I grandi artisti del ‘700 in mostra a Carrara

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Giovanni Paolo Pannini (Piacenza, 1691–Roma, 1765), Salvataggio di un ragazzo in balia delle onde, olio su tela, cm 44x70,5, Collezione privata
Giovanni Paolo Pannini (Piacenza, 1691–Roma, 1765), Salvataggio di un ragazzo in balia delle onde, olio su tela, cm 44x70,5, Montecarlo di MonacoCollezione privata

Al Museo CARMI di Carrara dall’11 giugno al 10 ottobre 2021 c’è la grande mostra “Goya, Bouchet, Ricci, Batoni e altri nella città di Cybeicurata da a Marco Ciampolini. Catalogo Silvana Editoriale

Girolamo Pompeo, Batoni Sacrificio di Ifigenia, olio su tela, cm 43,3×57,5, Roma, Collezione privata
Girolamo Pompeo, Batoni Sacrificio di Ifigenia, olio su tela, cm 43,3×57,5, Roma, Collezione privata

Una mostra veramente importante perché presenta opere poco note o addirittura sconosciute di grandi artisti del ‘700, che hanno frequentato Giovanni Antonio Cybei scultore, abate, praticante la pittura e primo direttore dell’Accademia di Carrara che celebra i 250 dalla fondazione con una mostra di scultura di Cybei, che lavora nel clima artistico di quando i grandi pittori si movevano tra il Ducato di Mantova e il Principio di Carrara.

 

 François Boucher (Parigi, 1703–1770), Paesaggio arcadico, olio su tela, Siena, Museo Civico
François Boucher (Parigi, 1703–1770), Paesaggio arcadico, olio su tela, Siena, Museo Civico

Sono 150 opere che danno l’idea di tutti i teneri artistici praticati nel Settecento, dagli episodi storici o religiosi, alla mitologia, alle scene di genere, ai ritratti, fino ai capricci. Queste opere ignote al grande pubblico, spesso non visibili tra le quali: 16 inedite, 7 mai studiate in sede scientifica, 10 esposte per la prima volta e 4 provenienti da enti pubblici o istituzioni museali poco note, hanno la possibilità di essere ammirate al Museo Carmi di Villa Fabbricati a Carrara.

José de Goya y Lucientes (_) (Fuendetodos, 1746–Bordeaux, 1828), Autoritratto a 25 anni
José de Goya y Lucientes ( Fuendetodos, 1746–Bordeaux, 1828), Autoritratto a 25 anni, olio su tela, cm 62×42.Collezione privata

Così in mostra c’è una Sacra Famiglia di Pompeo Batoni tra i più importanti artisti del suo periodo, due dipinti di Giovan Battista Tempesti, Lot e le sue figlie e San Ranieri in preghiera di Sebastiano Ricci un soggetto allegorico, di Giovan Paolo Panini, artista noto proprio per le sue opere raffiguranti le rovine, che però ha anche una tela del tutto differente Il Salvataggio di un ragazzo in balia delle onde, che è un pezzo unico nel suo percorso artistico e perciò molto interessante e per nulla noto. E poi il ciclo delle quattro stagioni di Francesco Cornegliano e poi ancora molti artisti non noti al pubblico, ma validi come Giuseppe  Cades che ha in mostra una La Conversione di sant’Ignazio, modellino per una dimenticata pala siciliana, e il bolognese Gaetano Gandolfi che ha in esposizione un San Francesco, e si potrebbe ancora continuare.

 

Sebastiano Ricci Impresa di Alessandro Farnese olio su tela Pienza
Sebastiano Ricci Impresa di Alessandro Farnese olio su tela cm 47,5×63,5 Pienza, Collezione privata

Oltre agli artisti italiani, ci sono anche artisti internazionali come il francese François Boucher pittore di corte di Luigi XIV, che dimostrano l’ambiente artistico frequentato nell’epoca, e due autoritratti dello spagnolo Francisco Goya che dimostrano l’evolversi nel tempo dello stesso soggetto, e non solo, ma due stupendi dipinti mitologici di Pietro Pedroni anticipatore del neoclassicismo. Tutte opere che dimostrano il clima culturale nel quale si muoveva il Cybei.

 

E’ stato in questo clima che Cybei ha creato le sue sculture con la leggerezza nei gruppi, la trasparenza nelle epidermidi e il trattamento delle superfici. Come la mostra racconta, Carrara non si evolse per le committenze ricevute, ma per lo sviluppo artistico e passò da luogo frequentato per le sue cave di marmo, ii luogo di formazione per gli artisti. Infatti è proprio in questo periodo che nasce l’Accademia di Belle Arti, nella primavera del Settecento, che è la migliore scuola per l’apprendimento della scultura.

Savina Fermi

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