Carlo Carrà retrospettiva a Milano

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Carlo Carrà Estate 1930 olio su tela cm.165x120 Museo del Novecento Milano© Comune di Milano Tutti i diritti di legge riservati

Il Palazzo Reale di Milano dal 4 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019 dedica un’esposizione a Carlo Carrà ( 1881-1976) uno dei maggiori pittori del primo Novecento, con circa 130 opere prestate da musei e collezionisti internazionali. E’ curata da Maria Cristina Bandera con Luca Carrà. Catalogo Marsilio Editore.

Carlo Carrà
Gentiluomo ubriaco 1916 olio su tela cm.60×45 Collezione privata

 

Quest’esposizione promossa e prodotta dal Comune di Milano- Cultura, Palazzo Reale e Civita mostre, ha per curatrice Maria Cristina Bandera esperta di Carrà e direttrice scientifica della a Fondazione Roberto Longhi di Firenze e dal nipote fotografo Luca Carrà responsabile dell’Archivio Carrà. E’ creata a trent’anni dall’ultima tenutasi a Milano e a cinquantasei anni dal 1962 quando Carrà era ancora vivo, tutte e due a Palazzo Reale e la seconda sotto la presidenza di Roberto Longhi.

 

 

Carlo Carrà
Composizione 1915 collage ,tempera, gouache e cartoncino cm.40,9×30,2 Mosca
State Pushkin Museum of Fine Arts Archivio fotografico State Pushkin Museum Mosca

 

 

Carlo Carrà è stato uno degli artisti più importanti del Novecento poiché ha cavalcato tutte le più importanti correnti artistiche moderne rimanendo però con uno stile tutto personale che partendo da Giotto, Piero della Francesca, e Masaccio non dimenticava la lezione di Cézanne e di Turner. Nato come decoratore, venuto giovanissimo a Milano che intelligentemente aveva scelto come sua città di elezione, dove le più importanti correnti del Novecento sono nate, dove Brera formava artisti di vaglia e dove lo stesso Carrà ha studiato e poi insegnato.

 

Carlo Carrà
I nuotatori 1932 Olio su tela cm.63,5×108,5 Augusto e Francesca Giovanardi Collection

E’ stato un divisionista, un futurista nel primo futurismo, ha praticato la metafisica con de Chirico e de Pisis, e in seguito con la ricerca di un’immagine classica-arcaica si avvicinò a Valori Plastici e poi i suoi paesaggi e le nature morte che lo hanno portato alla realtà a partire dagli anni ’20. I luoghi dove Carrà arriverà alla poesia sono la Versilia e il suo mare, la Valsesia dove, come scritto nella sua autobiografia, aveva trovato la sua vena romantica. La mostra sarà uno spaccato di tutto il suo percorso artistico senza trascurare le grandi composizioni di figura come per gli affreschi di Palazzo di Giustizia di Milano dei quali saranno presentati i grandi cartoni preparatori.

Carlo Carrà
Il bersaglio Olio su tela cm,75×85 Collezione privata

Le circa 130 opere sono prestate da grandi musei internazionali e italiani come lo State Museum of Fine Arts di Mosca, l’Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra, La Kunsthaus di Zurigo, la Yale University Art Gallery, La National Gallery di Praga, il Museum of Fine Arts di Budapest, i Musei Vaticani, la Pinacoteca di Brera, il MART di Rovereto, il Museo del ‘900 di Milano e la Galleria degli Uffizi, e molti collezionisti. La mostra si sviluppa il 7 sezioni ciascuna delle quali fa riferimento ad un determinato periodo di vita artistica di Carrà: Tra divisionismo e futurismo- Primitivismo-Metafisica- Ritorno alla natura-Centralità della figura-Gli ultimi anni- Ritratti.

Una mostra che sarà da non mancare.

Emilia Dodi

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