Il Restauro della Cappella Polacca a Padova

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Taddeuz Popier Cappella Polacca dopo il restauro affreschi Art Nouveau

Sono terminati i restauri della Cappella Polacca nella Basilica di Sant’’Antonio a Padova. I lavori erano iniziati nel 2005 e hanno interessato i cicli Art Nouveau di Taddeus Popiel e le numerose opere lapidee e scultoree. 

Lapide Jan Kochanowski dopo il restauro

 

Per celebrare il centenario dell’indipendenza della Polonia è stata restaurata in toto la Cappella Polacca situata nella Basilica di Sant’Antonio a Padova. Il restauro ha interessato il ciclo di affreschi ART Nouveau dipinto da Taddeusz Popiel, nonché le opere lapidee e scultoree tra le quali il Monumento funebre di Erasmus Kretkowski, l’altare marmoreo dedicato a San Stanislao progettato da Camillo Boito nel 900 e la preziosa cancellata in ferro battuto.

 

 

Angeli prima del restauro

 

Fin dalla sua fondazione nel 1222 l’Università di Padova è stata frequentata dalla comunità polacca che era la seconda per numero e la cappella allora si chiamava di San Stanislao. Questa è nota non solo dal punto di vista artistico ma anche della storia della Repubblica polacca e dell’amicizia che ha sempre legato i polacchi ai patavini, tanto che nel XVI secolo i polacchi fondarono un’associazione che si chiamò Natio Regni Poloniae e Magni Ducatus Lituaniae. 

 

 

Angeli dopo il restauro

 

Fu proprio durante una riunione studentesca che si decise nel 1592 di finanziare la costruzione di una cripta funeraria da destinare a compatrioti deceduti. La richiesta di costruzione di quest’altare fu accettata nel 1507 con la costruzione della cappella dedicata all’orgoglio nazionale della comunità polacco lituana. Dopo le divisioni politiche del Settecento che fecero scomparire la Polonia rimase l’altare a testimoniarne la grandezza.

 

 

restauro pellicola pittorica

 

Grazie al penitenziere Jan Warchal e all’architetto Camillo Boito figlio di una contessa polacca, negli ultimi anni del xix secolo fu realizzata una nuova cappella all’interno della Basilica nel luogo dove sussisteva il più antico monumento funebre eretto in onore di Erazni Kretkowski. La lapide con l’epigramma di Jan Kochanowski è ritenuta il più prezioso cimelio polacco in questa parte d’Europa. La cappella fu affrescata da Taddeusz Popier pittore polacco.

 

 

Beata Elena dopo restauro

 

 

Gli affreschi interessavano la resurrezione del cavaliere Piotrowin e la ricomposizione del corpo di San Stanislao con la decorazione divisa in tre parti. Nella parte bassa ci sono lapidi e monumenti provenienti dall’antica cappella, nella zona centrale le immagini dei Santi venerati in Polonia e nella zona superiore le due immagini della Madonna venerate a Częstochowa e a Vilnius circondate da angeli e sopra gli stemmi delle città della Polonia.

 

Taddeusz Popier
Compianto sul corpo di San Stanislao

I restauri sono iniziati nel 2011 e terminati nel 2018. E’ stata restaurata anche la cancellata che chiude la Cappella polacca in fero battuto policromo e dorato grazie alla donazione di polacchi residenti in Canada, Austria e Polonia. I restauri degli affreschi di Popier sono stati guidati dalla dottoressa Elzbieta Barbara Lenari  in collaborazione con lo studio DMA Associati.

Anna Camia

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