Io e te condotto da Diaco su Rai 1

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Ha preso il via nel day-time di RaiUno “Io e te”, programma pensato e condotto da Perluigi Diaco, con un nuovo spazio dal lunedì al venerdì alle ore 14. Sulla rete ammiraglia, la prima puntata dello show ha convinto 1.312.000 spettatori pari al 9.9% della platea televisiva.

Il direttore di Rete Teresa De Santis ha spiegato l’origine del programma. “E’ stato sviluppato insieme con Pierluigi Diaco che lo conduce, il programma nasce da un mio input –ha detto il direttore di Raiunoho chiamato Pierluigi che è molto brillante e come me viene dalla radio. So che noi radiofonici siamo abituati a fare le cose a braccio, con pochi soldi e un po’ di musica. Tutto è partito dall’idea della sigla, ‘Come in una favola’ di Vasco Rossi. E’ un programma che si misura con la parte emozionale femminile del pomeriggio di Raiuno”.

Per me è un grande onore – ha detto Diaco classe 1977 – la prima volta che ho messo piede in Rai avevo 18-19 anni, a via Asiago, per un programma radiofonico che si chiamava Punto d’incontro. Ricordo che in studio c’erano ancora i tecnici con i camici bianchi. Ero un ragazzino molto presuntuoso e piuttosto arrogante, forse perché cercavo il mio papà che è morto quando avevo cinque anni. La ricerca di una figura maschile che potesse proteggermi mi accompagnava e mi accompagna tuttora. Ma oggi – riflette – torno con una nuova consapevolezza, una maturità e gioia interiore che in passato non avevo“.

Il nuovo programma, si declina in tre spazi principali.

Ogni pomeriggio si parte dunque con una prima parte, Ad armi pari: un pacato confronto sugli argomenti di costume e società di cui tutti parlano sotto l’ombrellone o in città nella calda estate italiana. In studio, due squadre di opinion leader e quattro opinionisti portavoce, difendono le ragioni dell’uno e dell’altro schieramento, con una finestra sempre aperta sui luoghi più divertenti o vissuti della stagione, dai centri benessere alle piscine pubbliche, i condomini, i centri anziani o i parchi.

Il secondo spazio, Come nelle favole, si sofferma invece sui sentimenti, con Diaco a tu per tu con una coppia e la loro storia di vita a settant’anni, narrata attraverso la canzone del cuore, l’album delle nozze, le foto dei nipotini, gli oggetti della loro casa.

A Sandra Milo e Valeria Graci, la Posta del cuore cui l’attrice risponde in diretta, con la spontaneità che la contraddistingue. Infine, la terza parte è che dedicata a un’intervista ‘emotiva’, intima e confidenziale, a personaggi noti e amati dal pubblico, come Bruno Vespa, Lino Banfi, Francesco Giorgino, Paola Perego, Antonio Razzi, Albano, Iva Zanicchi.

Uno stile personale alla conduzione contraddistingue il programma. “Il mio stile? Vado a braccio – ha chiosato Diaco – Non ho mai amato gobbi, né la televisione scritta. Gianni Boncompagni mi diceva sempre: ‘Pigi, la tv deve essere jazz, deve suonare come una jam session in cui ognuno mette il suo in diretta’. Questa è l’occasione giusta per omaggiare i suoi tanti consigli. Soprattutto, vorrei cogliere il momento per fare una televisione garbata, gentile, elegante, dolce, anche nel vocabolario. E mi auguro che il mio papà da lassù mi protegga“.

Carlo Salvatore

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