Forum dal 26/03/2018 al 1/04/2018

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Incontri, conferenze, dibattiti – Presenze culturali delle Accademie e degli Istituti di cultura a Roma – Diario, a cura di Cristiano Felice, dal 26/03/2018 al 1/04/2018.

26/03/2018 – Lunedì.

ACCADEMIA DI UNGHERIA IN ROMA – Musica – Via Giulia 1, Roma.

19.30: Miserere mei. Concerto di musica sacra dell’Ensemble UniCum Laude. L’Ensemble UniCum Laudenasce nel 1994. I membri – József Csapó (contratenore), Árpád Meláth (tenore), Arnold Mits (tenore), Tamás Pap (baritone), Csaba Kutnyánszky (baritone), György Silló (basso) – vantano un passato da corista di altissimo livello, e possiedono il diploma di direttore di coro. Alcuni di loro si esibiscono anche da solista. Il nome stesso dell’Ensemble, UniCum Laude rispecchia l’ars poetica del gruppo ungherese che si basa su opere piuttosto rare e particolari della storia della musica. Il repertorio dell’ensemble include brani di musica sacra rinascimentale, madrigali ma anche brani di musica contemporanea e trascrizioni di musica pop.

AMERICAN ACADEMY IN ROME – Shoptalks –Via Angelo Masina 5, Roma.

H. 18.30: The bean in the machine. Conferenza di Diana Garvin.

CASA DEL CINEMA – Cinema –Largo Marcello Mastroianni 1, Roma.

15:30: L’avventura. Regia di Michelangelo Antonioni, Italia, 1960, 143’;

18:00: Il mio Antonioni. A cura di Carlo di Carlo. Edito daCineteca di Bolognae Istituto Luce Cinecittà. Il racconto in prima persona di un maestro del Novecento. Michelangelo Antonioni ripercorre la propria vita nell’arte attraverso un inedito ‘montaggio’ di suoi scritti, riflessioni e dichiarazioni, composto da Carlo di Carlo. Intervengono: Enrica Fico Antonioni, Lorenzo Cuccu, Gian Luca Farinelli, Giorgio Gosetti, Felice Laudadio.

27/03/2018 – Martedì.

AMERICAN ACADEMY IN ROME – Shoptalks –Via Angelo Masina 5, Roma.

H. 18.30: The mariner’s progress: a listening. Conferenza di Ishion Hutchinson.

CASA DEL CINEMA – Cinema –Largo Marcello Mastroianni 1 1, Roma.

17.00: La botta grossa, di Sandro Baldoni, 82’. Il 30 ottobre 2016 il terremoto ha colpito nuovamente il Centro Italia, già piegato dal sisma di agosto ad Amatrice, con la scossa più forte registrata in Italia negli ultimi 40 anni: magnitudo 6,5, con epicentro tra le province di Perugia e Macerata, in Umbria e nelle Marche, e un raggio d’azione che ha devastato tutta la zona dei Monti Sibillini, dove il regista è nato e cresciuto. Partendo dalla sua casa distrutta e dal suo personale stato d’animo, Baldoni compie un viaggio “da dentro” l’esperienza del terremoto, per cogliere le paure profonde, i traumi, le ansie, le rabbie, le speranze delle persone colpite.

ISTITUTO CERVANTES A ROMA – Incontri  – Piazza Navona 91, Roma.

18.00: Raul Zurita: l’arte totale. Incontro con Raúl Zurita, una delle figure più importanti della poesia in spagnolo contemporanea. Il discorso di Zurita, poeta cileno di origini italiane, non si limita soltanto alla creazione di versi ed è fondamentale per capire la società ispanoamericana delle ultime decadi. Partecipa Chiara Bolognese e condividerà con il pubblico presente la sua personale concezione dell’arte come concetto legato profondamente alla vita, della sua relazione  con la cultura e la letteratura italiane.

ISTITUTO ITALO LATINOAMERICANO A ROMA – Documentario – Via Giovanni Paisiello 24, Roma.

