Egizi Etruschi a Roma

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Tessuto copto Collezione Berman

Alla Centrale Montemartini di Roma c’è l’esposizione dal titolo “Egizi Etruschi  Da Eugene Berman allo Scarabeo Dorato” che sarà visibile fino al 30 giungo 2018. E’ curata da Alfonsina Russo, Claudio Parisi Presticce, Simona Carosi e Antonietta Magagnini.

Scarabeo della Tomba dello scarabeo dorato di Vulxi

L’esposizione che era già stata fino al 30 novembre 2017 a Montalto di Castro, inaugura la sezione mostre temporanee del Museo della Centrale Montemartini, celebrandone anche il decennale della nascita. E’ frutto di una collaborazione tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e quella Archeologica e Paesaggio dell’area Metropolitana di Roma, Provincia di Viterbo e Etruria meridionale, con servizi museali di Zetema.

Fibula a disco della Tomba degli ori di Vulci

I pezzi esposti sono di grandissimo valore, alcuni visibili per la prima volta, e mostrano l’incontro tra Cultura Egizia e Cultura Etrusca entrambe sviluppatesi su due diverse sponde del Mediterraneo tra l’VIII e il III secolo a.C. mediante i loro scambi commerciali e il dialogo culturale come dimostrato dagli scavi del 2016 a Vulci già noto con i ritrovamenti a Tarquinia e soprattutto dallo scarabeo egizio con il nome del faraone Bocchonis.

I pezzi mostrano come lo scambio di queste due civiltà le abbia portate ad avere simboli comuni e comuni pratiche religiose.

 

Volto egizio della Collezione Berman

Le sezioni dell’esposizione sono cinque precedute da quella che introduce con foto, volumi antichi e una selezione di opere, il collezionismo dell’Ottocento con Augusto Castellani che donò la sua collezione, reperita anche in modo dubbio, ai Musei Capitolini e Giovanni Barracco che inaugurò nel 1906 il museo che portava il suo nome nella vecchia sede, ora nel Palazzetto cinquecentesco

“Farnesina ai Baullari”, dove in mostra ci sono  foto e rari volumi antichi della biblioteca di Barracco e alcuni pezzi di Castellani.

 

Testa di Leone in basalto

 

Le opere esposte provengono anche dal Museo Nazionale Archeologico di Firenze e dai Capitolini, e coprono i 250 mq. della superficie destinata alle mostre temporanee, in particolare quelle archeologiche. Oltre a quelle del Museo Nazionale Archeologico di Firenze, ci sono i reperti egizi della Collezione Eugene Berman, pittore, scenografo, collezionista di arte russa , donate nel 1952 alla Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale. 

 

Amuleto del dio Nefertum in fayance Tomba Castellani

Come detto, le cinque sezioni oltre a quella introduttiva, sono: Il metallo degli dei: l’oro simbolo di regalità – Faraoni e Principi- Il sogno di immortalità- Dee e Dei dall’Antico Egitto all’Etruria-L’oro di  Nefertum profumi d’Oriente. Grazie ai Carabinieri della Sezione del Patrimonio Artistico e Archeologico, viene presentato il corredo funerario della Tomba dello Scarabeo dorato trovata nel 2016 grazie al lavoro di contrasto operato dall’Arma agli scavi clandestini. Inoltre proprio per come è presentata, l’esposizione non è solo dedicata agli esperti, ma fruibile da tutto il pubblico.

Emilia Dodi

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