Il sindaco pescatore al Teatro Quirino di Roma

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E’ un vero peccato che questo spettacolo che parla di amore verso il prossimo, inteso come dedicare se stessi al sociale, al giusto, alla equità sia stato rappresentato per un solo giorno al teatro Quirino perché la vicenda dell’uccisione di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica in Provincia di Salerno, nel Cilento è una vicenda che parla di un uomo che ha insegnato di come il rigoroso rispetto della legge sia da esempio per una civile ed ordinata convivenza.

Una sola rappresentazione, qualcosa di veramente straordinario, una rappresentazione che sta girando l’Italia e che descrive in forma agile ed appassionante come quell’uomo sia stato barbaramente ucciso in una serata di fine estate mentre faceva ritorno a casa e che Ettore Bassi, per la regia di Enrico Maria La Manna, interpreta magistralmente inducendo nello spettatore un pathos incredibilmente denso di desiderio di sperare, fino ai nove colpi di pistola che lo uccidono, che il pescatore diventato uomo politico per ispirazione naturale riesca a salvarsi dagli assassini, finora ignoti, che lo uccideranno in una strada di campagna mentre torna a casa.

Recentemente, a febbraio scorso, oltre cinquecento sindaci si sono riuniti per chiedere di evitare la archiviazione dell’inchiesta che l’Autorità Giudiziaria sta ancora conducendo per identificare mandanti ed esecutori dell’efferato delitto, che ha posto la parola fine alla vita ed alla storia di un uomo di umili origini, una famiglia di pescatori, che comprendendo la necessità di doversi impegnare per aiutare la famiglia a sfamarsi decide, con i fratelli, di acquistare una vecchia barca con tanti sacrifici e con la quale, insieme al duro lavoro suo e dei fratelli, riesce a vivere meglio, progredendo fino a comprarne una più nuova e fino a diventare un pescatore piccolo imprenditore.

Ma ad un certo punto si rende conto che la sua vocazione è quella di tentare di costruire una società nuova, quella del suo piccolo paese, una società che vive all’interno di una ambiente malato perché inficiato da infiltrazioni malavitose e che lui vorrebbe raddrizzare attraverso la rigorosa applicazione delle norme che la legge mette a disposizione di un pubblico amministratore.

Al riguardo di questa unica rappresentazione romana pensiamo che difficilmente un attore si possa immedesimare in un personaggio come Ettore Bassi sta facendo con questo lavoro tratto dal libro omonimo di Dario Vassallo, fratello di Angelo, e che Edoardo Erba ha tradotto in versione teatrale e perciò rivolgiamo all’attore barese le nostre più sentite felicitazioni per la sua interpretazione alla quale hanno assistito, tra il numeroso pubblico, anche parenti del sindaco ambientalista tra i quali il fratello autore del libro dal quale è tratta la drammatica ed avvincente commedia.

Andrea Gentili

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