Lasciatemi fare al Tirso De Molina

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Si è concluso al Teatro Tirso un interessante spettacolo dal titolo Lasciatemi Fare, che ha visto sul palco, come mattatore unico (o quasi) il bravo Federico Maria Isaia, comico di Nettuno e protagonista di un lungo monologo in cui racconta e si racconta.

 

O meglio, racconta il suo approccio con il teatro, la voglia irrefrenabile di fare l’attore, tra i dubbi di parenti e amici. E lo fa con un divertente testo scritto a più mani (gli autori sono, infatti Fabrizio Nardi e Nico Di Renzo – meglio noti come Pablo e PedroNazzareno Mattei e lo stesso Federico Maria Isaia). La regia è dello stesso Fabrizio Nardi (ossia Pablo!).

 

Durante lo spettacolo, il protagonista viene più che validamente sostenuto in alcune scene a due, dal bravo Christian Manzi. Ad esempio, risulta molto ben costruita ed efficace la scena con il papà che dispensa al figlio critiche e consigli.

 

La pièce racconta con acuta ironia (riteniamo in parte realmente autobiografica) l’accostarsi di un giovane attore al teatro, alla scuola di recitazione (forse perché era piena di ragazze?????? E magari si rimorchiava pure???). Ma racconta tanti ricordi di gioventù: ci riporta ai tempi scolastici, ai personaggi che si aggiravano, alle materie che si dovevano studiare per forza (anche se…. “chissenefrega”), laddove si possono apprezzare alcuni gustosi passaggi, come quello dedicato alla mitica professoressa Caruso.

Altrettanto valido il personaggio della mamma, che preparava il sugo in quantità industriali.

Con una scenografia minimale (un armadio, una scrivania, due sedie), come si conviene ad uno spettacolo di cabaret, Federico Maria Isaia regala al pubblico uno spettacolo brillante, in cui rivela arguzia, ironia, tenendo tempi comici perfetti e riuscendo a fare una satira intelligente, e divertendo il pubblico.

 

 

Nel complesso, abbiamo assistito a una piacevole esibizione, in cui Federico Maria Isaia si conferma attore di spessore e di sicuro successo.

Salvatore Scirè

 

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giornalista e fotografo – commediografo e regista teatraleLaureato in Giurisprudenza, ha studiato lingue straniere e musica. In campo giornalistico si è occupato di vari temi, ma ha sempre prediletto il reportage geografico, formando testi e foto e pubblicando su importanti testate nazionali.E’ autore di tre libri fotografici: Roma nel cuore (Rizzoli Editore l982, prefazione di Carlo Lizzani) Gargano spettacolo della natura (Ed. Magnus 1987, prefazione di Nantas Salvalaggio) Roma colori del tempo (Il Capitello 1989 - II ediz. 2000 - prefazione di Giulio Andreotti). Ha pubblicato il saggio umoristico Donne... maneggiare con cura! (Liux Edizioni 2012)Da 22 anni scrive per il teatro come commediografo; da 16 anni si occupa anche di regia teatrale. Ha scritto una ventina di commedie, tra cui Professione separata! Ciao papà, ti presento mia madre!Cocktail di scambi; C’è un morto giù in cantina!

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