le opere iconiche di Klimt spicca la famosissima Giuditta I del 1901, La Signora in bianco” del 1917-18 che per la prima volta esce dalla Klimt Fondation e il Ritratto di Signora del 1917-187 della Galleria Ricci Oddi di Piacenza di pari data, recuperato nel 2019. Inoltre dipinti e sculture del Museo del Belvedere sempre della Secessione, di artisti come Josef Hoffmann, Koloman Moser, Carl Moll, John Victor Kramer, Josef Maria Auchentaller, Wilhelm List, Franz von Matsch e molti altri.

 

 

Cartolina di Gustav Klimt_Verona

Cartoline autografe documentano i viaggi di Klimt in Italia, a Venezia, Firenze, Pisa Ravenna dove scoprì i mosaici bizantini, Roma e il Lago di Garda dove dipinse alcuni paesaggi. Questi viaggi furono importanti per la sua ricerca artistica ed ebbero anche un grande influsso su alcuni artisti italiani, Per questo nel Museo di Roma sono presenti opere messe a confrontò con quelle di Klimt alcune come quelle di Galileo Chini, Giovanni Prini, Enrico Lione, Camillo Innocenti, Arturo Noci, Ercole Drei, Vittorio Zecchin, e Felice Casorati.

 

Gustav Klimt Amalie Zuckerkandl

 

Non solo, in collaborazione con Google Arts e Culture e Lab Team tornano in vita tre opere note come Quadri delle facoltà, La Medicina, La Giurisprudenza e Filosofia, realizzate da Klimt per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna che vennero rifiutate perché considerate scandalose. A seguito di un incendio furono distrutte, ne restarono solo foto alcune immagini in bianco e nero e pezzi di giornale.

 

 

Gustav Klimt Ragazza nel verde

 

Da questi sono derivati poi i colori che Klimt impiegava in quel periodo di opere ancora esistenti.  Da tutto questo processo Emil Wallner programmatore creativo di Google, ha programmato un algoritmo di Machine learning per ricavare un modello statistico di texsture, motivi e colori di ciò che rimaneva dei Quadri delle Facoltà. Poi Smola e Walnar hanno quindi preso i riferimenti cromatici e li hanno aggiunti con cura ai tre dipinti di Klimt.

 

 

Manifesto per la I Mostra della Secessione_dopo la censura

 

Mettendo insieme le testimonianze in bianco/ nero e i riferimenti cromatici, il modello statico è stato in grado collegare i motivi in scala di grigi con le colorazioni delle opere di Klimt ancora esistenti, dando ai quadri delle Facoltà i colori originali.

Una mostra veramente completa che fa conoscere in toto il grande artista austriaco.

Savina Fermi

 

Nessun commento