RAFFAELLO una mostra impossibile

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A Urbino nel Collegio Raffaello c’è questa mostra che comporta la riunione di 45 opere di Raffaello in grandezza 1:1 riprodotte fedelmente su tela e retroilluminate che si trovano in 17 Paesi del mondo. E’ curata da Renato Parancandolo con la consulenza scientifica del Prof: Ferdinando Bologna.

Quest’esposizione nel Palazzo del Collegio Raffaello di Urbino è un omaggio che la città fa ad uno dei suoi figli più celeri Raffaello Sanzio promossa dalla Regione Marche in collaborazione con il Comune di Urbino e ENIT Agenzia Nazionale per il Turismo. E’ un onore che Urbino vuol fare a Raffaello, portando a conoscenza del pubblico  meno edotto quanto in soli 37 anni d vita l’artista ha creato e che sono di proprietà di ben 17 Paesi sparsi nel mondo che non tutti possono aver visto.

 

Si tratta di 45 dipinti di Raffaello riportati su tela in scala 1:1 retroilluminati per renderli visibili al meglio, che contemplano tra gli altri la famosa Scuola di Atene. Fanno parte dei più importanti musei del mondo come la Galleria Borghese di Roma, la Pinacoteca di Brera di Milano, i Musei Vaticani, il Louvre, di Parigi, il Prado di Madrid, L’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Washington e quella di Londra per citarne solo alcuni.  Così sarà possibile vedere la Madonna del Cardellino, la Madonna Connestabile, la Madonna di Terranova, lo Sposalizio della Vergine, la famosissima Deposizione, e quant’altro, in ogni suo piccolo dettaglio.

Tutto questo senza voler mancare di rispetto alle opere originali anzi celebrandole, perché come scritto dal Prof. Ferdinando Bologna, prima della sua recete scomparsa, che ha curato la selezione e il catalogo delle opere di Raffaello in mostra “Le mostre impossibili consentono una più approfondita conoscenza delle opere e un accostamento, per contro, di opere che sono normalmente lontanissime fra loro. Soprattutto questa nuova generazione di riproduzioni d’arte, ad altissima definizione e a grandezza naturale, consente un approccio agli originali, che gli originali stessi, nelle condizioni in cui normalmente si trovano, sia nei musei sia nelle sedi proprie non consentono”. 

Questa mostra impossibile fa parte di quel gruppo di esposizioni, convegni, gruppi di studio che la Regione Marche ha messo in atto per celebrare il suo figlio più noto al mondo, il Divin pittore che ha portato a una modernizzazione nell’arte e fa compagnia alle mostre su Baldassarre Castiglione e Raffaello e La vita della Corte rinascimentale, curate entrambi di Vittorio Sgarbi e Elisabetta Soletti che danno l’idea dell’importanza che le Marche dedicano a Raffaello.

Savina Fermi

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