Ai Musei Civici di San Sepolcro fino al 20 febbraio 2020 c’è una grande mostra dal titolo “Leonardo da Vinci: Visions. Le sfide tecnologiche del genio universale” in occasione dei 500 anni dalla morte. E’ un invito ai visitatori a conoscere alcuni progetti ambiziosi del genio. E’ ideata dal Museo Galileo di Firenze.
Questa è un’ulteriore esposizione dedicata nel 500° anniversario della morte al genio universale e certamente mai la parola genio fu più adeguata e forse la sola volta che è veramente applicata in modo giusto. Leonardo ha proposto in sintesi tutte le applicazioni che nei cinquecento anni hanno trovato sviluppo: il volo, il contenitore a oggetti inanimati, la più grande statua equestre mai realizzata, solo per citarne alcuni che sono in mostra.
L’esposizione che è ideata dal Museo Galileo di Firenze diretto dal prof. Paolo Galluzzi, direttore del museo stesso, è promossa dal Comune di Sansepolcro con allestimento Opera Laboratori Fiorentini-Civita, ed è una sintesi delle tre mostre dedicate al genio – Gli ingegneri del Rinascimento del 1995- L’automobile di Leonardo del 2004 e La mente di Leonardo- esposte in Italia che sono state viste in tutto il mondo.
Come dichiarato dal Prof. Galluzzi: “questa mostra propone al visitatore un punto di vista diverso, invitando ad esplorare il modo di pensare di Leonardo e la sua concezione unitaria della conoscenza come sforzo di assimilare, con ardite sintesi teoriche e con geniali esperimenti, le leggi che governano tutte le meravigliose operazioni dell’uomo e della natura”.
E’ vero che le mostre sulle conoscenze di Leonardo si sono succedute negli anni in Italia e nel mondo con grandissimo successo, ma questa di San Sepolcro è molto più specifica in quanto dedicata al suo essere un ingegnere, oltre ai vari modi nel quale il suo genio si è espresso. Infatti i tre progetti che vengono sviscerati tramite i suoi disegni: Il volo, le macchine il contenitore a oggetti inanimati, e il progetto della più grande statua equestre mai concretizzata in memoria di Francesco Sforza che l’artista non ha potuto vedere realizzata, se non in creta, sono visibili riuniti.
Tutti e tre questi sono il risultato raggiunto da Leonardo che provano l’eccezionale intelligenza con cui il Genio di Vinci si applicava affrontando le sfide tecnologiche oltre che artistiche. A questo proposito in mostra c’è un video di approfondimento in 3D creato dal Museo Galileo di Firenze che correda il percorso espositivo approfondendo i temi trattati. Inoltre per la sezione automobile è stato rilevante il contributo dato dal Museo Leonardo da Vinci e la Banca Cambiano per l’importante prestito. Una mostra che val la pena di vedere nel luogo che ha dato i natali a Piero della Francesca e Luca Pacioli.
Emilia Dodi