Sublime al LAC di Lugano

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Giovanni Segantini© Trittico della natura 1895-1896-1897 allestimento mostra LAC Lugano

Dal 25 agosto al 10 novembre 2019 al LAC Museo d’Arte della Svizzera Italiana a Lugano è in corso la mostra “Sublime Luce e Paesaggio intorno a Giovanni Segantini”, un nuovo allestimento che gira attorno al famoso trittico di Giovanni Segantini. E’ curata da Cristina Sonderegger e Francesca Benini.

Joseph Mallord William Turner
Veduta della gola del Faido 1842 ca: Penna e acquarello su carta 233×294 MASI Collezione
cantone Ticino

 

Al centro della mostra è il mondo alpino interpretato dalla fine Ottocento da William Turner fino al contemporaneo dell’installazione di This Brunner, per vent’anni curatore della sezione Film Tribune di Arte Basel, il tutto vede come punto focale il famosissimo trittico di Giovanni Segantini La Natura, la Vita, la Morte” capolavoro che da oltre vent’anni non era stato esposto al Sud delle Alpi.

 

Umberto Boccioni
Paesaggio lombardo 1908 olio su tela 36×66 cm. Masi Lugano Colezione
città di Lugano Donazione Chiattone

Tutto il percorso è creato attorno all’imponente trittico del grande maestro italiano trasferitosi in Svizzera dopo essere nato a Arco di Trento e aver avuto un’esistenza molto tormentata. Ha studiato pittura a Brera. Nel periodo milanese si espresse con il naturalismo italiano. La svolta verso il simbolismo internazionale lo portò a trasferirsi in Engadina, luogo che gli permise di vivere nella pittura una solitaria esperienza di vita. Sono di questo periodo le sue opere più significative dove al divisionismo impiegato solamente in parte, si espresse come visibile nel trittico.

Filippo Franzoni
Sera a Lodano 1896-99 Olio su tela 85,5xz120,5 cm. MASI Lugano Collezione
città di Lugano

Il senso del sublime è rappresentato in mostra attorno alle espressioni artistiche dedicate alla montagna di grandissimi nomi iniziando con un nuovo allestimento che partendo da Segantini arrivando a Brunner, presenta opere di William Turner iniziatore del romanticismo, Alexander Calame, Ferdinand Hodler con opere dove il senso del mistero e dell’importanza della montagna è dipinto in modo che ben esprime il carattere del sublime.  

 

Luigi Rossi
Il canto dell’aurora 1910-12 Olio su tela 125,7×187,5 cm. MASI Lugano Collezione
Città di Lugano

E ancora in modo più moderno le opere di Giovanni Giacometti con la tela Sera dell’Alpe del 1908 e di Umberto Boccioni una serie di importanti tele della donazione Chiattone di tipo divisionista precedenti il suo futurismo. Nel percorso ci sono opere di artisti contemporanei di tipo ambivalente come nell’assemblaggio di Luz e Guggisberg che riprendono ironicamente il tema del soggetto montagna in Svizzera, mentre Balthasar Burkhard ripropone la forza romantica nelle fotografie del Bernina.

 

Mathias Brunner
Die Magische Bergwelt in den Filmen von Daniel Schmdt 2013-2019 Installation video
Dimensioni variabili Courtesy dell’artista ©Proliteris Zurich

Inoltre in alcune opere di artisti ticinesi come in Filippo Franzoni è possibile ritrovare la forza del sublime espresso in modo simbolista e in Luigi Rossi nei suoi paesaggi campestri che sono alla base delle le foto di Roberto Donetta nelle quali si vede il mutare della vita verso la modernità. Completa la mostra l’opera di Brunner con una scena che è tratta da quattro capolavori del regista grigionese Daniel Schmidt che presenta una visione del paesaggio alpino tra idealizzazione, magia e realtà.

Anna Camia

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