Torna “The Voice” riveduto e corretto

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É tempo di talent. Non si scappa, e come tradizione catodica vuole, ritorna sulla seconda rete Rai “The Voice of Italy” in una versione riveduta e corretta, in onda dal 22 marzo.

The Voice of Italy” torna su Raidue. Nuova edizione, nuovo cast e un meccanismo rinnovato. Si parte dal 22 marzo alle 21.20 sulla seconda rete e Radio2, in 8 puntate. L’edizione 2018 del talent show è condotta da Costantino della Gherardesca, i quattro giudici sono il veterano J-Ax e i coach esordienti Al Bano, Francesco Renga e Cristina Scabbia leader del gruppo metal dei Lacuna Coil.

A suggerire il nome di Al Bano è stato J-Ax, come ha detto lui stesso. “Al Bano è stata una mia idea ed è l’unico consiglio che ho dato, per il resto ho detto fate voi, se volete io suggerirei Al Bano perchè il format gli permetterebbe di fare e dire cose che non ha mai detto in televisione. Vedrete” ha detto J-Ax. “Mi sto divertendo come non avrei immaginato con la responsabilità di scegliere l’elemento giusto, la qualità giusta in chi si avvicenderà in questo meraviglioso gioco di note” ha aggiunto Al Bano, che ha spiegato di cercare la qualità nei suoi concorrenti e nel possibile vincitore.

La voce è protagonista del programma, come dice il nome stesso della trasmissione. “Cerco un talento che abbia fame, non solo voglia di manifestarsi ma l’urgenza di essere, che sappia che questa è la sua unica possibilità per comunicare. Cerco una voce che abbia bisogno di dirmi qualcosa” ha detto Francesco Renga.

Cristina Scabbia ha definito coraggiosa la scelta della Rai di farla entrare nel cast del programma: “Secondo me è un atto di grande coraggio per la Rai avermi inserito in un organico che di solito non ha nulla del mio mondo, mi sento molto orgogliosa di diventare la portavoce del mondo rock metal, cercherò di fare capire qualcosa in più. Con la mia presenza sto già facendo capire che esistiamo, siamo in tanti che amano questo genere musicale” ha spiegato la cantante.

Costantino è una rivoluzione alla conduzione, come punto di unione e ironico contrasto tra le personalità dei coach che uniscono quattro mondi musicali diversi: il rap-hip hop, il classico melodico italiano, il pop rock e il rock metal. “Continuerò ad essere me stesso, un uomo alfa relativamente prepotente – ha detto il conduttore – non diventerò dimesso come il mio amico Fabrizio Frizzi, sarò spero di intrattenimento per il pubblico”.

Carlo Salvatore

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