Max Bechmann in mostra a Mendrisio

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Max Bechmann Paesaggio con mongolfiera 1917 olio su tela cm.75.5x150,5 Museum Ludwig, Koln ankaf 1954© Pro Litteris Zurich 2018

Nel Museo d’arte di Mendrisio fino al 27 gennaio 2019 si possono ammirare 30 dipinti, 15 acquarelli e 80 grafiche nella mostra antologica dell’artista sostenuta anche grazie alla famiglia. Max Bechmann fu un artista di grido negli anni della Secessione e poi dell’espressionismo. Curatore e sostenitore Siegfried Gohr.

Max Bechmann
Donna addormentata 1924 olio su tela cm.48×61 Collezione privata ©ProLitteris Zurich 2018

 

A Mendrisio si celebra con un’antologica Max Bechmann artista tedesco nel suo periodo importante. I suoi contatti con l’arte francese degli anni ’20-30 lo fa classificare tra i più importanti artisti dell’Espressionismo. Il suo modo di dipingere forte dai colori vivaci ne ha fatto un portabandiera dell’espressionismo tedesco.

 

Max Bechmann
Gli Amanti -verde e giallo-1940-43 olio su tela cm.60×80 Museum Ludwig Koln legat Lilly
von Schnitzier- Mallinkrodt, Ankauf 1957 ©PRO Litteris Zurich 2018

Dopo la mostra del 1990 alla GNAM di Roma non c’è più stata in Italia una mostra a lui dedicata benchè non sia mai stato dimenticato, ma sovrastato dall’arte di Picasso e di Matisse. Poiché non si fa altro che fare mostre dei grandissimi artisti francesi è strano che non si sia pensato a un artista che al rifiuto del nazismo decise di emigrare prima a Amsterdam e poi negli USA dove morì improvvisamente a New York.

 

 

Max Bechmann
Tulipani rossi e gigli di San Giovanni 1938 Merzbacher Kunstsifung © Pro Litteris Zurich 2018

 

 

I suoi contatti con Parigi sono più che noti e il suo modo di dipingere fu considerato degenerato dal nazismo tanto da essere costretto a lasciare la Germania  e la vita indubbiamente travagliata si può notare dalla serie eccezionalmente lucida dei suoi autoritratti. E’ stato proprio lo studioso Siegfried Gohr che ha riscoperto finalmente i principali capitoli dell’opera di questo grande maestro.

 

Max Bechmann
Autoritratto su sfondo verde con camicia verde 1938-39 olio su tela cm.65,5×50 Museum
der bildenden Kunst Leipzig Nachasa Matilde Q Bechmann © Pro Litteris Zurich 2018

 

 

Con l’esposizione di tutte le tecniche adottate da Bechmann in questa mostra è possibile rivisitare il suo percorso artistico e tra l’altro la sua importante produzione grafica del periodo 1917-1920 dopo la seconda guerra mondiale decisiva sulla base di una nuova idea dello spazio nell’elaborazione del linguaggio maturo dell’artista, tra sogno e realtà. Max Bechmann è uno degli artisti celebrati in un certo periodo che ebbe anche un profondo declino. Ritornò alla celebrità negli ultimi anni passati negli USA.

 

 

Max Bechmann
Natura morta con tavolozza 1944 olio su tela cm.55,5×95 Galerie Andrea Caratsch St. Moritz
©Pro Litteris Zurich 2018

Il curatore ha messo in luce, anche nel suo libro-catalogo, alcuni elementi che sono focali nell’arte di Max Bechmann, cioè specchi, strumenti musicali, oggetti comuni, onde mettere in evidenza l’opera dell’artista circa alcune categorie dell’arte come nature morte, scene di interni, il paesaggio e la ritrattistica. La parte meno comprensibile del suo lavoro inerisce le opere a soggetto mitologico e allegorico.

Quest’esposizione farà conoscere meglio un artista che non ha avuto il gusto apprezzamento nei paesi del sud Europa.

Emilia Dodi

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