Le mostre del 2019 agli Uffizi

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Il prof. Antonio Paolucci e il direttore degli Uffizi Eike Schimdt

E’ stato presentato agli Uffizi dal direttore Eike Schmidt insieme ai curatori delle mostre e al mitico ex direttore del Polo museale fiorentino Prof. Antonio Paolucci, il nutrito calendario di mostre che si terranno nel 2019, alcune veramente importanti.

Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt presenta le mostre alla stampa

Riprendendo una vecchia abitudine, il Direttore degli Uffizi ha presentato alla Stampa nell’Auditorium Vasari le 15 mostre che nei vari luoghi avranno spazio nel 2019. Per ogni esposizione il relativo o i relativi curatori hanno spiegato le modalità e l’interesse che queste rivestono.  Va detto che le celebrazioni si aprono alla città e al mondo nei 500 anni della nascita del grande Cosimo I de Medici. 

 

Il Prof. Antonio Paolucci parla delle mostre alla stampa

 

 

Si inizia con Animali Fashion che è un’incursione nel rapporto tra la moda recente e gli animali. Si passa poi al Carnevale barocco che gira intorno all’opera di recente acquisizione di Johann Paul Schor, per arrivare a giugno con un’esposizione molto interessante di tessili ebraici sacri e profani, antichi e moderni, come veicolo non solo di design ma anche di cultura.

 

 

Ulisse Aldovrandi
Tavolo di piante e animali, ms 124 vol. IV tav. 57 Biblioteca Universitaria di Bologna
©Alma Mater Studiorum Università di Bologna

 

 

Nell’estate, nella limonaia del Giardino di Boboli, ci sarà la mostra sulla Colonna Traiana dove ingegneria e archeologia serviranno a spiegare uno dei monumenti più importanti dell’antichità. Sempre in estate ci sarà l’esposizione sui soffitti lignei del Rinascimento. E poi per i festeggiamenti di Cosimo I ci saranno le tre grandi mostre Gli arazzi in onore di Cosimo I- I cento Lanzi del Principe- Il villano e la sua botticella.

 

 

 

Antony Gormley
Seettlement 2005 blocchi in acciaio dolce di dimensioni variabili 23×208,5×60 cm.
Foto di Stephen White, London © The artist

Si possono considerare un omaggio a Cosimo I anche quelle dei maggiori artisti contemporanei come Kiki Smith, Anthony Gormiey e Toni Craig, che fanno comprendere come il Rinascimento fu chiamato così perché celeberrimi artisti come Masaccio, Raffaello e Michelangelo portarono una ventata di nuovo nell’arte.  E ancora altre mostre come Lessico femminile, quella dedicata ai bronzi degli ultimi Medici e quella dedicata a Pietro Aretino. Ed infine la mostra a sorpresa in occasione di Pitti Uomo.

Di ognuna di queste daremo conto all’apertura della stessa.

Emilia Dodi

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