Rocco Schiavone: la terza serie con Marco Giallini

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Si è svolta la conferenza stampa di presentazione in Rai www.rai.it a Viale Mazzini per la III serie di Rocco Schiavone, nuovi episodi di questa fortunata serie tratta dai romanzi e racconti di Antonio Manzini, editi in Italia da Sellerio, che andrà in onda per 4 settimane su Raidue www.raidue.rai.it a partire da mercoledì 2 ottobre alle ore 21.20. Una produzione Cross Productions – Beta Film

E’ stata presentata in Rai la 3° serie di Rocco Schiavone, con nuovi episodi diretti da un nuovo regista, Simone Spada, anche se il personaggio rimane coerente con le prime due stagioni, perché il regista restituisce la lancinante umanità dei personaggi. Spada ha dichiarato: “In Giallini ho trovato un alleato”. La serie è tratta dai romanzi e racconti di Antonio Manzini, editi in Italia da Sellerio, che andrà in onda per 4 settimane su Raidue a partire da mercoledì 2 ottobre alle ore 21.20. Una produzione Cross Productions – Beta Film.

A prendere la parola in apertura di conferenza è stata Tinni Andreatta, direttrice di Rai Fiction che ha dichiarato: “Si apre con Rocco Schiavone la stagione autunnale della fiction di Raidue; Schiavone è l’emblema di una linea editoriale della fiction Rai, quella della rottura degli schemi e dell’innovazione. Così recuperiamo un pubblico – spiega la direttrice – che è più abituato alla serialità internazionale. Schiavone ha un senso della giustizia e dell’etica tutto suo, personale non sempre coincidente con la legge. Il suo personaggio ci permette di riflettere su temi importanti, per esempio ludopatia e povertà; il personaggio è attraversato dal lutto”.

A dire la sua anche il produttore Rosario Rinaldo: “La sfida internazionale per le serie è sulla qualità e sulla complessità del racconto; è inevitabile condividere ormai una platea internazionale; Schiavone è un made in Italy che si sta affermando in tutto il mondo”.

 

Lo scrittore Antonio Manzini, che ha firmato la sceneggiatura con Maurizio Careddu, ha dichiarato: “Rocco Schiavone è un uomo depresso che cerca la morte, ma in realtà ha una involuzione; è solo, senza speranze, ma il suo cuore pulsa ancora. La solitudine è un leitmotiv di Schiavone, ma anche dell’uomo moderno del 2000”.

Ma sentiamo cosa ha dichiarato il protagonista di questa fiction, Rocco Schiavone, ossia Marco Giallini: “Schiavone un depresso? No, è abbandonato, è malinconico. Non è un allegrone, ma piace proprio per questo. Perché fuma così tanto? Ma che volete?!! Schiavone è anche un po’ innamorato, ma non si avverte. E’ un bel personaggio, ma non sentito un grande cambiamento in questa terza stagione”.

Non poteva non parlare nella conferenza stampa il direttore di Raidue, Carlo Freccero: “Ho visto tutti e 4 gli episodi; è un gioiello importante per la Rai. Il personaggio è un pò accentuato e nell’ultimo episodio – commenta – è accusato dai suoi amici di aver fatto una porcata. Giallini quando recita le commedie romane è un po’ come Totti, il numero 1; l’astuzia è stata di averlo messo in un luogo diverso, dandogli un carattere inedito. Schiavone è ad Aosta, l’opposto di Roma”.

“Schiavone è un noir che mi ha sempre affascinato perché i cadaveri sono anziani; non notare questa cosa è drammatica; sono anziani perché sono grovigli di vita, che Rocco sa decifrare Schiavone ha un personaggio esistenziale. E’ scorretto? Non c’entra nulla la scorrettezza. Questo è un telefilm molto complesso, si presta anche a quattro letture, è pieno di annotazioni letterarie tradotte in cinema. Schiavone descrive molto bene – sottolinea – il mondo di oggi, senza ideologie. Le cose belle in televisioni sono rare, non si possono fare sempre cose belle, è una legge fisica. Rocco Schiavone è notevole, Rai Fiction è una delle strutture più efficienti della Rai”.

Ma a riprendere la parola è Marco Giallini: “Perché tante sigarette? Io fumo. Se fumassi di meno, camperei di più. Io fumo per fumà, come diceva mio padre. Come vivo il ricordare il lutto di mia moglie anche nel personaggio di Schiavone? Non lo so, non so cosa dire. Come persona stai male, come devi stare? Ho perso mia moglie guardandola, come Schiavone e quando lo fai mi rodo un po’. Schiavone non ha figli, io li ho, forse soffre di più, forse soffre di meno”.

In conferenza stampa è venuta fuori la problematica che forse la fiction Rocco Schiavone poteva essere più adatta per Raiuno che per Raidue.

A rispondere sono prima l’Andreatta che ha ammesso: “Rocco Schiavone ha una tessitura narrativa estremamente legata tra seconda e terza serie, il racconto della terza inizia con un legame rispetto a quanto accaduto riguardo gli amici di Roma e al pregresso. Le repliche sistematiche programmate su Raidue rendono la fruizione più congrua su Raidue”.

E poi Freccero: “Per Raiuno sarebbe stata una scelta un po’ difficile. Raiuno ha una filosofia editoriale diversa da Raidue, che è sempre stata storicamente più birichina rispetto a Raiuno; il tessuto narrativo della serie la sposta proprio su Raidue. Io personalmente non ho mai pensato che potesse andare su Raiuno, ne sono sicuro, per questo ho messo le repliche. Raiuno è più inclusivo, Schiavone impone una scelta, è fatto appositamente per Raidue, così come Volevo fare la rockstar”.

Giova ricordare come l’intero cast della fiction sia rimasto invariato (Isabella Ragonese, Ernesto d’Argenio, Claudia Vismara, Christian Ginepro, Lorenza Indovina, Massimo Reale, Massimiliano Caprara, Anna Bellato e Francesco Aquaroli), con Valeria Solarino, che è la new entry .

Sono felice di far parte di questo gruppo, sono fan di Rocco Schiavone, l’ho sempre seguito – ha detto l’attrice – e quando mi è stato offerto il ruolo l’ho accolto con grande entusiasmo: è una delle cose più belle che c’è in televisione. Mi ha colpito la qualità della scrittura, del racconto, del livello attoriale”.

Giancarlo Leone

 

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