Nero a metà seconda serie con Claudio Amendola

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Claudio Amendola torna a vestire i panni dell’ispettore Carlo Guerrieri nella seconda stagione della fortunata serie Nero a Metà, di Marco Pontecorvo, che apre la stagione delle fiction Rai, in onda sull’ammiraglia del servizio pubblico dal 10 settembre in prima serata.

In questa serie si mescola azione e vita privata, le storie si ispirano alla realtà. Di questo ispettore amo la fallibilità, che fa parte dell’umanità ma riesce a capire il mondo che lo circonda e a risolvere i casi. Mi piace come si rapporta con le persone e il fatto che sia un uomo che sbaglia. La sua difficoltà nell’ammettere gli errori e le bugie che ha detto nella vita, perché ci somiglia. È un po’ come siamo tutti noi e poi è fumantino ma ironico“.

Così Claudio Amendola descrive in poche parole le nuove dinamiche del suo personaggio nella nella seconda stagione della fortunata serie Nero a Metà, di Marco Pontecorvo, che apre la stagione delle fiction Rai, in onda su Rai1 dal 10 settembre in prima serata.

 

Al suo fianco ritroviamo Malik Soprani (Miguel Gobbo Diaz), l’ambizioso poliziotto nero fresco di promozione “Questa sua precisione e il suo modus operandi mi fanno ogni tanto girare le scatole, non il fatto che sia nero“, precisa Amendola).

 

 

Una coppia formidabile nelle indagini, affiatata e vincente anche se in perenne attrito. La nuova stagione si apre con un caso complesso: viene rubato un cuore per un trapianto ma la storia s’intreccia con le indagini su un giovane poliziotto che viene investito durante la fuga dei banditi.

La madre Nicole Grimaudo, anche lei poliziotta, chiede giustizia: il caso viene sviluppato in tutti gli episodi, con inevitabili colpi di scena. Nel cast, tra gli altri, Antonia Liskova, Fortunato Cerlino, Caterina Shula, Alessandro Sperduti, Margherita Vicario, Alessia Barela, Rosa Diletta Rossi e Angela Finocchiaro. New entry Claudia Vismara ed Eugenio Franceschini.

Radicata nell’orizzonte multiforme della Roma di oggi, la seconda stagione di Nero a metà esplora il tema della diversità. Puntata dopo puntata, caso dopo caso, ne mette in scena i punti di vista contrapposti, attraversa gli ambienti multietnici più depressi dove la convivenza è difficile e le tensioni identitarie risultano spesso esplosive. “Trattiamo in ogni caso di puntata tanti temi dall’intolleranza al bullismo, alla violenza domestica”. Come sempre al centro del racconto c’è il rapporto di amore-insofferenza con Malik ma fa parte del gioco è una dinamica che funziona“.

Una coproduzione Rai Fiction Cattleya con la collaborazione di Netflix. La serie, conferma Pontecorvo, avrà una terza stagione.

Carlo Salvatore

 

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