Tokyo 31 e la festa continua

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Sedici i film in competizione ufficiale in questa trentunesima rassegna internazionale, scelti con grande cura, che stanno offrendo varie ed interessanti maniere di vedere la vita ed il mondo. Come per esempio The Poet, di Liu Hao che racconta una delicata storia d’amore. Siamo in Cina al tempo della riforma economica, dove si vivono momenti difficili in cui c’è poco spazio per la poesia.

Li, un poeta non ancora riconosciuto come tale, per sopravvivere lavora in una miniera insieme alla moglie Chen, esperta calligrafa, che fa di tutto per aiutarlo. Ma, un giorno, la visita alla miniera di un famoso poeta, cambierà, lentamente, la loro maniera di vivere. Chen, usando la sua bravura come esperta calligrafa, arte che ha imparato da suo padre, lavorerà, nelle ore libere per questo poeta, riscrivendo i suoi lavori con la sua arte di calligrafa.

Il tempo passa e sembra che nulla cambi, fino a che, dopo pacchi di lettere con poemi di Li che tornano indietro, ecco la svolta. Il suo valore viene finalmente riconosciuto e lui abbandona casa e miniera per andare a svolgere il lavoro che ama. Ma il tempo è capriccioso e, dopo dieci anni, le cose cambiano ancora. La sua poesia non piace più e, la veloce crescita economica, ha svalutato il suo credo spirituale.

The poet, registra però fedelmente che ci fu un poeta, Chen Hui, che collezionò ostinatamente ogni ombra e profumo del suo uomo, registrando, senza rendersene conto, un momento storico in cui non c’era più poesia.

Il regista cinese Liu Hao ha spiegato che “Ci furono molti poeti in Cina. Alcuni ebbero successo in guerra, altri diventarono famosi scrivendo slogan politici, ed altri semplicemente conquistando il successo negli affari. Con questo film ho voluto ricordare una poetessa, Chen Hui, che annotando esattamente ogni momento della vita del suo uomo, registrò, inconsciamente, la storia di un’era senza poeti”.

 

Mariangiola Castrovilli

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Giornalista giramondo con scoop come le interviste al fratello dell'ultimo imperatore cinese Aisin-Gioro Puren durante la protesta di piazza Tienanmen a Pechino e al generale israeliano Moshe Dayan dopo la guerra dei 6 giorni. Per la Rai in diretta radio e tv, è stata l'unica giornalista donna al mondo a volare a due volte la velocità del suono su un tornado, correre con una Ferrari 40 a 324 Kmh sul circuito di Maranello. Inoltre è stata l'unica giornalista a bordo del MB-339 Aermacchi della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. É membro del SNGCI.

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