Il ritorno a Roma di Aggiungi un posto a tavola

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Sino al 6 gennaio al Teatro Brancaccio, c’è il musical Aggiungi un posto a tavola, presente in questo teatro per il terzo anno consecutivo. La commedia musicale, liberamente ispirata a After me the deluge di David Forrest, con Gianluca Guidi, la Compagnia rende onore alla commedia musicale scritta nel 1974 da Pietro Garinei e Sandro Giovannini, con Jaja Fiastri, protagonisti insuperati di un’epoca leggendaria per il teatro italiano. Le coreografie di Gino Landi, le scene di Giulio Coltellacci e le musiche composte da Armando Trovajoli hanno incantato intere generazioni. 

Un semplice parroco di periferia viene incaricato di salvare il futuro della Terra. A chiedergli aiuto è Dio in persona (ad interpretare “La voce di Lassù” un magistrale Enzo Garinei che a 93 anni ha ancora tutta la vitalità, la grinta e la voce di un uomo di mezz’età), che lo informa dei suoi piani: ci sarà un secondo diluvio universale e il suo paese sarà l’unico a essere salvato. Don Silvestro (Gianluca Guidi) dovrà, infatti, costruire un’arca che permetterà ai paesani di salvarsi. Saranno loro, poi, a ripopolare la Terra.

Per il parroco sarà difficile guadagnarsi la credibilità di tutto il paese, fronteggiare l’ostilità del sindaco Crispino (un simpatico Marco Simeoli che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi, nel ruolo di Toto) e soprattutto scampare al corteggiamento della giovane Clementina (una bravissima Camilla Nigro).

Ad animare ancor di più la già intricata situazione c’è l’arrivo di una prostituta (Consolazione, interpretata da Lorenza Mario, che ha sostituito Emy Bergamo), capace di far battere il cuore di tutti gli uomini e in particolar modo quello dell’ingenuo Toto (Piero Di Blasio). Nel cast anche Francesca Nunzi, nel ruolo della moglie del sindaco, Ortensia, e madre di Clementina.

Gianluca Guidi ha l’onore e l’onere di raccogliere l’eredità del padre Johnny Dorelli come protagonista di Aggiungi un posto a tavola.

E’ lui a vestire i panni di Don Silvestro, compito che porta avanti da anni dignitosamente senza sfigurare di fronte alla figura paterna.

La padronanza del palco si vede: tra l’attore e il personaggio c’è un legame ormai profondo. Il ruolo di Clementina è interpretato da una giovane attrice talentuosa, strepitosa e frizzante, già presente nella precedente edizione, Camilla Nigro. Il suo entusiasmo si accompagna ad una voce pastosa, melodiosa, capace di conquistare subito il favore del pubblico. Divertentissimi i siparietti tra Lorenza Mario, Consolazione, e Toto, Piero Di Blasio.

Difficile dire altre cose su un classico come Aggiungi un posto a tavola, senza ripetere qualcosa di già detto e ridetto. Ciò che c’è da dire è che chi è amante del musical, trascorrerà una serata all’insegna del divertimento. La resa scenica, con ben 24 artisti fra attori, cantanti, ballerini, è quella delle grandi occasioni.

 

L’orchestra dal vivo, diretta dal Maestro Maurizio Abeni, e qualche piccolo effetto grafico completano l’opera. Il tutto non potrà non essere apprezzato: con canzoni che chiunque avrà sentito almeno una volta nella vita e la leggerezza di quella che è una pura storia d’amore nel senso più largo del termine, questa perfetta commedia musicale regala spettacolo puro per quasi tre ore.

 

Aggiungi un posto a tavola è una bellissima storia d’amore: c’è l’amore semplice e impossibile tra Silvestro e Clementina, ma anche quello passionale e divertente tra Toto e Consolazione. Ma c’è anche un altro tipo d’amore: quello che salva, proprio come il sentimento provato da Silvestro per la sua gente.

C’è una bella alchimia tra musical e pubblico: se lo spettacolo va avanti dal lontano dicembre 1974, quando debutto al Teatro Sistina di Roma, con un cast eccezionale (Johnny Dorelli, Bice Valori, Paolo Panelli, Daniela Goggi) e ogni anno chiama sempre migliaia di spettatori, un motivo dovrà pur esserci. Anzi i motivi sono davvero tanti.

Giancarlo Leone

 

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