Magna Charta Libertatum a Vercelli

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Ritratto a mezzo a mezzo busto del cardinale Guala Bicchieri Attribuito a Pietro Nardone Metà del XIX secolo (1847) olio su tela in cornice di legno intagliato e dorato cm.32x102 con cornice Ospedale Sant’Andrea Aula Magna Vercelli

A Vercelli nella ex chiesa di San Marco si può vedere dal 26 marzo al 9 giugno 2019 una mostra del lascito che il Cardinale Guala Bicchieri ha fatto, che coinvolgono altri luoghi: il Museo Francesco Borgogna, Museo Camillo Leone, Museo del Tesoro del Duomo, Società Storica Vercellese e Archivio di Stato di Vercelli.

Magna Charta Redazione del 2017 Prestito dal Capitolo della Cattedrale di
Hereford Regno Unito

 

E’ una mostra che unisce arte e storia. In occasione dell’VIII° centenario dell’Abbazia di Sant’Andrea con il supporto del Comune di Vercelli e in collaborazione con l’Arcidiocesi di Vercelli, Università del Piemonte Orientale e Comitato per le celebrazioni con il supporto della Fondazione Torino Musei, Associazione Abbonamento Musei e ATR Valsesia Vercelli, viene presentato per la prima volta in Italia il manoscritto della Magna Charta Libertatum del 1217 proveniente dal Capitolo della Cattedrale di Hereford in Inghilterra.

 

 

Magna Charta redazione del 2017 retro Prestito concesso dal Capitolo della
Cattedrale di Hereford Regno Unito

 

 

L’esposizione è un omaggio al Cardinale Gala Bicchieri che posò la prima pietra dell’Abbazia di Sant’Andrea nella supposta data del 19 febbraio 1219, chiesa che fu la prima costruzione gotica in Italia. Inoltre celebra anche il lavoro diplomatico del Cardinale soprattutto per la vicenda della Magna Charta Libertatum, scritta in latino che il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto a concedere ai baroni del Regno Unito, inerente i feudatari, presso Runnymede nel giugno 1215.

 

 

Cofanetto di Guala Bicchieri Limoges 1220-1225 ca. Rame traforato, sbalzato, cesellato,
inciso e dorato, smalto champleve pasta vitrea, legno di noce verniciato, tela canapa
grigia Torino Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica

Questo è il primo documento giuridico nella storia che elenca i diritti fondamentali del popolo e riconosce che nessuno, anche sovrano è superiore alla legge e che ognuno ha diritto a un giusto processo. La Magna Charta è ricordata come il primo documento universale per i diritti del popolo, nonostante fosse stato proclamata in un periodo di tipo feudale ed è anche il manoscritto che sancisce il moderno stato di diritto come forma moderna democratica.

 

 

Coltello eucaristico di Guala Bicchieri
Francia settentrionale o Inghilterra meridionale ante 2018 Ferro, argento con tracce di
doratura, paste vitree colorate in cabochon, legno di bosso intagliato Civita Raccolte di Arte
applicata Castello Sforzesco Milano

Guala Bicchieri, legato pontificio e tutore del giovane re Enrico III supervisionò il documento e pose il proprio sigillo sullo stesso, sia nella versione revisionata del 1216, che in quella riconfermata del 1217, che è esposta. Le sue doti diplomatiche furono necessarie perché la seconda versione fosse più accettata. L’importanza delle missioni affidatagli dal Papa non fece dimenticare al cardinale la sua città di nascita, cioè Vercelli, e con le sue sostanze fu realizzata l’Abbazia di Sant’Andrea.

 

Uno della serie di 9 medaglioni con animali e creature fantastiche Limoges 1220-1223 ca.
Rame traforato, sbalzato, inciso e dorato, smalto Champleve Torino Palazzo Madama
Museo Civico di Arte Antica

Oltre a questo importante documento, nei vari luoghi si potranno ammirare quanto lasciato in eredità; così si possono osservare anche il prezioso cofanetto e gli smalti di Limoges di Palazzo Madama di Torino, e molti documenti inediti con codici, carte e pergamene della Biblioteca diocesana Agnesiana di Vercelli, oltre alla pergamena e i due codici detti “dei Biscioni” della Biblioteca Civica di Vercelli, nonché il coltello eucaristico prestato dalla Civita Raccolta di Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano. Come detto è una mostra che coinvolge tutta la città ed è curata per i vari luoghi da Cinzia Lacchia, Luca Brusotto, Timmy Leonardi e Elena Rizzo.

Anna Camia

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