18.00: Presentazione del documentario Terra de mujeres di Amaia Merino e Fernanda Sosa Ledergerber. L’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne è l’Obiettivo n. 5 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. La tematica principale della Segreteria Culturale IILA per il 2018 è la produzione culturale latinoamericana con contenuti di genere, con particolare attenzione all’uguaglianza e la lotta contro la violenza su donne e bambine. Chi sono le donne dei sobborghi rurali del Distrito Metropolitanodi Quito? Quali sono le loro storie? Qual è il ruolo nella vita comunitaria delle proprieparroquias? Queste e altre domande hanno spinto la Dirección Metropolitana de Parroquias Rurales de la Secretaría General de Coordinación Territorial y Participación Ciudadanaa impegnarsi in un progetto di ricerca sulle storie di vita vissuta delle parroquianas, le quali, giorno dopo giorno, costruiscono una Quito rurale e diversa. Le donne delle comunità rurali, tanto in Ecuador come nel resto del mondo, sono le guardiane dell’ambiente, della vita nella natura e dei saperi ancestrali, i quali, essendo trasmessi di generazione in generazione, diventano patrimonio vivo e in continuo rinnovamento. Nonostante il ruolo fondamentale di queste donne all’interno delle comunità rurali, poco si è approfondito a livello di studi, ricerche o costruzione di spazi di incontro e partecipazione sociale. Alla realizzazione di “Tierra de Mujeres” hanno contribuito donne di diverse parroquias; in maniera partecipativa, ne hanno scelta una che potesse rappresentare l’identità della propria comunità e la forza delle contadine. Ecco perché “Tierra de Mujeres” raccoglie e racconta le storie di quattro di loro: Carmen, Silvia, Mercedes e Luz María. Con la saggezza dell’età, passano in rassegna i momenti più duri e più belli della loro vita. Un racconto in cui la violenza, la solitudine e la paura vengono superati dal sentimento più forte di tutti: l’amore. Dopo la proiezione, seguirà dibattito.

UNIVERSITÀ DI ROMA “LA SAPIENZA” (AULA MAGNA)  – Musica  – Piazzale Aldo Moro 5, Roma.

20.30: Concerto del Quartetto Guadagnini. Il Quartetto Guadagnini nasce nel 2012. L’affiatamento dei quattro musicisti ha portato questa giovane formazione a vincere appena due anni dopo il premio Piero Farulli, in seno al XXXIII Premio Franco Abbiati, cui sono seguite le vittorie ai concorsi “Marco Dall’Aquila” e “Pietro Argento”. Attualmente è considerato uno dei più promettenti quartetti non solo d’Italia ma d’Europa e si è già esibito nelle più importanti sale da concerto in Italia e all’estero. Il programma del loro concerto è incentrato su tre grandi opere della scuola austro-tedesca del Settecento (il Quartetto “Imperatore” di Haydn), dell’Ottocento (il Quartetto op. 51. N.1 di Brahms) e del Novecento (le 6 Bagatelle op. 9 di Webern).

28/03/2018 – Mercoledì.

 

ISTITUTO POLACCO DI CULTURA IN ROMA – Teatro – Via Vittoria Colonna 1, Roma.

18.00: Witold Pilecki. Nel 1940 Witold Pilecki (1901 – 1948) si fece volontariamente internare ad Auschwitz per inviare da lì un resoconto al mondo di quello che accadeva nel lager. Il suo fu il primo rapporto da un campo di concentramento giunto agli Alleati. Evaso nel 1943, Pilecki continuò a combattere il nazismo fino alla fine del conflitto. Dopo la guerra finì però stritolato tra le fauci dello stalinismo e per lungo tempo il suo nome fu dimenticato. L’Istituto Polacco di Roma organizza una serata a lui dedicata con un incontro Incontro con Marco Patricelli, autore tra l’altro del libro su Pilecki, Il volontario(Laterza, 2010). A seguire la Proiezione del film: PILECKI,PL 2015, 80′, reg. di Mirosław Krzyszkowski, v. o. sott. it.

