Torna Ciro l’immortale sul piccolo schermo

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Ciro l’immortale il popolare personaggio della serie Gomorra, interpretato da Marco D’Amore ritorna sul set della quarta serie della popolare saga criminale, che ha avuto tanto successo in 190 paesi nel mondo. Lo farà in una vesta diversa? Quale? Il mistero si svelerà presto.

 

A volte ritornano….. sul luogo del delitto. E’ il caso di Marco D’amore, in arte, Ciro l’immortale, che nella quarta serie della fiction, Gomorra, dopo essere stato crivellato di colpi d’arma da fuoco ed essere precitato in mare, ritorna sul piccolo schermo. In effetti ritorna sul set della quarta stagione, primo ciak a metà aprile e riprese a Napoli, Bologna e Londra, ma questa volta in una vesta diversa, dietro la macchina da presa!

 

L’attore, già sceneggiatore, produttore e protagonista di “Un posto sicuro”, film nominato a 2 Nastri D’argento e regista teatrale e interprete di “American Buffalo” nel 2016, è uno dei quattro registi del nuovo capitolo della saga (una produzione originale Sky Atlantic, Cattleya e Fandango in collaborazione con Beta Film). Con lui Enrico Rosati, aiuto-regista delle prime tre stagioni e regista di Gomorrah VR – We own the streets, in concorso al Festival di Venezia 2017 nella sezione VR, e Ciro Visco, aiuto regia nelle prime tre stagioni.

Confermati alla regia Francesca Comencini, a cui è affidata anche la supervisione artistica della quarta stagione, e Claudio Cupellini. Il primo a giocare sul ruolo di Ciro nella nuova stagione era stato Salvatore Esposito, nel post sul suo blog che aveva lasciato intravedere ai fan spiragli sulla fine dell’‘Immortale’: “Come andrà a finire tra Gennaro Savastano, Patrizia, Sangue blu, Valerio e i fratelli Capaccio, ultimi superstiti della squadra dei confederati?. Ma soprattutto.. Ciro è morto davvero… oppure no?”.

Nel finale della terza stagione si è di fatto visto Ciro sacrificarsi per Genny, confessando di essere l’assassino di Carmela (quando invece era stato Savastano il mandante del delitto) a Sangue Blu che, a quel punto, ha preteso dal personaggio interpretato da Salvatore Esposito che mettesse fine alla vita di Ciro (Marco D’Amore). Genny quindi ha sparato all’amico e ne ha lasciato cadere in mare il corpo.

 

 

Una nuova veste, che lo stimola, anche se non svela molto. “Sarà divertente vivere il set da un altro punto di vista”, ha commentato senza svelare troppo. Tra i progetti futuri anche la realizzazione del suo secondo film con “La piccola società” in cui sarà sceneggiatore, protagonista e produttore. Un personaggio il suo, Ciro per l’appunto a cui l’attore è legato.

 

 

Una dura prova attoriale. “Per quel ruolo mi sono ispirato all’Otello – ha confessato – il lavoro che ho fatto su Ciro è stato per sottrazione, si è fondato sul non detto, sugli sguardi, sui primi piani. Con Stefano Sollima volevamo costruire un militare, un uomo di azione, ma anche uno stratega. Il risultato è che Ciro sembra un personaggio uscito da una tragedia shakesperiana, è l’equivalente di Iago”.

Ersilio Quadri

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