Gli Etruschi tornano a Modena

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Appunti manoscritti di Celestino Cavedoni

Nella Galleria Estense di Modena dal 25 maggio al 1 ottobre 2020 c’è la mostra dal titolo “Gli Etruschi tornano a Modena” che presenta alcuni manufatti inediti reperiti nella necropoli di Castelvetro (MO), che documentano la presenza di etruschi nel territorio modenese.

Bacile in bronzo con motivo a forme correnti Tomba 1 della Galassina

E’ un’esposizione che vuole mettere il punto sulla presenza nel territorio modenese di una comunità etrusca con opere ritrovate nel modenese nel 1841, durante i lavori agricoli che i proprietari di un fondo hanno rinvenuto nel loro territorio nei campi di Castelvetro, opere risalenti tra la fine del VI e il V secolo a.C. della Necropoli della Galassina. 

 

Rilievo tattile di una scena raffigurata sullo specchio ritrovato nwella Tomba 1
della Galassina

Questi reperti che sono stati ritrovati in 4 tombe, il cui ricco corredo è tra i primi rinvenuti nel territorio modenese, furono acquistati da Francesco IV d’Asburgo Este, duca di Modena, per arricchire la sua collezione d’arte antica e la Galleria Estense.

Il percorso della mostra si svolge presentando i pezzi più importanti della Tomba 1 che è anche la più ricca dove era sepolta una donna.

 

Specchio in lamina di bronzo incisa Tomba 1 della Galassina

 

Questi reperti sono stati esposti nel Museo Civico Archeologico di Modena fine alla fine maggio 2018 e ora sono presentati nella Galleria Estense insieme ad alcune opere archeologiche che sono inedite. Infatti, mentre il corredo della Tomba 1 come lo specchio e la cista a cordoni (recipiente a forma cilindrica) e il bacile sono notissimi, i reperti che sono presentati insieme si pensava fossero perduti e sono stati ritrovati mediante un riscontro inventariale e un esame dei depositi.

 

Pendente di collana in pasta vitrea che raffigura una testa maschile prodotto
da botteghe di area fenicio-cipriota

Detti reperti dopo attenti studi sono stati attribuiti alla Tomba 1, come il manico di strigile (strumento che serviva a detergere il corpo dopo il bagno) uno dei tre vaghi di collana (elemento vuoto internamente, formato da due emisfere saldate a forma di testina) in pasta vitrea e due frammenti pertinenti al balsamario sempre in pasta vitrea.

Grazie a questo rinvenimento si è potuto ricostituire il corredo della Tomba 1 acquisito da Francesco IV permettendo così di studiare a fondo la stessa.

La mostra attraverso alcuni pannelli esposti, permette di studiare il contesto della Galassina nei vari aspetti scientifici, culturali e artistici, divenendo così di grandissimo interesse per chi ama le opere etrusche.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da SAGEP.

Savina Fermi

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