Un Don Chisciotte molto social

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Al Teatro Golden di Roma, fino al 15 dicembre, lo spettacolo Donchisci@tte, che vede protagonisti Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi per la regia di Davide Iodice.

Al Teatro Golden di Roma, fino al 15 dicembre, lo spettacolo Donchisci@tte, che vede protagonisti Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi. Gli spettatori, entrando in teatro, si accorgono subito che in questo spettacolo il sipario è aperto, tutto è subito visibile. Siamo, almeno è quello che sembra, in un garage con delle luci al neon ad intermittenza. Dopo le prime battute dei due attori, ci si rende subito conto che non siamo di fronte all’opera del Don Chisciotte che conosciamo, ne tantomeno è una semplice trasposizione in chiave moderna, bensì una riscrittura dell’opera di Cervantes.

La scena è molto scarna: una sacca da box, un compressore, una brandina, una bicicletta, elementi che si possono trovare, per l’appunto, in un garage. Ma c’è qualcosa di strano: due armature da samurai attaccate alle pareti. Alessandro Benvenuti incarna Don Chisciotte, un esaltato che vede complotti in ogni angolo del mondo, agguati all’intera umanità. Lui non esce mai da quello spazio-garage, ma si tiene in contatto con il mondo esterno con un canale Youtube, aiutato da Stefano Fresi, che rappresenterà un parente molto vicino a Benvenuti.

I due personaggi esaminano che fine farà il globo terrestre così inquinato, cercano spiegazioni sui social che non trasmettono emozioni, sulle teorie quantistiche, sui mediocri governi composti da persone in perenne disaccordo.

 

 

Tra dialoghi surreali, litigate, rappacificazioni, la pièce trasmette cultura e una storia di profondità del tutto particolare dalle svariate chiavi di lettura, che sicuramente ha disorientato chi si aspettava dai due attori di altissimo livello, due mostri sacri del Teatro, quello con la T maiuscola, uno spettacolo comico. Infatti Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi sono bravissimi, mettendo in scena uno spettacolo destinato ad un pubblico forse più intellettuale, non comprensibile da tutti; un genere differente da quello che di solito propone il Golden.

 

 

Alessandro Benvenuti interpreta un personaggio pieno di manie, fobie, costruendo dialoghi tra il geniale e il delirante, in una recitazione che però mai scade nel macchiettistico.

 

Stefano Fresi, al contrario, si compenetra nel personaggio complesso dello scudiero amico, dall’animo artistico-professionale, sognatore, quello che cerca sempre di stare vicino al proprio Cavaliere, alternando la sudditanza alla ribellione, ma subendo anche l’influenza di Don Chisciotte. Ambedue ben si sposano nelle loro parti, sono pari nella recitazione, l’uno non sopraffà l’altro, creando una sinergia perfetta. Spettacolo da vedere.

Giancarlo Leone

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