Ettore Bassi: «il mio sindaco pescatore»

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Solo per una sera, l’11 maggio al Teatro QuirinoEttore Bassi è il protagonista dello spettacolo Il Sindaco Pescatore, tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo, edito da Mondadori, su testi di Edoardo Erba, per la regia di Enrico Maria Lamanna. Visum l’ha intervistato.

Angelo Vassallo, la storia di un eroe normale, un uomo semplice e straordinario che la sera del 5 settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, fu barbaramente e vigliaccamente ucciso. Un uomo che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di amministrare, difendere, migliorare la sua terra, la Campania, e le sue persone.

Ettore, come si è avvicinato alla figura di Angelo Vassallo, il “Sindaco Pescatore”?

Mi ci sono avvicinato quasi per caso quando un giorno durante una festa di compleanno ho scoperto che Dario Vassallo, papà di un amico di mia figlia, fosse il fratello di Angelo. Ho saputo del libro che era stato scritto – spiega a Visum – e della fondazione intitolata alla memoria del sindaco pescatore. Ho letto il testo che ho apprezzato molto e mi è venuto il desiderio di far conoscere il suo impegno attraverso questo spettacolo”.

Che messaggio emerge da questo spettacolo?

Ce ne sono diversi. Indubbiamente che la politica buona si può fare, si deve fare. Ma poi emerge un messaggio di speranza e di ottimismo, rivolto principalmente ai ragazzi – sottolinea Bassi – che ogni volta sono con me sul palco e che scelgo coinvolgendo giovani talenti del luogo, ragazzi di liceo con attitudini attoriali. Ho già portato questo spettacolo in varie piazze e per Roma ho scelto dei giovani del laboratorio teatrale del Teatro Tor Bella Monaca. Per me è più impegnativo perché – commenta – in ogni tappa devo fare loro il training e prepararli per andare in scena, ma ritengo sia particolarmente importante questo coinvolgimento. Attraverso loro ecco questo messaggio di speranza, l’amore per le cose semplici”.

 

Dove vedremo prossimamente Ettore Bassi?

In teatro e in televisione. Riguardo il teatro, per la stagione 2018-19, sarò in scena con Simona Cavallari, con un nuovo testo di Florian Zeller, lo stesso autore di Il Padre, portato in scena da Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere. Lo spettacolo s’intitolerà Mi amavi ancora. Dal 28 maggio fino ad ottobre, poi, sarò impegnato nelle riprese della seconda serie della fiction tv per Raidue, La Porta Rossa, con Lino Guanciale e Gabriella Pession. Attualmente su Radionorba, ogni giovedì sera, sto conducendo con Rita Dalla Chiesa, Voci della luna, un programma sulla doppia faccia della verità, doppia come le due facce della luna”.

Giancarlo Leone

 

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