A teatro il ritorno della commedia musicale cult

0

E’ ritornata al Teatro Brancaccio di Roma, fino al 26 novembre, la commedia musicale cult per eccellenza, Aggiungi un posto a tavola, di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, con le bellissime musiche di Armando Trovajoli, che vede protagonista, nei panni di Don Silvestro, Gianluca Guidi, che è tornato ancora una volta a vestire la tonaca del parroco, già indossata nell’edizione 2009-2010. In questa nuova versione, affidata ad un cast di 22 artisti, cantanti e ballerini, recitano Enzo Garinei, Emy Bergamo, Francesca Nunzi e la giovanissima Beatrice Arnera, nel ruolo di Clementina.

 

 

Uno spettacolo che, a 43 anni dal suo debutto, avvenuto al Teatro Sistina di Roma nel lontano 8 dicembre 1974 e dopo ben 7 edizioni conserva ancora intatte le scenografie di Giulio Coltellacci, le coreografie di Gino Landi e l’imponente macchina scenica che sfrutta la funzionalità del palcoscenico rotante del Teatro Brancaccio.

 

La trama è nota: Don Silvestro, il parroco di un piccolo paese di montagna, riceve in una notte una “inaspettata” telefonata: Dio in persona gli ordina di preparare un’arca in vista di un secondo diluvio universale. Il giovane parroco, aiutato dagli abitanti del paese ed intralciato da tanti inconvenienti (non ultimo il Sindaco Crispino, che cercherà in tutti i modi di mettergli i bastoni tra le ruote), tra mille dubbi riesce alla fine nell’impresa. Ma l’arca non salperà mai: poco prima del diluvio un cardinale, arrivato al paese, avvertito dal Sindaco, convince i paesani a non seguire Don Silvestro che viene creduto pazzo per la sua stravagante idea.

Al momento del cataclisma sull’arca si trovano solo lui e Clementina, la giovane figlia del Sindaco. Silvestro decide però di non abbandonare né il paese né gli amici: a diluvio iniziato scende dall’arca. Dio vede fallire il suo progetto e fa smettere di piovere, così tutti sono sani e salvi, salvati dall’altruismo e dall’amicizia del curato.

Rispetto alla sua prima edizione, anche questa attuale non perde il suo fascino: il nuovo allestimento è rimasto abbastanza fedele all’originale regia di Garinei e Giovannini e Gianluca Guidi, intelligentemente, ha rispettato questa scelta registica, pur apportando qualche modifica, così come le scenografie, come anticipato prima, si basano ancora sul progetto originale realizzato allora da Giulio Coltellacci e riadattato da Gabriele Moreschi con la doppia pedana girevole. Una delle poche variazioni e innovazioni è data dalla scena del diluvio universale, tramite una proiezione su uno schermo trasparente.

Ancora una volta magistrale il cast, con tutti i personaggi ben compenetrati nei loro ruoli, a cominciare da Gianluca Guidi, nell’ottima interpretazione di Don Silvestro, cresciuto con questa commedia quando da bambino, sette anni, guardava il papà Johnny Dorelli dar vita al suo personaggio, quasi un passaggio di testimone; ottima la recitazione della brava e giovanissima, classe 1995, Beatrice Arnera, scelta dopo tanti provini per interpretare il ruolo dell’ingenua e romantica Clementina, innamorata di Don Silvestro.

Superba la performance di Emy Bergamo, nel gustoso ruolo della sensuale e sexy Consolazione, ormai una bella certezza per la commedia musicale italiana dopo le eccellenti prove di altre due commedie musicali, sempre di Garinei e Giovannini, Rugantino, nel ruolo di Rosetta e Se il tempo fosse un gambero, nel ruolo di Adelina. Marco Simeoli non delude e soprattutto non sfigura nel ruolo del Sindaco Crispino, precedentemente interpretato prima da Paolo Panelli e poi da Enzo Garinei; Piero Di Blasio è un divertente, ruspante e bravo Toto, che farà innamorare Consolazione, avendo acquistato da Dio la virilità che non aveva mai avuto.

Francesca Nunzi, amatissima dal pubblico romano, è una brillante Ortensia, moglie del Sindaco Crispino. Un discorso a parte merita Enzo Garinei che, dopo aver interpretato per oltre 500 repliche il Sindaco Crispino, dà vita a Dio “la voce di lassù”, confermandosi ancora una volta quell’ impeccabile attore che tutti conosciamo. Bravissimo il corpo di ballo che balla, canta e recita. Le splendide musiche di Armando Trovajoli sono eseguite dal vivo dall’orchestra diretta dal Maestro Maurizio Abeni.

Aggiungi un posto a tavola, uno spettacolo assolutamente imperdibile che, nonostante siano passati 43 anni dal debutto, conserva tutto il suo fascino e l’attualità.

Giancarlo Leone

Nessun commento