Tornare di Cristina Comencini on demand

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“Non sappiamo quando riapriranno le sale cinematografiche, speriamo prima possibile, ma sono felice di fare vedere questo mio ultimo film alle persone che sono a casa e a cui il cinema manca. A me manca moltissimo.” 

Con l’augurio di rivedere presto accesi gli schermi dei cinema di tutta Italia la regista Cristina Comencini presenta il suo nuovo film Tornare. Evento di chiusura dell’edizione 2019 alla Festa di Roma il film (uscita in sala prevista per il 12 marzo) è dal 4 maggio, direttamente on demand, su Sky Primafila Premiere, Timvision, Chili, Google Play, Infinity, CG Digital, Rakuten TV.

La morte del padre riporta Alice (Giovanna Mezzogiorno) a Napoli. Dopo anni di assenza e la vita e una carriera costruite in America, la donna ritrova la sorella (Barbara Ronchi) e ritorna nella casa di famiglia abbandonata da tempo ma piena di oggetti, ricordi delle tante vite che quelle stanze l’hanno abitate. Improvvisamente la villa sembra tornare a vivere e Alice si trova a condividere gli enormi spazi della casa della sua infanzia con una ragazza bella e misteriosa (Beatrice Grannò) che la prende per mano trasportandola in un passato che la donna aveva sepolto. Come in un thriller psicologico le grandi stanze vuote si popolano di personaggi, fantasmi del presente che s’intreccia con i ricordi, realtà con la fantasia.

Dice la regista Cristina Comencini: “Tornare è l’indagine di una donna, Alice, su quello che è accaduto prima della fuga dalla sua città, Napoli. E’ anche un thriller dell’inconscio e un film sul tempo, che non esiste come siamo abituati a pensarlo: basta uno spazio straordinario, una casa sugli scogli, un luogo fermo e sempre in movimento come il mare che la scuote, e gli eventi passati sembrano di nuovo tutti lì presenti. Tornare è forse il film più libero che ho fatto ed è stata una bellissima esperienza di lavoro in comune con i produttori, le scrittrici, i collaboratori artistici.”.

Ogni porta che si apre ogni cancello che si schiude sul buio o su un magnifico paesaggio sono passi di consapevolezza per Alice che nel suo percorso (mentale ma anche straordinariamente fisico) è accompagnata anche da una bambina (Clelia Rossi Marcelli), e da Marc (Vincenzo Amato) uomo gentile e affascinante, incontrato al funerale del padre di cui è stato amico e assistente negli ultimi mesi della malattia.

Il percorso a ritroso di Alice la porta agli anni 60 quando lei, bambina viveva felice nella casa paterna. Perché improvvisamente i suoi genitori l’hanno mandata negli Stati Uniti? Il traumatico passato della donna riemerge via via che il film e la protagonista scavano negli abissi dell’inconscio svelando un passato di abusi e violenze maturato in un ambiente maschilista dove la femminilità è da reprimere e il sesso, una colpa.

Il soggetto e la sceneggiatura di Tornare sono di Giulia Calenda, Ilaria Macchia e Cristina Comencini. Il film è ambientato in una Napoli bellissima deformata e interpretata dai ricordi della stessa Comencini che ne fa un non luogo o un luogo della memoria, senza tempo o meglio, in cui il tempo non è lineare. E come la villa, bellissima e fatiscente si affaccia su un panorama mozzafiato che rimanda, però a qualcosa di angosciante così la vita apparentemente realizzata della 40enne Alice è piena di orribili verità da troppo tempo rimosse e di profonde ferite mai veramente sanate.

Film di quel cinema italiano che è sempre giusto sostenere, soprattutto in questo momento, piacerà particolarmente a chi ha amato La Bestia nel Cuore un precedente lavoro della Comencini che torna a dirigere la stessa protagonista Giovanna Mezzogiorno e ad affrontare con molte analogie dei temi evidentemente cari alla regista, come infanzia e adolescenza e la ricerca e lo svelamento di una verità rimossa per costruire la propria matura identità.

Ludovica Mariani

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