Ettore Spalletti. La retrospettiva alla GNAM

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Ettore Spalletti Senza titolo, 1974 Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea omaggia il grande Maestro Ettore Spalletti, con una speciale retrospettiva dal titolo “Il cielo in una stanza” nel Salone Centrale, dove è allestito un particolare gruppo di grandi opere del Maestro. La mostra è curata da Eric de Chassey.

Ettore Spalletti Senza titolo, 1974 Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Questa importante retrospettiva che celebra il grande artista Ettore Spalletti è allestita nel Salone Centrale della GNAM come omaggio a due anni dalla sua morte.

Si è aperta il 26 ottobre 2021 alla presenza di Eric de Chassey il curatore, importante critico ed ex direttore dell’Accademia di Francia a Roma Villa Medici, alla presenza di Cristiana Collu direttrice della Galleria stessa, con la collaborazione dello Studio Ettore Spalletti, alla presenza di Patrizia Leomelli Spalletti, di critici e colleghi importanti che hanno ricordato, la retrospettiva con opere sceltissime.

 

 

Ettore Spalletti Sfumato azzurro, 2016
Courtesy Studio Ettore Spalletti

Nel Salone Centrale, è mostrata la ricerca monocroma di un artista, che ha superato indenne tutto i vari “movimenti artistici” che si sono succeduti dalla sua prima apparizione negli anni ’70. Continuando a esprimersi nelle sue scelte rigorose di forme geometriche, con i colori scelti in pittura come l’azzurro in primis, il bianco, il grigio il rosa e il porpora, e in scultura con le colonne, le elissi, il bacile e l’anfora. Una ricerca continua la sua, che lo ha portato a divenire un Maestro del contemporaneo, senza cambiare una virgola del suo percorso creativo.

 

 

Ettore Spalletti Terra bianca, oro, 1997
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

 

Come scrive Eric de Chassey:“ La scelta precoce del monocromo da parte di Ettore Spalletti come mezzo privilegiato per creare quadri, sculture, e spazi si è rivelata nel corso dei decenni particolarmente felice. Invece di porre un limite, ha aperto possibilità impreviste di fare esperienza senza confini dell’infinito, attraverso una riflessione concreta su materialità specifiche”.

 

 

 

Ettore Spalletti Il cielo entra in me come se io fossi trasparente, 1997 Courtesy Studio Ettore Spalletti

 

Il colore azzurro che domina nella mostra, fa entrare in un paesaggio e prendere parte a una esperienza emozionale, cosa che può riuscire solo con un colore monocromo che domina la scena.

 

 

Ettore Spalletti Dentro l’acqua. Napoli, 2011
Courtesy Studio Ettore Spalletti

L’azzurro prediletto dal Maestro è un colore che ha il potere di creare con la luce variazioni e mutamenti, secondo le situazioni atmosferiche. Quindi anche il tempo di chi osserva, assume una funzione metafisica che ha caratterizzato la ricerca di Spalletti, a livello artistico e personale.

 

 

Ettore Spalletti Porpora, 2016 Courtesy Studio Ettore Spalletti

Gli interrogativi sulla dimensione incorporea che l’oggetto artistico possiede, sottendono un profondo coinvolgimento spirituale. Lo stesso che guida nell’intento di tradurre il soprannaturale in qualcosa di tangibile, di portare il cielo in un una stanza.

Eric de Chassey scrive:” Ho curato questa mostra con l’obbiettivo di permettere ai visitatori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, di sperimentare quella gioia profonda, quella esperienza improvvisa che ho provato visitando le mostre ideate da Ettore Spalletti quando era in vita, anche se so bene che si tratterà di una gioia diversa”.

 

Ettore Spalletti Ellisse, 2016 Courtesy Studio Ettore Spalletti

Nella mostra le opere provenienti dallo Studio Spalletti, si affiancano alle opere appartenetti alla collezione permanente della Galleria Nazionale, esposte come inserti in Time is out of Joint.

Savina Fermi

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