Van Gogh in mostra a Padova

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Vincent van Gogh: Autoritratto con cappello di feltro grigio, 1887, olio su tela, cm 44,5 x 37,2. Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation), Amsterdam

Tornano le grandi e frequentatissime mostre di Linea D’Ombra. Questa volta tocca a Van Gogh a Padova nel Centro San Gaetano con prestiti eccezionali di grandi musei olandesi e non solo, dal 10 ottobre 2020 all’11 aprile 2021.

Vincent van Gogh: Autoritratto con cappello di feltro grigio, 1887, olio su tela, cm 44,5 x 37,2. Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation), Amsterdam

Il logo della mostra l’Autoritratto con il cappello di feltro dipinto a Parigi prima di patire per la Provenza, è certamente un grosso colpo perché il Museo Van Gogh di Amsterdam è solitamente poco propenso a prestiti di questo genere soprattutto per cinque mesi, ma Marco Goldin riesce sempre a stupire. Oltre a tutto quanto messo in opera per quest’esposizione: libri, filmati ecc. c’è stata la grande idea di vendere alcuni biglietti a gruppi di venti persone che avranno il privilegio di visitare la mostra accompagnati proprio dal curatore. Naturalmente sono andati a ruba tanto da costringere Linea D’Ombra a metterne in vendita altri. Certo una visita di un gruppo ridotto con il curatore che parla delle opere è un regalo non da poco, e questo nonostante le misure per il Covid-19.

Vincent van Gogh: Il seminatore, 1888, olio su tela, cm 64,2 x 80,3. Collection Kröller-Müller Museum Otterlo, the Netherlands © 2019 Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the Netherlands; Photography Rik Klein Gotink, Harderwijk

 

Inoltre è la mostra che celebra il venticinquennale della nascita di Linea d’Ombra e bisogna dire che non sono molte le società che hanno resistito tanto soprattutto in periodi duri come questo del Covid-19, ma la forza di Marco Goldin è stata quella di inventarsi per ogni mostra qualcosa di diverso dalle altre che hanno sempre attirato il pubblico, fin da quando lo si accusava di creare mostre spettacolo e poi tutti hanno finito per fare lo stesso.

 

Vincent van Gogh:L’arlesiana (Ritratto di Madame Ginoux), 1890, olio su tela, cm 61 x 50.Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma. © Roma, Galleria Nazionale d’Arte
Moderna e Contempo- ranea. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo
3-1 Vincent van Gogh:

Ritornando al logo della mostra l’Autoritratto con il cappello di feltro grigio dimostra quanto Van Gogh abbia appreso nei due anni circa passati a Parigi presso il fratello Teo. Non conoscendo affatto gli Impressionisti pur ammirandoli, si rese conto che non erano nelle “sue corde”, meglio valeva l’insegnamento di George Seurat l’inventore del “puntinismo” con la sua scomposizione del colore, e questa tela dimostra quanto questo sia stato in un certo qual senso recepito, benchè l’opera di Van Gogh risulti molto più materica come del resto tutte le tele del grande pittore.

 

Francis Bacon: Studio per un ritratto di Van Gogh IV, 1957, olio su tela, cm 152,4 x 116,8. Tate, Londra, dono della Contemporary Art Society 1958. © The Estate of Francis Bacon. All rights reserved by SIAE 2019 © Tate

 

 

 

La mostra risulterà grandiosa perché comprende anche le opere di riferimento di altri artisti come Seurat e Signac che l’artista aveva ammirato nelle mostre del 1886-1887, fino ad arrivare a quanto Van Gogh sia stato ammirato anche nel ‘900. Per questo basterà la tela omaggio di Francis Bacon.

E’ una mostra che crea molte aspettative e che sarà certamente molto ammirata.

Emilia Dodi

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