Alla GNAM in mostra la Beat Generation

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Alla Galleria Nazionale di Roma ex GNAM c’è una mostra che attraverso fotografie e  documenti, racconta la Beat Generation periodo che mutò il modo di essere con una ventata di modernità.  Curatore Enzo Eric Toccaceli. Resterà aperta fino al 2 aprile 2018.  

La storia di tre città dove la Beat Generation ebbe più seguaci è esposta tramite le foto del curatore stesso e proprio per chiarire al massimo il periodo. L’inaugurazione è stata preceduta da una conversazione Mita Medici cantante, attrice, che è stata l’emblema del momento, Maria Anita Stefanelli, che si è occupata della poesia visiva e quant’altro negli anni ’60 e di grandi autori teatrali americani, Carlo Massarini giornalista, fotografo e conduttore radio televisivo, che hanno spiegato ai partecipanti quello che era la Beat Generation.

 

Il curatore, Enzo Eric Toccaceli, scrittore, critico cinematografico, collaboratore alla Storia del Cinema, ha frequentato personaggi come John Cage, Judith Malina, Gregory Corso, Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti e altri per cui anche nella difficoltà di scelta, è riuscito a dare al meglio un’idea del periodo.

 

 

 

 

La mostra è nata dall’idea di celebrare Allen Ginsberg a vent’anni dalla sua dipartita e per ricordare Fernanda Pivano nel centenario della nascita, che fu la prima in Italia a parlare di Beat Generation e traduttrice dei tre scrittori ricordati, tra i quali Lawrence Ferlinghetti il più longevo e ormai quasi centenario.

 

Le 200 foto in bianco e nero acquisite dalla Galleria Nazionale, sono corredate da più di 600 tra prime edizioni, vinili, inviti, locandine, ritagli di giornali, che descrivono i viaggi in Italia dei tre autori citati che vennero più volte nel nostro Paese. un teorico e compositore. I tre poeti presi in considerazione sono: Allen Ginsberg, Gregori Corso e Lawrence Ferlinghetti, che con i loro scritti e le perfomances hanno fatto conoscere il periodo nelle tre città prese in considerazione. Il percorso che ne ha tratto l’autore e curatore illustrano un nuovo Grand Tour tra arte, cronaca e storia.

Emilia Dodi

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