Picasso Blu e Rosa alla Beyeler

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Pablo Picasso Acrobata e giovane arlecchino 1905 (particolare)Collezione privata ©Succession Picasso Pro Litteris Zurich 2018

Una grande esposizione dal febbraio fino al giugno 2019 celebrerà alla Fondation Beyeler il giovane Picasso dal 1901 al 1906 del periodo cosi detto Blu e Rosa. Riunirà molte opere provenienti da vari musei. Sarà l’avvenimento più importante dell’anno realizzato con il Museo Nazionale Picasso e il Museo D’Orsay di Parigi. Curatore Raphäel Bouvier.

Pablo Picasso
Acrobata e giovane arlecchino 1905 Collezione Privata ©Succession Picasso Pro Litteris Zurich
2018

 

 

La Fondation Beyeler presenterà un’esposizione a dir poco di grande impatto perché celebrerà il Picasso dei vent’anni dal 1901 al 1906 con quello che è noto come il periodo blu e rosa. Sarà la prima volta che in Europa ci sarà un evento di questa portata sia per quantità di opere, che per la qualità delle stesse. Una prima tappa leggermente modificata ci sarà nei musei francesi. Le opere esposte sono 80 tra dipinti e sculture e provengono dai grandi musei europei, dagli USA, dal Canada, dalla Russia dalla Cina e del Giappone.

 

 

Pablo Picasso
La ragazza con la camicia ( Madelaine9 1905 cm.72,7xx60 Tate Bequest by C. Frank Stoop
1933 ©Succession Picasso Pro Litteris Zurich 2018

 

L’esposizione è presentata in modo cronologico e vede l’interesse dell’artista che viveva allora tra Parigi e Barcellona, per il corpo umano questo in particolare nel periodo blu dove Picasso mette in luce la miseria umana e psicologica. L’ultima opera di questo periodo è La ragazza con la camicia del 1904. Stabilitosi definitivamente a Parigi, l’artista propone il periodo rosa dove le opere vedono i nudi e le figure dei giocolieri, acrobati e arlecchini. Tra le più importanti La famiglia di giocolieri con la scimmia del 1905. Portato verso una diversa tipologia artistica negli anni 1906, quando soggiornava nel villaggio di Gósul nei Pirenei spagnoli Picasso crea delle sculture che uniscono nei corpi idee classiche e arcaiche.

 

Pablo Picasso
Autoritratto 1901 olio su tela cm. 81×60 ©Succession Picasso Pro Litteris Zurich 2018

 

E’ in questo periodo con il ritorno a Parigi che l’artista lavora in modo sfrenato deformando le figure, in particolare quelle femminili, che lo porta verso la nascita del cubismo del 1907. La Fondation Beyeler ha nella sua collezione una rarissima opera del 1906 che è uno studio importante per le Demoiselle d’Avignon dipinto che apre il periodo cubista. E’ con il periodo blu e rosa che l’artista arriva ad essere il pittore più celebre del XX° secolo in Europa.

 

 

 

Pablo Picasso
Ritratto fotografico del 1904 Foro Richard Camellos

Le opere, come detto, provengono dai maggiori musei europei e dopo il Museo Nazionale Picasso di Parigi, ci sono quelle del METdi New York, della Tate di Londra, della National Gallery di Washington, il museo delle Belle Arti Puskin di Mosca, il National Museum of Arts di Osaka, il Centre Pompidou e il Musée dell’Orangerie di Parigi, il Museo Picasso di Barcellona, il Centro d’arte Reina Sofia di Madrid, l’Art Gallery di Ontario a Toronto e altri musei.

Sarà un’esposizione d’importanza mondiale che metterà la Fondation Beyeler al centro per l’arte del 2019.

Emilia Dodi

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