Alla Sala Umberto un commosso ricordo di Raffaella Carrà

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Alla Sala Umberto un commosso ricordo di Raffaella Carrà, con lo spettacolo Fiesta, in scena sino al 26 novembre. La pièce è interpretata da Fabio CaninoDiego Longobardi, Sandro Stefanini, Simone Veltroni ed Antonio Fiore nei panni di alcuni aficionados della Raffa nazionale.

Alla Sala Umberto un commosso ricordo di Raffaella Carrà, con lo spettacolo Fiesta, in scena sino al 26 novembre.

Il 18 giugno di ogni anno, un accanito sostenitore dei pregi della Carrà, Luca (Fabio Canino) organizza una festa per celebrare il compleanno della soubrette, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, radiofonica e autrice più amata dagli italiani e non solo. Alla festa sono invitati anche due tra i migliori amici di Luca, Renato (Diego Longobardi) ed Ivano ( Sandro Stefanini) che insieme tra loro hanno l’intenzione di trascorrere una “Gaya” serata, una “Fiesta” tra confessioni inerenti la loro intimità.

Un commosso ricordo della Carrà

Serata, dunque, all’insegna della Carrà, delle sue canzoni, nei ricordi che emergono dai tre amici caratterizzata da una statuina della soubrette che i tre si passano di mano ogni volta che è il momento di “ confessarsi”.

 

Una serata all’insegna della Raffa nazionale 

Nel corso della serata avvengono due fatti imprevisti. L’arrivo di un collega di Luca, Giuseppe (Simone Veltroni) dalle preferenze sessuali alquanto tentennanti e quello di Massimo (Antonio Fiore). Un macho, che con i suoi ragionamenti riesce a far tentennare, stigmatozzandole, le convinzioni sessuali degli altri partecipanti alla festa. Ma non solo: sorge il dubbio che anche le convinzioni machiste di Massimo, comincino a tentennare.

 

 

Uno spettacolo riveduto e corretto

Lo spettacolo non è di nuova concezione perché già venti anni orsono Canino, il giurato di “Ballando con le stelle, lo portò con successo in scena, con le coreografie nientemeno che di Gino Landi. Ora, trascorso un ventennio, lo stesso spettacolo, di eguale contenuto, appare più adeguato ai tempi nostri.

Belle le scenografie ed i costumi  scintillanti

Non vi è dubbio che questa rappresentazione, sia meritevole di approvazione, riguardo alle scenografie di Giacomo Celentano ed ai costumi scintillanti e sgargianti di Maria Sabato.

A nostro parere, le musiche e le canzoni della Carrà sarebbero dovute essere maggiormente qualificate per il titolo dello spettacolo. Fiesta, non a caso richiama un album discografico, tra i più noti di Raffaella, contenente una delle canzoni “simbolo” della soubrette.

Andrea Gentili

 

 

 

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