L’Ultima Dogaressa Peggy Guggeheim

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Peggy Guggeheim seduta sul trono nei giardini di Palazzo Venier 1960

A Palazzo Venier dei Leoni di Venezia sede della Peggy Guggeheim Collection dal 21 settembre 2019 al 27 gennaio 2020 c’è la mostra dal titolo “Peggy Guggeheim l’ultima dogaressa”. E’ curata da Carol P.B.Val con Gražina Suberlytė.

René Magritte
L’Impero della luce 1954-55 olio su tela cm.195×131,2 Collezione Peggy Guggenheim Venezia
© René Magritte by SIAE 2019

 

E’ certamente noto a tutti che se si vuole avere la visione di un fondamento dell’arte contemporanea dalla fine anni ’40 del Novecento ad oggi, è necessaria una visita al Museo Guggeheim di Palazzo Venier dei Leoni a Venezia. La mostra che celebra la vita della sua fondatrice, mecenate e collezionista nella città lagunare, mette in esposizione opere che non si vedono solitamente, con un percorso che parte dalla chiusura della sua galleria newyorchese al suo trasferimento in Italia con la mostra realizzata alla Biennale veneziana nel padiglione della Grecia nel 1948, arrivando a far conoscere il suo formidabile intuito per il contemporaneo fino alla morte avvenuta nel 1979.

 

Jackson Pollock
Alchimia 1947 Olio, pittura d’alluminio, smalto acrilico con sabbia e sassolini, filati e bastoni
di legno spezzati su tela, cm. 114,6×221,3 Collezione Peggy Guggeheim Venezia ©Jackson
Pollock by SIAE 2019

Ci sono in esposizione alcuni pezzi raramente esposti di artisti noti o meno, iniziando con l’Impero della luce di René Magritte o Studio per un scimpanzé di Francis Bacon, Autunno a Cogeron di René Brõ e altre opere fino ad arrivare a quelle al di fuori dell’Europa di Kenzo Osaka e Tomonon Koyokufu. Non bisogna dimenticare poi che la Guggeheim presentò per prima in Europa le bellissime e allora poco note opere di artisti americani, tra cui quelle di Pollock, Gorky, Motherwell, Rothko e altri. Il percorso procede mostrando le sculture che Peggy Guggeheim presentò settanta anni or sono in un celebre mostra di opere di Giacometti, Arp e poi di italiani come Bacci, Piero Dorazio, Tancredi Parmeggiani e Emilio Vedova.

Francis Bacon
Studio per uno scimpanzé marzo 1957 olio e pastello su tela cm. 152,4×117 cm. Collezione
Peggy Guggeheim Venezia ©Estate of Francis Bacon by SIAE 2019

E poi gli artisti del gruppo CoBrA. Ha rappresentare questo periodo saranno presenti in mostra le opere di Karel Appel, Asger Jorn e degli inglesi Francis Bacon, Alan Davie, Henry Moore e altri. Questi artisti furono notati dalla collezionista e mecenate nel dicembre 1948 in una piccola galleria veneziana. La Collezione inoltre prevede opere dell’Arte cinetica e della Op Art, genere che fu amato dalla Guggenheim fin dagli anni ’60.  La grande esposizione prevede non un catalogo, ma un vero e proprio libro che tratterà della collezionista, gallerista e donna di grande intuito, da Londra con la Peggy Guggeheim Jeune, a Art of the Century di New York, dall’incontro con Jackson Pollock alla Biennale veneziana del 1948, al suo innamoramento totale per Venezia e lo stabilirsi colà.

 

Peggy Guggeheim a Palazzo Venier dei Leoni Venezia primi anni ’60 . Alle sue spalle
Fernand Léger Uomini in città 1919 Fondazione Solomon R. Guggeheim Foto Archivio
Camerafono Donazione Cassa di Risparmio di Venezia 2005

 

In mostra ci saranno anche album con articoli di giornali, foto personali, e quaderni di appunti e sarà soprattutto l’occasione per vedere la sua intera collezione dal 1938 al 1947 tra cui si potrà ammirare la bella Scatola in una valigia realizzata da Marcel Duchamp nel 1941 che non è quasi mai visibile per la sua delicatezza.

Una mostra da non mancare.

Emilia Dodi

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