Jenny Holzer in esposizione alla GAMeC

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Alla GAMeC di Bergamo Palazzo della Ragione è in atto la mostra di Jenny Holzer che è un gradito ritorno in Italia di questa notissima artista di respiro internazionale. Resterà aperta fino al 1 settembre 2019.

Jenny Holzer
Bubble Purple Till 2007 foto Lee Pretious

La mostra di Jenny Holzer “Tutta la verità” curata da Lorenzo Giusti direttore della GAMEC, è un gradito ritorno in Italia dell’artista nota internazionalmente. La sua arte si manifesta attraverso la parola scritta che è una riflessione critica di comunicazione creativa.

Negli anni ’70 del Novecento l’artista aveva iniziato la sua scrittura con i suoi Truism su muri, magliettine, confezioni di profilattici, eccetera ed erano aforismi e massime note, scandalizzando i puristi dell’arte.

In seguito molte altre serie con versi e parole altrui come segni elettronici, panchine di pietra e superfici luminose che erano certamente al di fuori di tutti gli schemi e ora sono invece accettati e ammirati da tutti.

 

 

Jenny Holzer
Bordeaux and Paris 2001 Foto Attilio Maranzano

I versi che la Holzer scrive su suoi lavori parlano di violenza, oppressione, sessualità, potere, guerre e morte. La moderna comunicazione diventa nella sua creazione uno strumento per affrontare questioni politiche e sociali.

La rapidità dei suoi messaggi è un’arma contro la manipolazione della realtà che ogni giorno i media, le agenzie governative e la pubblicità che giunge rende banale il linguaggio.

 

Jenny Holzer
Exibition view Thing indeascrivable Museo Bilbao Spain 2019 foto José Miguel Hano

Quest’esposizione fa seguito alla grande mostra che l’artista ha avuto come retrospettiva al Museo Guggenheim di Bilbao che si è aperta due mesi fa. “Tutta la verità” dialoga con gli elementi architettonici dell’edificio medievale e con gli affreschi in questo contenuti, con la poetica sovversiva dell’artista.

Le pareti della Sala delle Capriate dell’edificio medievale saranno ricoperte da proiezioni luminose create dalla Holzer.

 

I versi scelti dall’artista interessano le sue riflessioni su identità, genere e dialogo che sono le parole più interessanti per la Holzer, e soprattutto la crisi del sistema migratorio, prendendo testi di scrittori e scrittrici italiane tra i quali Patrizia Cavalli e Pier Paolo Pasolini e stranieri come Wislava Srymborka e James Schuyler.

L’installazione comprende anche nove panchine in marmo prodotte per quest’occasione dove potranno sedersi a ammirare le opere i visitatori, grazie al contributo della Fondazione Henraux.

Anna Camia

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