Incontro a teatro con Carlotta Proietti

0

Sa recitare, sa cantare, ha un gran senso dell’umorismo. Carlotta Proietti ha ereditato tutto dal padre Gigi. Attualmente – e fino al 16 settembre – è impegnata nelle repliche al Silvano Toti Globe Theatre con la Bisbetica domata di William Shakespeare, dove interpreta il personaggio principale, eclatante e spigoloso di Caterina, una scommessa vinta e un ruolo atteso perché l’attrice entra ufficialmente nel repertorio del Bardo.

Carlotta, una scommessa vinta con questa indomita e ribelle Caterina che interpreta!

Durante la preparazione della stagione del Globe si era parlato dell’allestimento della Bisbetica domata. L’idea, prima presa e poi abbandonata, di fare interpretare a me il ruolo di Caterina ne avevano parlato mio padre e la regista, senza interpellarmi. Un bel giorno mio padre – commenta l’attrice – mi disse se me la sentissi di farla io la bisbetica, mi vedeva adatta per il ruolo. Provai una grande gioia ed emozione. Era una scommessa con me stessa fare quel ruolo, che è risultato per fortuna vincente”.

Quanto c’è di lei nel personaggio che interpreta e cosa non sopporta di Caterina?

Con la regista Loredana Scaramella si è lavorato molto sulle emozioni di questa donna. Di bisbetica in me c’è poco, non mi appartiene certo la sua rabbia, anche se non escludo che in certe situazioni potrebbe valere. Non sopporto chi alza la voce, chi è arrogante. Caterina non ha filtri, è istintiva”.

 

Si descriva in tre aggettivi

Che domanda difficile. Tre aggettivi… Concentrata, professionale e socievole nel senso che sono una persona estroversa, solare a cui piace divertirsi”.

Un pregio e un difetto

Riguardo il pregio so essere una persona che ascolta, cosa molto importante. Un difetto? Muovo troppo le mani, gesticolo troppo”.

Dal suo papà, il grande Gigi Proietti, qual è la caratteristica che ha preso?

Il rispetto delle persone che lavorano con te in un spettacolo, elemento poco scontato nel nostro mondo. E’ bello il lavoro di squadra, coniugato con la professionalità”.

Cosa le ha trasmesso anche?

Un grande amore e una grande dedizione per questo lavoro, nonché una forte attenzione alle parole, mai dimenticarsi quello che si dice. Anche se hai imparato un testo a memoria, devi sempre dare un senso alle parole”.

C’è una domanda che non le hanno mai fatto?

Sì, non mi hanno mai chiesto se ho un sogno in qualche modo nascosto. La mia risposta: vorrei provare a fare una regia”.

Dove la vedremo prossimamente?

Dall’11 settembre sarò su Raiunoin prima serata, nelle puntate della fiction Una pallottola nel cuore 3 con mio padre. A teatro sarò a febbraio 2019 all’Eliseo con La commedia di Gaetanaccio con Giorgio Tirabassi e in aprile al Teatro Off-Off con una produzione mia e di Marco Simeoli, anche lui in scena con me, nella commedia Ay Carmela”.

Giancarlo Leone

Nessun commento