TEATRO PALLADIUM – Prosa –Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma.

21.00: En attendant Beckett. Glauco Mauri         Roberto Sturno

EN ATTENDANT BECKETT. Un percorso multimediale ideato da Glauco Mauri e Roberto Sturno con la collaborazione di Andrea Baracco. Prologo, Samuel Beckett, Atto senza parole, L’ultimo nastro di Krapp. Musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani. Un approfondimento sull’opera del grande autore irlandese, con poesie, brani letterari e con il capolavoro L’ultimo nastro di Krapp e il non meno celebre Atto senza parole. Il progetto, dal titolo En attendant Beckett, è un vero e proprio percorso multimediale ideato da Glauco Mauri e Roberto Sturno con la collaborazione di Andrea Baracco e con le musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani. Nello stupito, grottesco silenzio di Atto senza parole l’uomo beffato e ingannato dalla vita, che sembra sempre soccorrerlo, ma poi sempre lo delude, trova la sua commovente dignità nel rifiuto e nella voluta solitudine. In questo breve atto si può chiaramente comprendere la visione beckettiana dello scontro tra l’uomo e la vita. Ne L’ultimo nastro il vecchio Krapp ascolta una bobina che ha registrato tanti anni fa: la sera del suo trentanovesimo compleanno. Tanti, tanti anni sono passati! Riaffiorano persone, visi ormai sbiaditi dal tempo, si riscoprono sentimenti … e tra questi – ormai dimenticata – una storia d’amore, “quando la felicità era forse ancora possibile”. Ma il giovane Krapp non l’aveva saputa afferrare la felicità. La bobina finisce e Krapp rimane disperatamente solo nel buio della sua “vecchia tana” piena di bobine che raccontano la storia della sua vita ma che finiranno sempre col rimanere vuote … esaurite di ricordi. Glauco Mauri, il primo Krapp italiano, dialoga, oggi, con la sua voce di trentenne registrata nel silenzio notturno di un teatro oltre cinquant’anni fa. Era il 1961.

 

29/03/2018 – Giovedì.

ACCADEMIA DI FRANCIA – VILLA MEDICI – Incontri –Viale della Trinità dei Monti 1, Roma.

19.00: La grande divoratrice. Performance di Moussa Sarr. “Cari amici, è con immenso piacere che vi invito ai miei funerali che si terranno il 29 marzo alle ore 19.00 in punto. Dopo la cremazione, le ceneri saranno disperse nei giardini di Villa Medici dove potrò riposare per l’eternità.” Con amicizia, Moussa Sarr. La performance di Moussa Sarr prevede delle scene che potrebbero urtare la sensibilità del pubblico;

20.30: Il Perché-No? Incontro con Stephanie Solinas e Valérie Fougeirol.

CASA DEL CINEMA – Cinema –Largo Marcello Mastroianni 1, Roma.

17.30: I’m in love with my car. Regia di Mellara & Rossi, 72’. L’automobile ha segnato più di un secolo di storia umana. Il suo ha cambiato il modo di vivere, di nutrirsi, di muoversi, di immaginare, delle società umane. L’automobile più di ogni altro oggetto ha modificato antropologicamente l’essere umano, ha cambiato la sua percezione del mondo. Attraverso i Cinque Sensi entriamo in contatto con gli oggetti e la realtà. Udito, olfatto, tatto, vista, gusto non sono soltanto la risposta biologica a necessità fisiologiche, sono l’essenza di ogni individuo. Cioè la natura biologica umana ridefinita, plasmata da quanto le automobili ci hanno imposto radicalmente. E ora che il modello sociale fondato sull’autovettura è in crisi per inquinamento, crisi economica, aumento dei costi dei carburanti, danni alla salute, l’affermazione di nuovi modelli di sostenibilità urbana stanno accelerando tale processo di trasformazione sociale. Ci avviciniamo a un complesso cambiamento di vastissima portata in cui tutti dovremo ripensare al nostro modo di muoversi, di viaggiare, quindi di vivere.

