Inaugurato il murale Riflessi a Roma

0
Jerico Cabrera Carandang Riflessi murale sul muro del Museo di CasaL de’ Pazzi

E’ stato inaugurato a Roma sulle mura del Museo di Casal de’ Pazzi l’opera dello street artista Jerico Cabrera Carandang dal titolo “Riflessi, che circonda il muro perimetrale e riflette l’ambientazione naturalistica pre-esistente coprendo tutto il muro di recinsione.

Jerico Cabrera Carandang
Riflessi murale sul muro del Museo di CasaL de’ Pazzi

Promosso da Roma Capitale Assessorato alla crescita culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Zetema Progetto Cultura, l’opera di street-art è stata affidata al giovane Jerico Cabrera Carandang (1992) dopo un avviso pubblico diffuso da Zetema Progetto Cultura e dalla Sovrintendenza Capitolina, richiedendo il progetto di un murale che desse visione al Museo di Casal de’ Pazzi che si presenta come una zona archeologicamente protetta al di fuori del contesto urbano.

Jerico Cabrera Carandang
Riflessi murale sul muro del Museo di CasaL de’ Pazzi

In effetti benché esternamente nel lato di ingresso per il pubblico ci siano allestiti due pannelli ricostruttivi creati nel 2011 da Vincenzo Montini per la Cooperativa sociale APE che raccontano i soggetti interni del museo, il muro perimetrale intonacato in mattoncini sabbiati, non era sufficiente per caratterizzare il museo. Riflessi, così si chiama la realizzazione di Jerico, che si riferisce all’antico affluente dell’Aniene, richiama la quotidianità degli animali che anticamente popolavano la zona grazie alla sorgente rappresentata dal fiume e raccontano con i loro resti quello che oggi è conservato nel museo stesso.

Jerico Cabrera Carandang
Riflessi murale sul muro del Museo di CasaL de’ Pazzi

La peculiarità dell’opera è proprio nel ricordare il sito di Casal de’ Pazzi come un luogo preistorico. I resti fossili di elefante antico, oggi visibili nel museo, hanno sempre rappresentato per i residenti e non solo, forti emozioni che prendono il volto del famoso Mammut. Quest’opera quindi è stata realizzata lungo il muro di Via Galbani comunicando con il suo contenuto sociale e un linguaggio moderno che sia fruibile da tutti, indicando un nuovo modo di esprimere il concetto tra artista e museo. E’ stata realizzata adoperando tutti e quattro i muri disponibili come un’unica tela che copre tutta la lunghezza del primo e dell’ultimo muro per mostrare la visione di una scena naturalistica preistorica sul muro centrale.

Jerico Cabrera Carandang
Riflessi murale sul muro del Museo di CasaL de’ Pazzi

L’ intervento di street art è stato realizzato tramite le donazioni in denaro che dal 2016, liberamente, il pubblico può elargire quando visita i musei di Roma, come Museo Napoleonico, Museo Giovanni Barracco, Museo delle Mura, Museo di Casal de’ Pazzi Museo Pietro Canonica, Villa Massenzio, Museo della Repubblica Romana, anche nei giorni di ingresso gratuito, posti in appositi contenitori. Le donazioni dal 2016 sono raddoppiate e così si è deciso di intervenire nell’ambito degli stessi spazi dove sono state elargite. I cittadini e i turisti hanno risposto con molta generosità.

Emilia Dodi

Nessun commento