GOETHE INSTITUT ROM – Cinema –Via Savoia 15, Roma.

20.00: Hotel Lux. Regia: Leander Haussmann, D 2011, 110 min., V.O., sottotitoli in italiano.

TEATRO PALLADIUM – Prosa –Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma.

21.00: En attendant Beckett. Glauco Mauri         Roberto Sturno

EN ATTENDANT BECKETT. Un percorso multimediale ideato da Glauco Mauri e Roberto Sturno con la collaborazione di Andrea Baracco. Prologo, Samuel Beckett, Atto senza parole, L’ultimo nastro di Krapp. Musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani. Un approfondimento sull’opera del grande autore irlandese, con poesie, brani letterari e con il capolavoro L’ultimo nastro di Krapp e il non meno celebre Atto senza parole. Il progetto, dal titolo En attendant Beckett, è un vero e proprio percorso multimediale ideato da Glauco Mauri e Roberto Sturno con la collaborazione di Andrea Baracco e con le musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani. Nello stupito, grottesco silenzio di Atto senza parole l’uomo beffato e ingannato dalla vita, che sembra sempre soccorrerlo, ma poi sempre lo delude, trova la sua commovente dignità nel rifiuto e nella voluta solitudine. In questo breve atto si può chiaramente comprendere la visione beckettiana dello scontro tra l’uomo e la vita. Ne L’ultimo nastro il vecchio Krapp ascolta una bobina che ha registrato tanti anni fa: la sera del suo trentanovesimo compleanno. Tanti, tanti anni sono passati! Riaffiorano persone, visi ormai sbiaditi dal tempo, si riscoprono sentimenti … e tra questi – ormai dimenticata – una storia d’amore, “quando la felicità era forse ancora possibile”. Ma il giovane Krapp non l’aveva saputa afferrare la felicità. La bobina finisce e Krapp rimane disperatamente solo nel buio della sua “vecchia tana” piena di bobine che raccontano la storia della sua vita ma che finiranno sempre col rimanere vuote … esaurite di ricordi. Glauco Mauri, il primo Krapp italiano, dialoga, oggi, con la sua voce di trentenne registrata nel silenzio notturno di un teatro oltre cinquant’anni fa. Era il 1961.

 

30/03/2018 – Venerdì.

 

31/03/2018 – Sabato.

 

CASA DEL CINEMA – Cinema –Largo Marcello Mastroianni 1 1, Roma.

15.30: Into the west di M. Newell, Irlanda, 1992, 97’ il film sarà preceduto dal corto You’re Not a Man at All, 10’ Irlanda, 1992;

18.00: Maze di Stephen Burke (Irlanda, 2017);

21.00: The breadwinner di N. Twomey (Irlanda, Lussemburgo, Canada, 2017, 88’).

 

1/04/2018 – Domenica.

 

CASA DEL CINEMA – Cinema –Largo Marcello Mastroianni 1, Roma.

17.30: I’m in love with my car. Regia di Mellara & Rossi, 72’. L’automobile ha segnato più di un secolo di storia umana. Il suo ha cambiato il modo di vivere, di nutrirsi, di muoversi, di immaginare, delle società umane. L’automobile più di ogni altro oggetto ha modificato antropologicamente l’essere umano, ha cambiato la sua percezione del mondo. Attraverso i Cinque Sensi entriamo in contatto con gli oggetti e la realtà. Udito, olfatto, tatto, vista, gusto non sono soltanto la risposta biologica a necessità fisiologiche, sono l’essenza di ogni individuo. Cioè la natura biologica umana ridefinita, plasmata da quanto le automobili ci hanno imposto radicalmente. E ora che il modello sociale fondato sull’autovettura è in crisi per inquinamento, crisi economica, aumento dei costi dei carburanti, danni alla salute, l’affermazione di nuovi modelli di sostenibilità urbana stanno accelerando tale processo di trasformazione sociale. Ci avviciniamo a un complesso cambiamento di vastissima portata in cui tutti dovremo ripensare al nostro modo di muoversi, di viaggiare, quindi di vivere.

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